Domusnovas. Il Moltrail corre la gara della solidarietà

426 visualizzazioni
1 minuto di lettura

Grazie al “pettorale solidale” quanto raccolto dagli organizzatori sarà donato ai volontari di ABIO Iglesias, attivi nella pediatria del CTO

di Annalisa Atzei

008 2009 Moltrail solidale

Il coronavirus e lo sport non vanno d’accordo e così le competizioni sportive affrontate in campo e incorniciate dal sudore degli atleti rimangono per ora un ricordo. Ma un’altra gara, quella della solidarietà, in questi mesi sta coinvolgendo i tanti sportivi che in diversi modi hanno scelto di dare il proprio contributo per aiutare chi è meno fortunato. A Domusnovas, lo scorso 10 maggio si sarebbe dovuta tenere la prima edizione del Moltrail, una corsa competitiva su sterrati e sentieri che, attraversando paesaggi mozzafiato nel cuore del Sud-Ovest della Sardegna, avrebbe coinvolto centinaia di runners provenienti da tutto il mondo. La gara, all’indomani del 9 marzo, come tutte le altre manifestazioni è stata annullata dagli organizzatori, ma a quella data già cinquanta atleti vi avevano aderito pagando la propria quota di iscrizione. La grande macchina organizzativa non si è arrestata e il pettorale che sarebbe stato appuntato sulle maglie dei partecipanti è diventato un “pettorale solidale”: quanto raccolto sino a quel momento è stato donato ad ABIO Iglesias, associazione di volontariato che da anni opera nei reparti di pediatria della città di Iglesias. Grazie ai pettorali solidali i volontari ABIO potranno realizzare dei “kit di accoglienza” da donare ai piccoli ricoverati nel reparto di pediatria del CTO, alleviando la loro permanenza in ospedale in questo momento così faticoso in cui anche i volontari, nel pieno rispetto delle disposizioni di sicurezza, hanno dovuto sospendere il servizio. “Siamo consapevoli che questa è una piccola goccia nel mare, ma è il nostro modo di vivere il progetto che non è mai cambiato e mai cambierà – dichiarano dal Consorzio Natura Viva Sardegna, organizzatori dell’evento – “oggi comunichiamo la nostra gara solidale, quella dove ognuno di noi vince perché fa parte di un’unica comunità dove il fair play, la correttezza, l’impegno sociale e lo spirito di squadra concorrono ad un unico obbiettivo: quello di far parte di una grande famiglia”.

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: