Nella vigna del Signore

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La vocazione e la risposta alla chiamata del Signore: alla vigilia dell’ordinazione presbiteriale don Diego e don Leonardo si raccontano

di Giampaolo Atzei
foto di Efisio Vacca

Giovedì 15 giugno, alla vigilia della Solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù, la Chiesa diocesana è in festa per l’ordinazione presbiterale di due giovani che hanno risposto sì alla chiamata del Signore: i diaconi don Diego Cerniglia e don Leonardo Crobu, originari rispettivamente delle comunità di Gonnesa e Sant’Antioco. La celebrazione nella Cattedrale di Santa Chiara sarà presieduta dal cardinale Arrigo Miglio, Amministratore apostolico della diocesi, ed avrà inizio alle ore 19.00.
Nell’imminenza dell’ordinazione, abbiamo incontrato i due diaconi, raccogliendo le loro emozioni.
“È difficile trovare una parola che riassuma quello che si prova in questi momenti – confida don Leonardo – Certamente c’è tanta gioia e gratitudine per il dono immenso che stiamo per ricevere, ma anche un certo timore nel ricevere immeritatamente la grazia di un Dio che, nella sua misericordia, sceglie di mettersi nelle mani degli uomini per donare la sua salvezza”.
Per entrambi, la vocazione è nata e maturata nell’intimità del contesto parrocchiale e familiare.
“La mia vocazione si è manifestata in maniera molto semplice: dentro una famiglia credente e praticante che non mi ha fatto mancare una formazione religiosa molto forte – racconta don Leonardo – la vita parrocchiale poi ha fatto il resto: sono stato sempre immerso in tante attività della mia parrocchia che mi hanno permesso di crescere umanamente ma anche nel cammino di scelta della vita sacerdotale”.
Don Diego ritorna con emozione alla sua infanzia: “Quando avevo sette anni e ho iniziato la catechesi, mia nonna Ines è morta il 6 dicembre e nella solennità dell’Immacolata è stato celebrato il funerale; seppure fossi solo un bambino presi l’impegno di andare tutti gli anni alle novene dell’Immacolata e pregare per mia nonna, molto devota alla Madonna. Ricevuta la prima comunione, ho iniziato ad andare in chiesa tutti i giorni e, se c’era un funerale, andavo due volte al giorno!”. Eppure, doveva passare ancora del tempo per arrivare alla vera chiamata, racconta don Diego: “Una volta ricevuta la cresima mi sono allontanato per un anno ma sentivo che mi mancava qualcosa, sono tornato in chiesa, tutti i giorni ovviamente, ed a 16 anni ho iniziato a fare il catechista: tutte le persone che mi vedevano, mi dicevano che un giorno sarei diventato prete, ma io non ero d’accordo, non sentivo la chiamata, anche se ero sempre in chiesa e pure se da piccolo giocavo a fare il prete”. A diciannove anni la svolta: “Sentivo qualcosa di particolare ma ero molto vicino a mio nonno malato, da seguire in tutto. Pochi mesi prima della sua morte, durante una messa, mi ripetevo la frase “sì, ti seguo”, senza capire il perché, poi però, dopo la morte di mio nonno, ho deciso di seguire quelle parole che ogni giorno mi venivano in mente, ne ho parlato prima con il mio parroco don Dionigi, che aveva da tempo riconosciuto la mia chiamata e mi esortava ad avere coraggio, poi avuto un colloquio con il vescovo di Iglesias e i sacerdoti che seguono le vocazioni in diocesi”.
Da allora sono passati diversi anni e le risposte si sono fatte mature, ognuno con un percorso proprio e personale.
Don Diego è nato a Iglesias il 13 aprile 1988, nel 2007 si è diplomato in elettrotecnica e telecomunicazioni, sette anni dopo, nel 2014, inizia l’anno propedeutico in seminario. “In famiglia all’inizio non hanno accettato la mia scelta – aggiunge ancora – poi con il tempo hanno compreso e ora sono tutti felici”. Negli ultimi tempi ha insegnato religione e svolto il servizio pastorale nelle parrocchie di Barbusi e Gesù Divino Operaio in Carbonia.
Don Leonardo è nato invece a Carbonia il 13 agosto 1995, nel 2014 si è diplomato al liceo scientifico linguistico. “Quando ho chiesto di poter entrare in seminario mi è stato proposto di iniziare con l’anno propedeutico – ricorda don Leonardo – allora guidato da don Giuseppe Tilocca, che ho frequentato dal 2014, e nel 2015 ho iniziato a frequentare il Seminario Regionale e ho concluso il quinquennio nel 2020, durante il rettorato di don Antonio Mura. Ho proseguito pure con altri due anni di seminario. Dal 2018 al 2021 ho svolto il mio servizio pastorale presso la Parrocchia di San Pio X e poi dal giugno del 2022 mi sono reso disponibile quotidianamente nella collaborazione presso la parrocchia di San Carlo Borromeo in Carloforte, dove svolgevo già il mio servizio di pastorale nel fine settimana dal novembre 2021”.
Entrambi hanno ricevuto l’ordinazione diaconale il 14 novembre 2021 nella chiesa del Cuore Immacolato a Iglesias. E ora, come immaginano il servizio da presbitero nella Chiesa di domani?
“Al momento non saprei cosa dire: la società si evolve in maniera rapida e non esiste una ricetta per poter dire “Farò così”, o “Farò quest’altro” – risponde don Leonardo – Ci attende un tempo in cui rimboccarci le maniche ed essere docili alla voce dello Spirito che ci chiama a lavorare nella vigna del Signore, per le vie misteriose che il Padre traccia nelle pieghe della storia degli uomini”.
“Il mio servizio da presbitero un domani, lo vedo nel servizio degli altri – osserva don Diego – nell’amare e donare tutto me stesso per tutta la comunità, accettando nella preghiera tutto il bene e il male, nel perdono e nella pazienza che non mi manca”.
Venerdì 16 giugno, nella festa del Sacro Cuore, la celebrazione della prima messa nelle parrocchie d’origine: don Leonardo Crobu alle ore 10.30 nella Basilica di Sant’Antioco martire in Sant’Antioco, don Diego Cerniglia alle ore 18.00 nella chiesa parrocchiale di Sant’Andrea Apostolo in Gonnesa.

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Pubblicato su “Sulcis Iglesiente Oggi”, numero 22 del 18 giugno 2023

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