Libri d’asporto al tempo del Coronavirus

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Consegne a domicilio e iniziative online: le librerie di Iglesias e Gonnesa si ingegnano per soddisfare il desiderio di lettura

di Giulia Loi

Non è un segreto che molte attività commerciali, a causa delle misure restrittive per la prevenzione del Covid-19, si trovino davanti a una situazione economica molto difficile. Alcuni settori soffrono questa crisi più di altri, vivendo un momento difficile già prima dell’emergenza. Il settore culturale in particolare, in frangenti come questo, subisce un arresto perché la corsa agli acquisti deve essere fatta solamente per beni di prima necessità, esigenza regolamentata dai decreti che si sono susseguiti per la gestione dell’emergenza.
I librai di Iglesias e dintorni, ad esempio, che hanno sempre dovuto tener conto della competizione con le piattaforme online nella vendita dei libri, ora si ritrovano a dover tenere l’esercizio chiuso, benché provino in qualche modo a mantenere il contatto con i clienti.016 Libreria sign. Loi (3)Gianni Loi della libreria “Duomo”, a Iglesias, ci rivela che è molto difficile la situazione soprattutto per quanto riguarda le novità: le case editrici non le stanno inviando più, e quelle che sono arrivate in negozio poco prima dell’emergenza sono rimaste invendute. “Per quanto mi riguarda mi sono proposto per portare libri a casa dei miei clienti” ha spiegato Loi “ho venduto per esempio il libro ‘Monteponi’ di Luciano Ottelli. È il momento di promuovere soprattutto i libri che parlano del nostro territorio, visto che non possiamo vedere i luoghi della nostra terra con i nostri occhi almeno facciamolo con i libri”, ha spiegato. La pubblicità dei libri acquistabili avviene tramite WhatsApp o tramite la pagina Facebook della libreria, unici supporti a distanza per la visione e l’ordine dei libri in vendita. “È stato anche proposto di aprire le librerie, ma non ci sono persone in giro per la città, quindi che senso avrebbe? Ci devono aiutare, ci devono mettere in condizione di sopravvivere anche con le librerie chiuse”, conclude Gianni Loi.
È dello stesso avviso Eleonora Sirigu, titolare della libreria “Storytelling – Sala da tè” di Gonnesa, che ritiene inutile un’apertura del negozio se i clienti non possono uscire se non per l’acquisto di beni di prima necessità. Per fronteggiare la chiusura, Eleonora ha proposto fin da subito una consegna a domicilio, inizialmente gratuita solo per il comune di Gonnesa. Per fortuna poi, dagli ultimi giorni di marzo, il gruppo “NW Consulenza e Marketing Editoriale” ha proposto il progetto #LibridaAsporto, supporto alle librerie indipendenti e non appartenenti a gruppi editoriali (e che non svolgono già un servizio di vendita online) in questo momento di grande difficoltà. L’iniziativa è sostenuta da alcuni editori, con una raccolta fondi che servirà a coprire le spese di trasporto delle librerie ancora operative, affinché possano fare consegne a domicilio senza farsi carico di alcun costo aggiuntivo di spedizione, progetto a cui ha aderito anche la libreria Storytelling. “È un mezzo per continuare per quel poco che si può, sperando di proseguire e non perdere il contatto con i clienti” spiega Eleonora, che utilizza le piattaforme internet per mantenere il contatto con i lettori e consigliare loro cosa leggere in questo periodo. C’è stata una richiesta di libri ma non abbastanza, forse anche perché chi legge tende ad accumulare libri e questo periodo di isolamento forzato può essere un’occasione per recuperare volumi mai letti, piuttosto che per comprarne di nuovi. In ogni caso chi volesse contattare Eleonora per acquistare un libro può farlo sui canali social, con un messaggio privato sulla pagina Facebook o sul profilo Instagram oppure via Whatsapp al 331 877 0386 e anche via e-mail all’indirizzo storytellinglibreria@gmail.com.016 libreria storytelling (1)Per un breve periodo anche Stefania Mura della libreria Mondadori di Iglesias ha accolto la richiesta di chi ha voluto ricevere i libri direttamente a casa propria, tuttavia essendo la libreria Mondadori un franchising le regole sono diverse rispetto alle librerie indipendenti e si aspettano svolgimenti e istruzioni su come fare. “Non abbiamo idea di quando tutto questo finirà” ci dice Stefania, “sarà dura ma cerchiamo di non pensarci troppo. Era già difficile prima la competizione con gli acquisti online, ora sarà ancora peggio”. A questo proposito però ci sono dei dati confortanti: infatti è del 5 febbraio l’entrata in vigore di una nuova legge sul libro che abbassa la percentuale di sconto massimo applicabile dalle librerie fisiche e online dal 15% al 5%, una misura fortemente voluta soprattutto dall’Associazione librai italiani (Ali). Questo dovrebbe permettere ai lettori, in questo periodo di isolamento, di preferire gli acquisti presso le librerie della città, benché solo con consegna a domicilio. Anche Stefania ritiene che l’apertura della libreria in un momento come questo sia inutile, sia perché non ci sarebbero tante persone sia perché non si potrebbe svolgere la vendita in tranquillità per una questione di sicurezza. “Speriamo che ci siano delle aperture graduali, che permettano il rientro alla normalità”, ha concluso Stefania. Per rimanere aggiornati sulle eventuali consegne a domicilio della Libreria Mondadori, l’invito è a seguire le novità sulla pagina Facebook.016 libreria mondadori (5)

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