L’annuncio del sindaco di Fluminimaggiore: raccolti oltre 71.000 euro per agevolare il rientro dall’Australia della ragazza in coma a Melbourne
di Federico Matta
Tanta solidarietà, umanità, altruismo e generosità, sono stati espressi da tutta Italia nei confronti di Mara Farci, la trentenne di Fluminimaggiore, ricoverata da oltre due mesi in stato di coma all’Alfred hospital di Melbourne in Australia in seguito a un collasso. In tantissimi hanno risposto all’appello della famiglia, che chiedevano aiuto per far fronte alle ingenti spese sanitarie nell’ospedale australiano e per affrontare le costose spese del viaggio di rientro in patria della ragazza. I primi ad attivarsi per la raccolta di fondi sono stati alcune associazioni locali, tanti volontari del paese di origine della giovane e la Caritas Diocesana, che ha aiutato i familiari a raggiungere Melbourne. Poi si è aggiunta l’iniziativa del primo cittadino del centro ex minerario Marco Corrias, che attraverso la piattaforma nazionale di Eppela ha dato vita a un crowdfunding, attraverso la quale sono state raccolte oltre 2452 donazioni, per un totale di ben 71 mila e 730 euro. “Quella di Mara è una famiglia perbene – ha annunciato il sindaco di Fluminimaggiore attraverso i social network – composta di brave persone, che ora però hanno bisogno dell’aiuto di tutti, per riportare Mara a casa e per affrontare le enormi spese, dovute alle cure per la loro figlia”. In poco tempo, grazie alla sensibilità della gente, tra l’iniziativa su Eppela e le altre spontanee, sono stati raccolti i soldi per pagare il volo di rientro dall’Australia a Roma, dove dovrà stare per una prima riabilitazione, tanto che la raccolta di crowdfunding sul web è stata interrotta per il raggiungimento dell’obiettivo massimo. “Ci hanno confermato – ha fatto sapere Andrea Farci, fratello di Mara – che è stato dato l’ok per il trasferimento in Italia. Il volo è previsto per il prossimo 14 settembre. Le sue condizioni sono stabili, anche se durante il viaggio in aereo, dovranno essere presi alcuni accorgimenti e delle precauzioni. In caso contrario potrebbe arrivare priva di vita. Naturalmente, questo non c’è lo auguriamo. Speriamo vada tutto bene per Mara una volta rientrata in Italia. Ci sentiamo di ringraziare infinitamente tutti quelli che ci hanno aiutato e quelli che ci stanno aiutando in questo particolare momento. Grazie a tutti di cuore”. Tutti assieme per Mara è lo slogan che ha risuonato in questi giorni, tra Fluminimaggiore e le zone limitrofe, ma anche attraverso i media su tutto il territorio nazionale. “Con la solidarietà verso Mara e la sua famiglia – ha concluso il sindaco Marco Corrias – abbiamo constatato che la generosità dell’umanità è molto, ma molto, più estesa di quel che comunemente si crede”.
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Pubblicato su “Sulcis Iglesiente Oggi”, numero 30 dell’11 settembre 2022