Alessandro Pusceddu, un sogno su due ruote divenuto realtà

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di Federico Matta

Pusceddu Alessandro

Aveva appena 5 anni quando, assistendo a una gara di enduro, rimase affascinato da questa particolare disciplina motoristica. All’epoca, correva  l’anno 1992 e da allora Alessandro Pusceddu, giovane centauro di Fluminimaggiore, non ha mai smesso di sognare, sperando un giorno di diventare un bravo motociclista e di conquistare il titolo di Campione sardo assoluto. E dopo 25 anni il sogno della sua vita è riuscito finalmente a realizzarlo, aggiudicandosi il massimo titolo in Sardegna di Campione regionale Fmi. “Ancora non ci credo – spiega il neocampione sardo di enduro – perché non era facile quest’anno raggiungere la vetta della classifica assoluta, con degli avversari così forti e con una serie di gare, che si sono svolte su circuiti sterrati di notevoli difficoltà tecniche e abbastanza selettivi. Alla fine ci son riuscito. È superfluo dirlo, ma vorrei rimarcarlo: per me questo successo non è altro che la concretizzazione di un sogno che nutrivo sin da bambino, da quando quel giorno il mio paese ospitò per la prima volta una competizione regionale di enduro”. La sua è una storia fatta di passione per le moto con le ruote “tassellate” e di tanti sacrifici, sostenuti per affrontare le gare e i costanti allenamenti. “La prima volta che ho partecipato a una competizione motociclistica è stata nel 2003 – racconta – Avevo solo 14 anni e correvo con una piccola Bultaco 50. Feci solo il primo dei quattro giri previsti. Poi fu costretto al ritiro a causa di un’avaria al motore”. Negli anni a seguire sono arrivati i primi successi individuale di classe, ma sul titolo assoluto, sfiorato più volte, soltanto quest’anno è riuscito a metterci sopra il sigillo. “Senz’altro sono stato favorito dalla tabella di allenamento che ho seguito sin dall’inizio della stagione – precisa – preparata dal personal training Michele Nevoni. A differenza delle passate stagioni ho pensato bene di non strafare, cercando di amministrare le forze. Nell’enduro è importantissimo usare la testa e non incappare in assurde penalità”. Molti dei centauri, che in quella gara di 25 anni fa sfrecciavano tra gli sterrati di Fluminimaggiore, ora sono diventati i suoi istruttori. “In particolar modo il più volte campione sardo Andrea Tarallo – prosegue – mio supporter da sempre. Poi il veterano dell’enduro sardo Pierluigi Carta, con il quale mi alleno spesso e che non disdegna mai di darmi degli utili consigli. Anche a loro vorrei dedicare questo mio successo, assieme alla mia fidanzata, alla mia famiglia e a tutto il Moto Club Fluminimaggiore”. E per il prossimo anno? “Ora mi prenderò qualche mese di pausa – conclude Alessandro Pusceddu – poi si vedrà. Mi piacerebbe che gli amministratori di Flumini mantenessero la promessa di concederci un’area dove allestire una pista di allenamento. È indispensabile per far sì che anche altri giovanissimi appassionati del mio paese possano praticare questo sport e magari raggiungere un giorno le vette della classifica del Campionato sardo Fmi”.

 

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