
Il Consiglio comunale di Iglesias approva un ordine del giorno per individuare una sala a disposizione per i funerali civili
di Miriam Cappa
Alla fine Iglesias proporrà alla Regione un Piano di assetto idrogeologico con un canale tombato che parte dal quartiere di Sant’Antonio e arriva a viale Villa di chiesa, questo significa che in quell’area sarà difficile costruire. È passata la proposta della Giunta Usai su che finora aveva creato mal di pancia nella stressa maggioranza tanto che, nelle sedute precedenti a quella di venerdì (15 luglio) in cui è stata approvata, era mancato il numero legale. La prima volta il Consiglio comunale si era interrotto bruscamente, il punto era stato rinviato. Nell’altra l’assessore all’Urbanistica Giorgiana Cherchi aveva precisato di aver richiesto approfondimenti “a uffici e società che si è occupata della stesura del Pai, ci sono stati dati in parte e, nei prossimi giorni, convocheremo nuovamente la commissione per evidenziare alcuni punti a tutti i consiglieri”. La commissione non c’è mai stata e la proposta è tornata in Consiglio comunale identica, dove il sindaco Mauro Usai ha garantito di “rimandare a una fase di preistruttoria con l’Adis il momento di approfondimento per il alleggerire vincolo. Speriamo di poter tornare in Consiglio con dei vincoli meno stringenti rispetto a quelli che stiamo adottando oggi, rientra negli interessi dell’amministrazione”. Vigorose proteste dall’opposizione. “L’assessore – ha spiegato Alberto Cacciarru (Iglesias in Comune) – aveva dichiarato di avere bisogno di ulteriori approfondimenti convocando un’ulteriore commissione, sarebbe stato corretto comunicarli anche all’opposizione”. Luigi Biggio (Gruppo misto), per il voto è uscito dall’aula. Basita Francesca Tronci “Ci sono elementi non corretti – ha chiarito – già conosciamo bene il fatto che questo è un Piano che l’Adis ci dirà di rivedere”. Insieme ai colleghi M5s (Federico Garau, Bruna Moi), ha firmato una nota in cui informa la città di cosa significhi aver approvato in blocco il rischio HI4: “limita al massimo ogni intervento sull’edificato, Nuove costruzioni, ampliamenti, demolizioni non saranno più possibili se non attraverso uno studio idraulico che garantisca, tra le altre cose, il carico antropico preesistente.”. La Tronci aveva invece consegnato al Comune “studio e l’analisi di dettaglio effettuate da professionisti del settore idraulico” che individuavano “le imprecisioni dello studio presentato dai tecnici incaricati dall’amministrazione” ad esempio per “l’orografia della zona tra via Valverde e San Salvatore, ritenendo allagabili dagli ipotetici deflussi superficiali significative aree edificabili che topograficamente risultano sensibilmente sopraelevate rispetto alla viabilità”. Il Consiglio comunale ha discusso anche di scuolabus (interrogazione di Alberto Cacciarru) che, diversamente da quanto annunciato dal Comune, non stanno facendo servizio per il trasporto nei siti minerari, di “spesa solidale” da lasciare a disposizione nelle casette in via nuova (mozione dell’opposizione) e sale da mettere a disposizione per i funerali civili. L’ordine del giorno proposto dai PD Diego Rosas e Monica Marongiu è stato approvato all’unanimità. Ora l’obiettivo è identificare un luogo idoneo. “Bisognerebbe – ha aggiunto Valentina Pistis (Riformatori sardi) – anche che il Comune si occupasse di restituire i loculi requisiti dal 2016”.