Nella notte del rientro in Sardegna, i giovani pellegrini della nostra diocesi consegnano parole, ricordi, immagini dell’indimenticabile GMG2023 di Lisbona

Amore e fortezza. Amore perché ho amato tutto quello che è stato fatto e ho amato tutti i miei fratelli conosciuti sia nel nostro gruppo che negli altri gruppi senza distinzione di colori o nazioni. Fortezza perché ho avuto una forza che non pensavo di avere e grazie alla mia volontà che donata da Dio ho superato i miei confini mentali
Grazie a tutti voi. La mia parola è: PROVVIDENZA. In ciascuno di voi ho riconosciuto Dio che mi ha sussurrato di avvicinarmi sempre di più a Lui per amare di più come padre nello spirito; L’immagine che mi porto dietro è L’ abbraccio con un giovane disabile che ho conosciuto domenica vicino all altare. In quell abbraccio un amore grande incondizionato e gratuito, quell amore che Dio dona a noi continuamente. Grazie a tutti e a ciascuno!
Forza e condivisione. Forza perché non sapevo di averne così tanta e questo mi ha fatto capire che è dentro ognuno di noi ma sta a noi andare a cercare la forza che Dio da ad ognuno di noi per superare qualsiasi situazione . Condivisione perché ho trovato conforto in momenti di sconforto in alcune persone del gruppo nonostante le avessi appena conosciute.
Forza, perché non pensavo di averne così tanta e questo mi ha aiutata anche ad evitare di sottovalutare le mie capacità. Le immagini che mi porto dentro sono due: l’aver visto Papa Francesco per la prima volta; vedere tutte quelle persone, soprattutto così tanti giovani credenti uniti come se fossimo una grande famiglia.🤍
Per la quinta volta la mia parola è “Silenzio assordante”. Sottolineo “per la quinta volta” perché cambia il luogo, cambiano i tempi, cambiano soprattutto le generazioni ma quel silenzio che scende quando i giovani di tutto il mondo si inginocchiano davanti al Santissimo (durante la veglia) è sempre uguale! Ed è assordante! Colpisce più di ogni parola 🔝
Unione nella distanza. Perché il giorno dopo la veglia quando ho chiamato casa mi hanno detto che anche li era tutto silenzioso fino alla fine della veglia, come se fossero in “connessione” con noi che eravamo lì di presenza.
Condivido la parola BELLEZZA per questa GMG. Bellezza dei vostri volti, del vostro cuore, dei vostri sentimenti e stati d’animo. Siete veramente speciali e per questo amati dal Signore e da tutti noi adulti. Vi auguro di risplendere di bellezza tutti i giorni, sempre. Questa mia prima GMG, la valuto come un cammino/esperienza più che positivo, fatto di tanta gioia ma anche di alcuni dolori 🦶🏻🦵🏻.. sentitevi tutti abbracciati e voluti bene da me.
La mia parola è Serenità perché tutti i momenti, anche i più pesanti, son stati vissuti col sorriso e c’era un clima gioioso e di pace ovunque. Le scene che mi sono rimaste impresse sono: i canti sui mezzi pubblici anche quando eravamo tutti ammassati e per strada durante le camminate perché pure in quelle situazioni stressanti si è trovato il modo di gioire; la veglia e il risvegliarsi e vedere tante persone intorno che hanno vissuto la nostra stessa esperienza.
“Ecco, com’è bello e com’è dolce che i fratelli vivano insieme”. Sono tante le immagini che custodisco… Quella che voglio condividere è quella dei vostri abbracci! Tutti abbiamo bisogno di questi bei gesti d’affetto specie in un tempo come questo che non sempre riserva belle notizie. Come disse Benigni: “amiamo sempre troppo poco e troppo tardi”. Continuate a volervi bene e a voler bene… È la più bella testimonianza e in ciò vediamo che l’amore è più forte di tutto e vince sempre! Non abbiate paura di esternare i vostri sentimenti, di dirvi e dire: “ti voglio bene”. Siete ragazzi/e con grandi qualità e potenzialità, tirate fuori tutto e vedrete che, nonostante tutto, la vita è un diamante di una bellezza unica, specie se donata anche con piccoli gesti così come avete fatto voi!
Mettersi in gioco, adattamento, voce. Perché ogni uno di noi ha mollato la comodità e le proprie vite le ha messe da parte e ha cercato di creare un ambiente di unione e abbiamo tutti tentato di fare cose nuove e cercato di vivere al meglio questa esperienza, abbiamo creato dei legami e condiviso con altre persone che non abbiamo mai visto una parte di vita p giornata e in più in tutto ciò abbiamo messo la voce cantando e facendoci sentire per le strade non ostante la stanchezze e magari qualche dispiacere tutto ciò ci faceva tornare il sorriso.
Comunque grazie a tutti, sinceramente. Per quanto sia bello essere rientrati, c’è un vuoto colmo di nostalgia al pensiero che domattina non mi sveglierò vedendo i vostri volti e udendo le vostre voci. Buonanotte❣️
Grazie a tutti per questa bella esperienza ☺️ e ragazzi ora grinta e si cammina ancora di più portando tutta la forza e la tenacia di questi giorni… Un abbraccio a tutti!!! Notte
grazie mille a tutti per la bellissima esperienza ❤️
Da questa Gmg mi porto dietro la parola: GIOIA, l’ho vista brillare nei vostri occhi nei momenti belli e anche quando qualcosa andava storto, grazie per la fatica condivisa e la voglia di stare insieme in allegria 🙏🏻🙏🏻🙏🏻

La GMG, un delle esperienze che mi porterò dentro per sempre, torno a casa con lo stupore di aver visto milioni di giovani credenti, con l’aver vissuto catechesi interessanti, con l’aver sperimentato il sacramento della riconciliazione provando forti emozioni, con l’aver visto il papa per la prima volta, con i saluti e le parole scambiati agli sconosciuti che poi in quella circostanza tanto sconosciuti non erano, con i doni che ci siamo scambiati, con l’aver vissuto situazioni che non mi aspettavo di riuscire a superare, con le parole che ogni persona mi ha rivolto, con nuove amicizie. Mi porto dentro tutto, ma soprattutto tutti coloro che ho incontrato e scambiato delle parole. Mi porterò dentro il mio gruppo con il quale ho condiviso quest’esperienza meravigliosa. Mi porterò dentro tutte le parole di conforto che mi sono state dette, tutti quei sorrisi e gli abbracci, ma soprattutto mi ricorderò di quando ho sentito l’abbraccio più grande ovvero la presenza di Dio perchè durante tutte le fatiche, tutto sembrava più leggero grazie alla Sua presenza.
Sará un’esperienza che ricorderò per sempre.🤍🫂
Alessia
Sono stata catapultata in questa esperienza poco più di un mese prima del suo inizio, facendo solamente un incontro con gli altri ragazzi, e mai mi sarei immaginata di vivere un qualcosa di così intenso e pieno di vita.
Fin da piccola ho sempre partecipato a piccole attività nella mia parrocchia, ma mai avrei pensato di vivere emozioni come quelle vissute in questa GMG a Lisbona.
Le camminate e gli imprevisti sono innumerevoli, sembra che pesino sulle spalle come qualcosa che non si può superare, ma ho imparato che sono tutte sensazioni momentanee, che a fine giornata e a fine viaggio riesci ad apprezzare e contemplare il fatto di esserti potuta spingere fino oltre il tuo limite.
Nella strada incontri solo persone con il tuo stesso obbiettivo, con la tua stessa fede e la tua stessa voglia di vivere quei momenti in spensieratezza e con il sorriso sempre pronto a metterti di buon umore.
Ho imparato a fare caso alle piccole cose, ai gesti più semplici, allo chiedere all’altro se sta bene o semplicemente il confrontarsi sulle emozioni della giornata appena vissuta.
Giorno dopo giorno mi sono resa conto di un sentimento che in me cresceva e maturava sempre di più, la Sicurezza. Questo era la consapevolezza di sentirmi sempre a casa, anche se quelle quattro mura erano sostituite da volti, sorrisi, abbracci caldi e sempre pronti a confortarmi. Ho capito di sentirmi sicura quando nonostante la folla infinita di persone che mi accerchiavano, mi trovavo a ridere e scherzare, scambiavo due parole e cercavo il sorriso dell’altro invece che pensare alla fine di quella strada.
Sono piccole emozioni che sono riuscita a metabolizzare sempre a fine giornata, ma soprattutto a fine viaggio, quando mi sono seduta, rendendomi conto della fortuna che ho avuto nel provare sensazioni così, che fanno bene al cuore e che non smetterò mai di ringraziare di avere vissuto.
Marika
Qual è la ragione che può portare i giovani a mettersi uno zaino sulle spalle e partire per una settimana a Lisbona insieme a tanti altri ragazzi di tutto il mondo per prendere parte a un evento come la GMG? Ce lo siamo chiesti anche noi prima di dire sì all’invito per questa esperienza. Siamo partiti spinti dalla voglia di fare un’esperienza nuova, diversa, ma soprattutto spinti dal desiderio di incontrare nuove persone, capire cosa ci legasse ad esse, scoprire le loro storie e condividere la nostra. Siamo tornati con lo stesso zaino, ma riempito di tanta gioia e piccoli attimi che ci porteremo sempre dietro: la condivisione dei momenti di fatica affrontati sempre con un sorriso o un canto; i momenti conviviali e i momenti forti vissuti con i giovani da qualsiasi parte del mondo. Speriamo di poter riportare nelle nostre comunità, nel nostro gruppo scout, nelle nostre amicizie tutto quello che abbiamo appreso durante questa bellissima settimana e ci auguriamo che in futuro tanti altri ragazzi possano avere la stessa opportunità.
Nicola Deidda e Sara Secci
Parrocchia Vergine della Neve, Villamassargia
Buongiorno a tutti, sono Erica, provengo dalla parrocchia Beata Vergine del Rosario (Villaperuccio). È stata la mia prima Gmg, il mio primo viaggio di Grazia! Maria si alzò e andò in fretta, così anche noi ci siamo alzati e abbiamo camminato. Ci siamo sentiti dentro un fiume in piena, dove la gioia di tutti ci ha fatto pensare che avremo potuto ridere per tutta la vita. Non dimenticheró mai la veglia con Papa Francesco, dove ci siamo seduti in terra, in una grande spianata, dove tra canti e parole siamo stati invasi da un grande silenzio. Lì non abbiamo potuto sfuggire al pensiero di essere ugualmente fragili, lì ci siamo sentiti piccoli piccoli, un puntino in mezzo a centinaia di migliaia di altri puntini. Lì siamo stati raggiunti dalla consolazione di una Presenza che ci parlava attraverso una Parola antica che i cristiani si tramandano da secoli; attraverso la parola di un uomo vestito di bianco che ci confermava il valore della fede; Nel silenzio era di grande consolazione sentire che il cuore degli altri batteva vicino al tuo. Nel silenzio, ho sentito il sussurro di Dio. E così, li sono comparse anche le lacrime, tante lacrime, si sentiva il peso di tutto quello che stava accadendo, il signore ha messo mano nel cuore della vita. È stato un momento in cui le grandi domande facevano meno paura. È così: non riuscirò mai a spiegarvi la GMG senza dirvi cosa ha voluto dire per me. Posso dirvi soltanto una cosa: che soltanto se avrete il coraggio di mettervi in viaggio, per quanto lungo e faticoso possa essere, riuscirete a capire cosa sia questa esperienza. A tutto il mondo auguro solo una cosa, come dice Papa Francesco, brillate, ascoltate, non temete! Con un abbraccio ad ognuno di voi!
Erica
Sono Marco Dessì della parrocchia di Villaperuccio. L’esperienza della gmg è una cosa davvero bella che non si sa mai come raccontarla. È una bella esperienza da vivere. Non è solamente un viaggio ma è conoscenza con altra gente, giovani di altre nazioni europee e non. È un’esperienza di vita che ti fa crescere. Della gmg mi hanno colpito diverse cose ma quella che più mi è rimasta impressa è il sorriso dei giovani quando incrociavano lo sguardo di altri giovani come loro e la capacità di comunicare nonostante le barriere linguistiche. Era sufficiente una canzone cantata assieme per farci sentire uniti. Prima di partire per Lisbona le mie aspettative non erano molto alte soprattutto per la paura di non riuscire a sostenere fisicamente le camminate che ci aspettavano ma alla fine tutto è stato superato grazie al fatto che eravamo tutti assieme. Mi bastava un sorriso o una battuta per sentirmi sostenuto e contraccambiare a mia volta nei momenti di difficoltà dei miei compagni di viaggio e così riuscire a superare i momenti faticosi. Il mio ringraziamento va a tutti i miei compagni d’avventura anche chi non conoscevo.
Marco
Ho deciso di partecipare alla mia prima gmg senza sapere cosa aspettarmi, ero certa che mi sarei divertita ma non immaginavo che sarei tornata con il cuore così pieno.
Ho capito che vivere in semplicità è possibile e ho scoperto che dormire in una stanza con altre venti persone dentro ad un sacco a pelo non è comodissimo, ma è fattibile.
Ho ballato e cantato senza rendermi conto di quante persone e quanti sorrisi avevo scambiato fino a quando, durante la veglia, siamo stati assorbiti da un silenzio totalizzante e in quel momento ho capito che un milione e mezzo di persone erano tutte riunite in ascolto per Lui.
Quella notte abbiamo dormito sotto un cielo stellato e ci siamo svegliati all’alba con la musica techno di un dj inaspettato, Padre Guilherme, e poco dopo abbiamo avuto la fortuna e la gioia di
vedere da vicino il Santo Padre prima della Santa Messa.
È stato stancante non lo nego, abbiamo camminato tanto e dormito poco ma ne è valsa totalmente la pena.
Ho conosciuto persone fantastiche che mi porterò sempre nel cuore, della mia diocesi e anche di diocesi molto lontane, perché in fondo non importa che lingua parli quando basta un sorriso per donare amore.
Ho avuto la fortuna di condividere questa esperienza con mio fratello e rimarrà uno dei ricordi condivisi più belli di sempre.
Ho pregato, ho riso, ho cantato e mi sono confrontata con tante, tantissime persone che ringrazio una ad una. Ma il ringraziamento più grande va a Don Maurizio Mirai che mi ha dato la possibilità di partecipare a questa grande avventura.
Scrivo queste parole dalla mia cameretta, un po’ nostalgica e forse ancora un po’ stordita dalle emozioni che ho vissuto, ma con il sorriso stampato sul volto perché anche se sono tornata a casa nel mio cuore e nella mia mente rimbomba ancora il coro “esta é a juventude do Papa”.
Gaia Nardozi
Parrocchia Beata Vergine del Rosario di Villaperuccio