Finalmente vicino il restauro della “bambina col cerchio”

Comune e Soprintendenza impegnati per le opere di Sartorio e Ciusa e del cimitero monumentale

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L’impegno di Sovrintendenza e Comune per il recupero dello storico monumento nel Cimitero e delle opere di Sartorio e Ciusa

di Giulia Loi

Nel febbraio 2009 alcuni vandali si introdussero nel cimitero monumentale di Iglesias, danneggiando diverse tombe e creando sconcerto tra gli iglesienti. Una di questa era la famosa tomba di Zaira Deplano Pinna, meglio conosciuta come “la bambina col cerchio”, molto importante per la città per un valore sia storico e artistico ma anche affettivo. Per tutti questi anni la statua della bambina è rimasta chiusa in un magazzino aspettando un restauro che finalmente arriverà. La fama del monumento ha fatto sì che l’attenzione rimanesse viva nei cittadini, portando finalmente a un imminente restauro e posizionamento nella sua sede. L’opera è dello scultore piemontese Giuseppe Sartorio, ed è stata scolpita nel 1901, anno della morte della piccola Zaira: figlia di un notaio che risiedeva in via Martini a Iglesias, morì di una meningite fulminante all’età di sei anni. Sartorio per scolpirla si ispirò a una foto della bambina scattata all’età di tre anni, fu quindi abilissimo a riprodurre le fattezze della bambina all’età di sei, poggiata su una colonna spezzata – simbolo di una morte sopraggiunta in tenera età -, con la testa appoggiata alla mano, accanto al cerchio con cui amava giocare. Il viso sereno non fa pensare a un monumento funebre: tante generazioni di iglesienti, soprattutto nelle prime visite in cimitero da bambini, non hanno potuto fare a meno di soffermarsi davanti alla tomba e affezionarsi a quell’immagine. Sono anche diverse le leggende alimentate dalla scultura: una è quella secondo cui Zaira si alzerebbe dalla colonna per giocare, durante la notte, lungo i viali del cimitero con il suo cerchio; secondo un’altra, girerebbe fra i tetti del centro storico chiedendo ai bambini di giocare con lei, mandandoli incontro a morte certa. Data la fama del monumento è facile capire perché da parte dei cittadini sia rimasto vivo il ricordo e la richiesta del ripristino.

 

Facebook è stato uno di questi veicoli: due cittadini, infatti, Innocenzo Satta e Franco Sanna, hanno creato ormai anni fa la pagina “Zaira la bambina con il cerchio”, con l’intenzione di mantenere viva la memoria inizialmente della piccola defunta e della sua tomba ma anche di vari cittadini e personaggi che hanno fatto la storia e le leggende della città, grazie a pubblicazioni, racconti, poesie, aneddoti. “La fortuna è che l’attuale giunta comunale abbia voluto seriamente finanziare il progetto” ha spiegato Satta che, operando a Pavia, ha contattato un restauratore in grado di proporre un progetto per ripristinare la statua. All’interno del progetto però sono comprese altre due importanti opere iglesienti, il monumento a Quintino Sella sito nell’omonima piazza principale, del 1885 e opera del Sartorio, e il monumento ai caduti di Francesco Ciusa, sito nell’adiacente piazza Oberdan, della fine degli anni Venti del Novecento. Tutti i lavori saranno svolti previa autorizzazione e consulto della Soprintendenza di Cagliari, che autorizzerà o meno le modalità, il progetto, i materiali da utilizzare. All’approvazione poi seguirà il finanziamento da parte del Comune. Il tanto atteso restauro di Zaira e delle due statue più importanti del centro di Iglesias è solo il primo passo per un programma più ampio, che coinvolgerà, si spera, altri monumenti funebri di importanza storica e artistica e in generale altri luoghi e opere da valorizzare, anche in vista di una loro fruizione turistica.

 

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