8xmille. Una firma per sostenere la Chiesa Cattolica: presentiamo gli interventi compiutinella diocesi di Iglesias
Annalisa Atzei
Quanto può valere una firma? Forse poco se pensiamo a quante volte abbiamo impresso su un foglio il nostro nome e cognome, ma tanto se ripercorriamo quei momenti in cui quella stessa nostra firma ha significato, per noi o per gli altri, un grande cambiamento. “Un piccolo gesto, una grande missione”: oggi, come in passato, la firma dei contribuenti italiani a favore dell’otto per mille alla Chiesa Cattolica, può fare davvero la differenza. Nel 1984, in seguito al Concordato tra la Repubblica Italiana e la Chiesa Cattolica, venne introdotta la nuova modalità di finanziamento a sostegno del clero e dell’edilizia di culto che permette a qualunque cittadino contribuente di assegnare il proprio 8 per mille dell’imposta fissa sui redditi delle persone fisiche (Irpef) ai soggetti beneficiari, senza alcuna spesa aggiuntiva e senza interferire sulle altre destinazioni del 5 e del 2 per mille. Tre in tutto le aree di intervento su cui ricade la distribuzione dell’8 per mille ricevuto dalla Chiesa Cattolica, ripartito dai vescovi durante l’Assemblea Generale annuale della CEI: esigenze di culto della popolazione, sostentamento del clero, interventi caritativi a favore della collettività nazionale o di paesi in via di sviluppo. Tutti gli interventi realizzati nelle diocesi italiane in questi tre distinti ambiti sono consultabili nel sito www.8xmille.it grazie anche a una mappa interattiva con la quale poter sperimentare un vero e proprio viaggio virtuale tra le esperienze più significative, con video e schede di approfondimento che raccontano l’impiego dei fondi. Attraverso la pagina dei Progetti, si riceve una testimonianza diretta dalla voce dei protagonisti e, nel nome della trasparenza e dei dati, è possibile consultare online il rendiconto delle destinazioni dell’8xmille assegnate alla Chiesa cattolica.
Numerosi e importanti anche nella diocesi di Iglesias gli interventi sostenuti e portati a compimento negli anni grazie ai fondi CEI. Oltre, infatti, la quota destinata al sostentamento del clero, le risorse vengono utilizzate per rendere concreto, attraverso vari progetti, il forte impegno pastorale diocesano a favore della comunità. Nell’ambito della carità sono due i filoni attraverso i quali la Caritas diocesana riceve i fondi 8xmille: un primo canale, ordinario, intercetta i bisogni primari del cibo e dell’accoglienza attraverso diverse realtà e servizi che interessano l’intero territorio diocesano; il secondo canale riguarda le risorse progettuali, direttamente trasferite dalla CEI alla Caritas Italiana, la quale a sua volta le ripartisce tra le Caritas diocesane. Rispetto a queste iniziative, come consultabile sul sito, la Caritas della diocesi di Iglesias ha finora ricevuto fondi destinati in totale a undici progetti. Tra questi i più recenti “Fuori dall’ombra” nei Comuni di Iglesias e Carbonia, gli Orti Solidali di Comunità e l’Emporio della solidarietà, operativo a Iglesias da oltre due anni, oltre le risorse destinate al sostegno per la costruzione e il potenziamento della rete dei Centri di Ascolto. Il progetto Fuori dall’ombra, articolato su più sedi, si rivolge a 25 persone senza dimora, precedentemente accolte dalla Caritas diocesana, nel tentativo di accompagnarle in percorsi di reinserimento e parziale autonomia. Gli Orti Solidali di Comunità nascono in un’area incolta messa a disposizione a titolo gratuito dalla diocesi, rivalorizzata attraverso il lavoro agricolo e la coltivazione orticola da parte di persone in condizione di svantaggio sotto il profilo socio-familiare ed economico, che in questo modo, valorizzando opportunamente le proprie competenze, potranno dare nuovo significato alla propria vita. Il progetto dell’Emporio della solidarietà consiste nell’attivazione di un vero e proprio discount sociale, rivolto a persone e nuclei familiari italiani e stranieri, in condizione di reale difficoltà e disagio temporaneo.
Rispetto al contributo 8×1000 nell’ambito delle opere di culto e pastorale, la diocesi di Iglesias ha impiegato parte dei fondi ricevuti per interventi su edifici già esistenti e bisognosi di lavori di consolidamento e restauro, sia interni che esterni, e per la costruzione di locali di ministero pastorale, strutture fondamentali per la crescita delle comunità parrocchiali. Tra le meno recenti ricordiamo l’oratorio della parrocchia Cristo Re a Carbonia, comunità tra le più numerose nella cittadina mineraria, che grazie a questi locali oggi è in grado di ospitare diverse attività, e tra i lavori completati in tempi a noi più vicini l’oratorio nei paesi di Giba e Masainas, punti di riferimento per giovani e adulti. A Iglesias sono ancora in corso i lavori per la costruzione dell’oratorio nella parrocchia di San Pio X, viva comunità nel quartiere di Serra Perdosa, mentre sono stati ultimati da poco i locali per le attività parrocchiali della comunità di Sacro Cuore, nel rione Case Operaie.