IRC, quale futuro per i nostri docenti?

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Tratalias, un dibattito per riflettere sulle esperienze e sulle problematiche riscontrate dagli insegnanti di Religione Cattolica nel mondo della scuola

di Don Francesco Mannu
Direttore IRC

Domenica 25 giugno si è svolto presso la Chiesa “Ex Cattedrale” in Tratalias l’incontro diocesano per gli insegnanti di Religione Cattolica in servizio nelle scuole statali di ogni ordine e grado presenti nella nostra diocesi. L’incontro è stato organizzato dall’Ufficio IRC guidato da don Francesco Mannu, in collaborazione con la commissione IRC, per verificare e riflettere in merito all’anno scolastico 22/23 appena concluso. Il tema del corso è stato “IRC… QUALE FUTURO PER I NOSTRI DOCENTI?”, guidato da don Francesco. Gli obiettivi dell’incontro, in risposta alle esigenze dei docenti del nostro territorio diocesano, sono stati: richiamare, in modo semplice e con effetti concreti, alcuni criteri per elaborare una buona sintesi legata, prevalentemente, ai punti critici e di forza instauratisi tra Idr e scuola e Idr e studenti. Tali quesiti e spunti di riflessione hanno fatto da guida al dibattito avviato tra i partecipanti, per mettere insieme le condivisioni personali e arricchirsi vicendevolmente alla luce delle esperienze riscontrate durante l’anno. Sono emersi differenti elementi utili al confronto e al coinvolgimento degli stessi docenti. Alcune consapevolezze sono state comuni alla maggior parte dei presenti e utili soprattutto per chi ancora sente la fatica delle problematiche che si possono riscontrare nel mondo della scuola. Rivolgo, pertanto, il mio apprezzamento ai docenti impegnati nell’insegnamento della Religione Cattolica per aver partecipato a questa iniziativa su un tema che ritengo sia un preminente fattore di qualità del sistema scolastico. Interrogarsi circa il nostro servizio e l’apporto significativo che possiamo offrire alla scuola e ai nostri ragazzi penso sia importante quanto urgente per la crescita umana e culturale di ciascuno. A undici mesi dal mio incarico mi sono reso conto che per migliorare l’apprendimento e la formazione generale dei nostri giovani dobbiamo migliorare l’organizzazione delle strutture centrali e periferiche, dobbiamo migliorare il funzionamento dei singoli istituti, dobbiamo inserirci attivamente per contribuire al miglioramento e all’edificazione di una scuola capace di accogliere e amare. Credo fermamente che per assicurare qualità al percorso formativo degli studenti sia necessario assicurare qualità all’agire educativo e didattico degli insegnanti dentro la classe. Sono gli insegnanti a fare la qualità della scuola. E noi abbiamo bisogno di docenti formati, capaci di entrare in empatia con i ragazzi e con il corpo scolastico. Il quesito allora è questo: come poter preparare insegnanti di qualità? Le risposte sono molteplici e chiamano in causa la formazione iniziale e permanente degli insegnanti. La consapevolezza che l’aggiornamento e la formazione in servizio siano da ritenersi fondamentali per la scuola traspare anche dai provvedimenti legislativi e normativi e noi cerchiamo di perseguirli. Altro aspetto che è emerso è legato alla formazione per il nuovo anno scolastico 2023/24. Tutti i presenti hanno avuto l’opportunità di proporre delle tematiche comuni e urgenti per le varie esigenze del nostro territorio diocesano e delle nostre scuole. Dopo l’incontro formativo, alle 12, abbiamo vissuto la Celebrazione Eucaristica presieduta dal direttore e concelebrata dai sacerdoti presenti. La giornata, fruttuosa e impegnativa, si è conclusa con il pranzo condiviso nell’agriturismo di Tratalias. Auspico sempre un buon impegno da parte dei singoli docenti per il bene della scuola, della nostra diocesi e dei nostri bambini, ragazzi e giovani.

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Pubblicato su “Sulcis Iglesiente Oggi”, numero 25 del 9 luglio 2023