Portoscuso. Cultura, musica, scienza natura e sostenibilità nella quinta edizione del “Big Blue Festival” promosso a fine agosto dall’associazione ArgoNautilus
di Giulia Loi
Arrivato alla V Edizione, il Big Blue Festival, organizzato dall’associazione Argonautilus, si è concluso con successo anche in questo anno un po’ “strano e difficile”, come lo ha definito l’assessore alla cultura di Portoscuso, Sara Marroccu, durante i saluti istituzionali, che hanno visto coinvolti anche il sindaco di Portoscuso Giorgio Alimonda, il comandante della Guardia Costiera Enrico De Quarto e i rappresentanti dell’associazione “Sa Fabrica”.
Una sfida allettante e complessa ma ben affrontata grazie al lavoro di squadra e sinergia tra le parti, sinergia sempre finalizzata alla condivisione dei temi legati alla tutela dell’ambiente che il Big Blue Festival, fin dal suo primo anno, intende sostenere e diffondere.
Nella cornice dell’Antica Tonnara Su Pranu di Portoscuso, nelle tre giornate del 28, 29 e 30 agosto, il programma ha seguito lo schema consueto, sebbene con tutte le cautele richieste dalle normative anti-contagio che l’emergenza sanitaria impone. I pomeriggi dedicati ai laboratori per i più piccoli hanno visto coinvolti la dottoressa Anna Tarlà – in un laboratorio di riciclo creativo con Apprendimento integrato di contenuto e lingua -, il Posidonia Green Festival (da quest’anno partner del Big Blue Festival) con il progetto “Made in Carloforte”, EcoDesign e Tecnologia, e il professor Massimo Lumini impegnato ne “La cucina dei colori”, laboratorio familiare di Arte Organica. Il Festival è poi proseguito nelle diverse giornate con il susseguirsi di interventi che hanno portato l’attenzione intorno al tema del mare.
Nella prima sera è stato presentato il volume fotografico “Un viaggio in Sardegna. La magia di un’isola”, a cura di Stefano Vascotto, seguito dall’approfondimento “Da La Marmora al Drone. Viaggio nella geologia della Sardegna” a cura di Luigi Sanciu e Stefano Vascotto. Il Gruppo teatrale Su Pranu ha messo in scena “Portescusi ariseu, e oi”, messa in scena di lettura e interpretazione di poesie che è stata anche l’occasione per celebrare la chiusura dell’anno accademico 2019/20 dell’Università della Terza Età (LUTEC di Carbonia), grazie all’intervento della Presidente Ines Pinna.
Il 29 agosto si è svolto il Talk “Marine Litter” del Posidonia Green Project, a cura di Vanessa Sarah Salvo e Edoardo Brodasca, rispettivamente direttrice scientifica e direttore esecutivo del progetto. Con il musicista Rocco Papia e la sua “Orchestra Riusonica” non si è solo parlato di musica, suonata con chitarra, loop station e strumenti riciclati, ma anche della necessità di unire le forze, di “pescare” persone impegnate a rendere il mondo un posto migliore, nella canzone simbolo “El pescador”, scritta da Rocco Papia per omaggiare il recentemente scomparso Pau Donés. A concludere la serata, la proiezione del film “Mal di Plastica”, in collaborazione con il Clorofilla Film Festival di Legambiente.
L’ultimo giorno è stata la volta di una riflessione trasversale tra arte e scienza, biologia e tecnologia, storia e attualità a cura di Massimo Lumini: “Blue&CO”, i colori della natura e la natura dei colori nell’arte. A impreziosire l’ambiente e gli eventi hanno contribuito le installazioni artistiche a cura dell’ArgoCircolo Letterario, che ha inoltre voluto offrire al pubblico la realizzazione – a grandezza naturale – del soggetto della locandina del Big Blue Festival, disegnata dall’artista Sara Camboni: la tartaruga Era, che ha fatto da mascotte per tutti e tre i giorni, emozionando grandi e piccini e adesso ha trovato casa negli spazi dell’Antica Tonnara di Su Pranu.