Letture e giochi di parole, finalmente dal vivo

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Sono stati presentati all’Exmà di Iglesias, a cura della compagnia teatrale “Quinte Emotive”, gli ultimi libri dello scrittore Marcello Atzeni

di Giulia Loi 

 

Il 2 luglio, presso la sede dell’associazione “Quinte Emotive” all’Exmà di Iglesias, sono stati presentati i due libri dello scrittore e giornalista Marcello Atzeni, “Il miglio deve ancora venire” e “Nuotavo nel grano”, rispettivamente del 2018 e del 2020, pubblicati entrambi da Sandhi editore. L’incontro, realizzato in collaborazione con la libreria “Mondadori” di Iglesias, è stato moderato da Fabrizio Carta, arricchito dall’accompagnamento musicale di chitarra di Paolo Spinnato e dalle letture degli attori della compagnia “Quinte emotive” e degli allievi del laboratorio didattico, che quest’anno si è dovuto svolgere eccezionalmente online ma che da ottobre riprenderà dal vivo. Ha introdotto la serata la presidente dell’associazione “Quinte emotive” Giusy Fogu, che ha dato il benvenuto al primo pubblico dal vivo dopo tanto tempo: “è una grande emozione riprendere dal vivo tutto ciò che il virus ci ha negato” ha detto, “il teatro è un attività di contatto, ed è stato molto difficile lavorare a distanza”. Protagonista della serata Marcello Atzeni, originario di Baradili ma abitante di Sanluri dal 1981, giornalista che ha collaborato con tante testate, tra cui L’Unione Sarda. Agrotecnico e biologo, la sua scrittura spazia tra i temi più disparati, come dimostrano i due libri presentati in questa occasione e le anticipazioni del libro che verrà pubblicato in futuro. “Nuotavo nel grano” è una raccolta di sessanta racconti che narrano la vita dei campi. Racconti che sarebbe meglio definire immagini: tutte si ispirano a ricordi autobiografici dell’infanzia vissuta a Baradili, il comune più piccolo della Sardegna. Completamente diversa e altrettanto interessante la stesura del libro “Il miglio deve ancora venire”, che, come anticipa lo stesso titolo che modifica un famoso modo di dire, è una raccolta di 101 aforismi, che si dividono tra giochi di parole, scherzi, modifiche a detti più famosi, sempre con un tocco di ironia e comicità. Il libro è nato grazie alla produttiva attività su Facebook dell’autore, che periodicamente pubblicava i suoi giochi di parole, talvolta inviati anche agli amici, per un totale di 300 circa. Da una selezione quindi, di 101 aforismi, è nato il libro, ma è previsto anche un secondo volume. Dove da una parte quindi, i racconti della vita dei campi possono smuovere ricordi di infanzia, far commuovere o riflettere, gli aforismi fanno sorridere e strappano una risata, emozioni che le letture della compagnia teatrale hanno permesso di far vivere a tutti i presenti. È stata anche l’occasione per parlare dei lavori futuri dell’autore, in particolare del volume “Donne” – il titolo è provvisorio – che racconta la storia di diverse donne in piccoli racconti. Il libro si è classificato tra i primi posti ad un concorso a livello mondiale, l’“Italian american playwrights project”, tenutosi a New York.

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