Quattro parole per prepararsi alla GMG

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Nelle campagne di Villamassargia, nell’evocativo uliveto de S’Ortu Mannu si è vissuto il primo momento del mandato ai giovani pellegrini

di Sr Teresa Forti e l’equipe di pastorale giovanile
foto di Efisio Vacca

Pensate alle vostre radici, cercate d’incontrare gli anziani per avere da loro consigli su come vivere questa esperienza unica della GMG.
Papa Francesco

Conoscere un luogo unico intriso di storia, di cultura, di umanità come S’Ortu Mannu per aiutare i ragazzi a sviluppare un profondo senso di rispetto per il Creato e per le proprie radici, per i valori di chi ci ha preceduto per orientarsi a scegliere i propri valori sui quali fondare il presente e preparare il futuro. Questa è stata la prima tappa dell’incontro in preparazione del mandato del pellegrino iglesiente di domenica 23 luglio 2023 alle ore 18.00 per poi proseguire in Chiesa alle 19.00 con un momento intenso per ricevere la benedizione ed i consigli del Cardinale e dei nonni.
Ritrovarsi per riflettere ed acquisire consapevolezza d’essere parte di una storia che ci precede e nella quale siamo chiamati a dare il nostro apporto per lasciare anche noi un’impronta è stato lo sfondo nel quale ogni giovane ha partecipato con il silenzio composto e la propria unicità
Abbiamo racchiuso dentro quattro parole l’atteggiamento di fondo per prepararsi al pellegrinaggio della GMG di Lisbona, quattro parole desunte dall’osservazione degli ulivi secolari, descrizione delle diverse tipologie di tronchi e della storia e significato che gli uliveti hanno avuto nella Sacra Scrittura.
RICONCILIAZIONE. Ramoscello d’ulivo: alleanza tra Dio e l’uomo quando pone fine al diluvio universale. Ci chiede di prepararci ricucendo con cura i rapporti infranti, con noi stessi, con gli altri e con Dio.
BENEDIZIONE. Ulivo e palma: alberi che sono segno di benedizione e di rigenerazione. Chiamati quindi a benedire, a farsi benedire e a diventare per gli altri motivo di benedizione.
SAGGEZZA. Olio: usato per l’unzione del Re d’Israele, nel combattimento contro il nemico, nel battesimo e nell’unzione crismale, ci ricorda la dignità di noi stessi e la saggezza di porre sul trono della nostra vita il vero Re e la vera Regina: Gesù e Sua Madre.
FEDE E DONAZIONE TOTALE. Orto degli Ulivi: è il luogo scelto da Gesù per tessere la giusta relazione con il Padre e con i fratelli ma anche il luogo in cui è stato catturato, espressione del suo dono totale. Siamo chiamati anche noi a curare le relazioni con il Padre e con i fratelli
Tre aspetti legati agli ulivi secolari:
1) Il riconoscere, rintracciando nella particolarità dei tronchi degli alberi secolari ciò che indica lo snodarsi del tempo, gli incontri e gli scontri della vita e le fatiche accumulate dentro l’anima che lasciano impronte indelebili nella vita. Le esperienze che sceglieremo faranno per sempre parte della nostra storia ed influenzeranno la nostra vita;
2) Dall’ulivo chiamato “Sa Reina”, il più grande del bacino del Mediterraneo, alla corona della Regina del Cielo Nostra Signora di Fatima per riconoscere il senso autentico delle priorità nella propria esistenza: chi rappresenta per me la regina o il re della mia vita?);
3) Testimonianze di coloro che più giovani da tanto tempo, gli anziani/nonni, hanno consegnato ai ragazzi la loro esperienza per far tesoro dell’opportunità di vivere una settimana all’insegna del pellegrinaggio e dell’essenzialità, radicati nella loro storia e sentendosi responsabili e partecipi di una comunità più grande. Come Papa Francesco ci ha chiesto “Pensate alle vostre radici, cercate d’incontrare gli anziani per avere da loro consigli su come vivere questa esperienza unica della GMG”
Abbiamo concluso il primo momento individuando il proprio albero secolare e dandogli il proprio nome. Impegno: vivere le quattro parole per sperimentare l’atteggiamento del vero pellegrino.