Agesci. I lupetti del gruppo Scout Carbonia 2 alla scoperta del mondo post-quarantena con un video inviato al sindaco Massidda
di Giulia Loi
I lupetti del gruppo Scout Agesci Carbonia 2 della parrocchia Cristo Re hanno inviato al sindaco Paola Massidda, e diffuso anche su Facebook, un video-reportage fotografico sulla città di Carbonia. Lo spunto per il resoconto è stato dato dal periodo di reclusione della quarantena: quando i lupetti vanno in uscita il motto è “partire col Branco in caccia”, ed è quello che è stato fatto anche stavolta dopo ben settanta giorni di chiusura in casa. A fine quarantena il gruppo è partito per una “caccia fotografica per vedere la città con occhi nuovi”, ognuno nel proprio quartiere. Il video parte con la constatazione della sede e della scuola chiuse e vuote. Le foto mostrano cosa c’è di nuovo, bello e brutto nella città: le persone in fila con le mascherine, gli striscioni “ce la faremo”, i fiori e le piante ma anche, purtroppo, rifiuti e incuria. “I fiori sono belli come prima, la natura splende lo stesso”, si legge nella intestazione di alcune foto, a dimostrazione che nonostante ci siano dei cambiamenti palpabili nella nostra vita di tutti i giorni, si sia comunque riusciti a trovare il bello che è rimasto dopo la quarantena. Un video, insomma, positivo ma anche realista, che ha colto ciò che è rimasto di bello ma anche ciò che bisogna migliorare. “Il video è una cernita delle foto più significative che rappresenta la città di Carbonia e il paese di Portoscuso visti con gli occhi dei bambini” ha spiegato uno dei Capo Branco, Sergio Serafini, “e abbiamo pensato fosse utile consegnarlo agli amministratori di Portoscuso e al sindaco di Carbonia”. La sindaca Paola Massidda ha ringraziato i lupetti “per questo encomiabile servizio a favore di tutta la comunità di Carbonia”. Il video è solo l’ultima delle attività di questi mesi, e la prima all’aria aperta dopo quarantena, infatti, il gruppo non si è mai fermato. Costretti in casa e non potendo svolgere le attività nella propria “tana”, i bambini sono stati coinvolti in attività di disegno, cacce al tesoro svolte in casa, sfide di cucina con pizza, pasta, dolci, mantenendosi in contatto online.