Raccontiamo i progressi nella condizione femminile anche nel nostro ambito ecclesiale partendo dall’esortazione di Francesco per “promuovere l’integrazione delle donne”
di Giampaolo Atzei
Risuonano sempre forti le parole pronunciate da papa Francesco all’Angelus dello scorso 12 ottobre: “oggi c’è bisogno di allargare gli spazi di una presenza femminile più incisiva nella Chiesa, e di una presenza laica, si intende, ma sottolineando l’aspetto femminile, perché in genere le donne vengono messe da parte”, aveva detto Bergoglio, ribadendo che “dobbiamo promuovere l’integrazione delle donne nei luoghi in cui si prendono le decisioni importanti”. Il tutto, accompagnato dall’invito alla preghiera perché “i fedeli laici, specialmente le donne, partecipino maggiormente nelle istituzioni di responsabilità nella Chiesa”.
Parole sempre attuali, non retoriche, espresse peraltro lontano da quelle date simboliche che spesso accompagnano riflessioni frutto della circostanza e che appassiscono come le mimose dopo la festa. Ecco, in occasione di quest’otto marzo, Sulcis Iglesiente Oggi vi propone uno sguardo sulla condizione femminile letta attraverso le responsabilità assunte da tante donne nella nostra diocesi. Sono ruoli “in cui si prendono le decisioni importanti”, per usare le parole del Papa: dall’archivio storico e il museo diocesano all’impegno pastorale per i giovani e la carità, dall’associazionismo cattolico alla comunicazione, questa settimana in primo piano ci sono le voci delle donne.
Si tratta di ruoli occupati per competenza e professionalità, per merito e non per quota rosa. Una realtà complessa, che spesso non viene raccontata, se non taciuta, ma è difficile immaginare cosa potrebbero essere i centri d’ascolto diocesani, la catechesi nelle parrocchie e l’insegnamento della religione, i servizi per la cura e la fruizione dei beni culturali, la redazione, l’amministrazione e l’allestimento di questa stessa rivista, se non ci fossero le donne, queste donne.
È un cammino lungo, che parte da lontano, che racconta di sacrifici e risultati raggiunti, che ci ricorda come tanto c’è da ancora da fare per un’effettiva parità dei generi e come anche nella Chiesa si stanno aprendo spazi nuovi per la partecipazione femminile. Nel mentre però, se molto ancora c’è da fare, tanti altri passi importanti sono stati fatti ed è giusto renderne conto, come raccontano le testimonianze che vi proponiamo, a partire dal piccolo mondo della nostra esperienza diocesana.