Tutti i sapori del Girotonno

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Carloforte, si conclude la diciannovesima edizione della rassegna dedicata alla cucina a base di tonno, la seconda dopo la pandemia


Gastronomia

Una sfida gastronomica internazionale, cooking show, degustazioni: il Girotonno, che si è tenuto dal 1 al 4 Giugno 2023, ha coinvolto grandi chef e appassionati in quattro giornate di sapori e tradizione dedicate al tonno rosso thunnus thynnus, la varietà pregiata protagonista di secoli di tradizione di pesca sull’isola.
Non solo cucina, ma anche un’occasione preziosa per godere di momenti di scambio culturale e confronto fra i paesi partecipanti: a dettare il ritmo della rassegna culinaria è stata la Tuna Competition, una gara ai fornelli che ha visto a confronto grandi chef provenienti da Argentina, Giappone, Italia, Marocco, Messico e Portogallo.
A rappresentare l’Italia Simona Balia, originaria di Sant’Antioco, in coppia con Federico Durzu: sono stati loro a trionfare nella finale contro il Giappone con “Testa di tonno in cassetta”. Nel piatto le parti meno nobili del tonno, quelle, appunto, della testa: i due chef hanno voluto lanciare un messaggio contro lo spreco alimentare e a favore della sostenibilità ambientale mettendo al centro della pietanza ciò che abitualmente viene scartato.
La ricetta ha messo d’accordo la giuria popolare e quella tecnica in un giudizio unanime; a presiedere il panel di esperti Chiara Maci, food blogger, presentatrice televisiva, sommelier e consulente di comunicazione food.
Al secondo posto il Giappone, rappresentato dagli chef Roberto Okabe e Hasan Kamrul, mentre a conquistare il terzo posto sul podio e il “Premio speciale Originalità e Creatività” è stato il Messico, con gli chef Diana Beltran Casarrubias e Rodrigo Zepeda Sánchez.
Grande lavoro e partecipazione per la riuscita dell’evento gastronomico internazionale hanno assicurato i ragazzi dell’Istituto alberghiero “Pietro Piazza” di Palermo, che hanno servito per quattro intense giornate centinaia di piatti alla giuria tecnica e popolare.
I Cooking show, dedicati all’arte della cucina a base di tonno, hanno fatto da contorno alle sfide internazionali; sette i grandi ospiti che hanno presentato le loro ricette sul palco della rassegna. Tra i piatti presentati anche “Conchiglie di grano senatore cappelli al quinto quarto di tonno” dello chef carlofortino Secondo Borghero, del ristorante di Carloforte “Al tonno di corsa”.
I visitatori della rassegna hanno avuto la possibilità di degustare le specialità a base di tonno attraverso due menù proposti al Tuna village, il villaggio gastronomico della manifestazione: uno o due piatti a scelta tra pasticcio alla carlofortina, lasagne pesto e tonno, tonno alla carlofortina e la capunadda del pescatore; dedicato ai visitatori anche il villaggio espositivo “Expo village”, aperto fino a mezzanotte, con la possibilità di acquistare le specialità agroalimentari locali e i prodotti dell’artigianato sardo.


Intrattenimento

Non solo tonno: al centro della manifestazione anche lo spettacolo, con star della musica italiana e artisti che si sono esibiti in performance gratuite.
Ad aprire la rassegna i Nomadi – gruppo più longevo nella storia italiana, prima di loro al mondo solo i Rolling Stones – che hanno fatto tappa a Carloforte per celebrare 60 anni di musica con il “Live Tour 2023”. Con una media annuale di 1 milione di spettatori e 80 concerti nella penisola, il gruppo emiliano vanta 15 milioni di copie vendute e un grande impegno umanitario: durante la loro carriera sono stati promotori di varie iniziative di solidarietà e viaggi benefici.
A seguire Uccio de Santis con lo show “Stasera con Uccio”, una fusione di monologhi, gag e racconti basati sulla sua vita: dall’adolescenza, le prime cotte e le aspettative dei suoi genitori, all’età adulta e il suo amore per il teatro. Nel cuore dello spettacolo anche un momento di interazione con il pubblico, il suo cavallo di battaglia.
Infine, sabato 3 giugno, il protagonista è stato Raf con un attesissimo ritorno sul palco dopo un anno di successi.
A condurre gli spettacoli e gli eventi sul palco Federico Quaranta, conduttore Rai e voce della trasmissione radiofonica “Decanter”, e la giornalista di Sky Sport Valentina Caruso.
In occasione della rassegna il comune di Carloforte ha organizzato delle giornate di Monumenti Aperti per valorizzare la cultura locale, mentre nelle strade del paese si sono esibiti buskers con spettacoli di burattini e acrobazie. Spazio anche ai bambini con il Funny Village, un’area dedicata ai più piccoli con attività e giochi per tutta la famiglia.


Tutela della tradizione

Il Girotonno non rappresenta soltanto la celebrazione della cultura gastronomica locale: essa scaturisce da una tradizione secolare di pesca profondamente radicata nel territorio, già contraddistinto da una serie di peculiarità “uniche di un’isola nell’isola”. La pesca del tonno rosso ha una storia lunga cinquecento anni, secoli segnati da grande sviluppo e perfezionamento culminati nella pratica della mattanza, che avviene come la conosciamo oggi tra i mesi di maggio e giugno, annualmente. Il rituale, quello che si svolge con le tonnare fisse, è uno degli ultimi due rimasti nel Mediterraneo e rappresenta una quota importante dell’economia locale.
Al riguardo si sono espressi gli esperti in occasione del Talk Tuna di sabato 3 giugno “Tonni e tonnare, tra minacce e tutela della tradizione”, in un tentativo di evidenziare le crescenti difficoltà che colpiscono il lavoro nelle tonnare.
La maggiore preoccupazione – che si aggiunge alle quote tonno già insufficienti – è l’eventualità che delle “fattorie del vento” vengano installate lungo le rotte che vengono percorse dai tonni: queste ultime rappresentano il fondamento per la prosecuzione di una pratica che per secoli ha lavorato in modo sostenibile e in equilibrio con l’ambiente, ricchezza che non può essere sostituita dagli indennizzi. Gli impianti fissi, infatti, permettono una selezione accurata degli esemplari pescabili a differenza dei sistemi sviluppati in tempi più moderni; la tecnica, che si pensa risalga addirittura al XV secolo, consiste nel catturare il “corridore” con un sistema di reti da pesca quando è, appunto, in corsa per la riproduzione. Il tonno pescato è solo una minima porzione costituita esclusivamente da esemplari in età riproduttiva, oltre i tre anni di età – tonni che generalmente si sono già riprodotti nel corso della loro esistenza – e vengono lasciati liberi gli esemplari più piccoli.
A introdurre il problema degli impianti eolici è stato Giuliano Greco, imprenditore P.I.A.M Tonnare: “Alla luce dei progetti presentati la Sardegna è praticamente circondata. Il fatto che le pale eoliche vengano ancorate ai fondali, anche se a 15 miglia dalla costa, lascia troppi dubbi su cosa possano produrre a livello acustico. Il passaggio delle correnti attraverso i cavi di ancoraggio sicuramente produrrà del rumore che potrebbe allontanare i tonni dalla rotta che da sempre utilizzano per la riproduzione”.
Gli impianti delle tonnare fisse sono fortemente legati alle correnti e ai venti. Venti che, come ha sostenuto il biologo e ricercatore Piero Addis nel suo intervento, ora interessano anche alle wind farms: secondo gli studi sulla marcatura dei tonni, che hanno consentito di tracciarne gli spostamenti, le rotte migratorie coincidono esattamente con le aree in cui si vorrebbero far sorgere gli impianti eolici.
Ad assumere sempre più importanza è l’aspetto dei limiti delle acque territoriali, delle aree economiche esclusive e delle aree marine protette. Queste ultime, ha sottolineato il giurista esperto di Diritto internazionale del mare Pietro Vuolo, sono uno strumento di tutela: proteggono biodiversità ed ecosistemi, contribuiscono a ripopolare i tratti di mare interessati ed estendere gli effetti benefici anche alle aree limitrofe. In breve, rappresentano il futuro.

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