La pausa delle vacanze può essere vissuta anche come un momento interiore di riflessione, progetto e valutazione politica e sociale
di Giampaolo Atzei

Stiamo vivendo un’estate inedita per la politica e la società italiana, tempo insolito di campagna elettorale verso le elezioni del 25 settembre, quando rinnoveremo il Parlamento della nostra Repubblica all’indomani dell’equinozio d’autunno. Un po’ per tutti, sarà come avere i compiti per le vacanze, il tempo del riposo potrà essere momento di riflessione e valutazione, magari più ponderata del solito, magari con la possibilità di qualche lettura in più.
Non ce ne vorranno i nostri lettori se il numero 29, ultimo prima della pausa estiva, porta in sé questo spirito, dando ampio spazio alle riflessioni, anche lunghe, con letture che richiedono qualche minuto più del solito, come il testo proposto dal Comitato scientifico per le Settimane Sociali.
In tempi in cui le notizie sono divorate dal flusso continuo di informazioni di social e internet, alla stampa periodica rimane soprattutto il dovere di offrire riflessioni, chiavi di lettura, interpretazioni – e perché no, oneste provocazioni – sulla società in cui viviamo, quella delle nostre comunità, dalle periferie ai palazzi del potere, sino alla comunità più ampia, universale, della nostra Chiesa, delle nostre piccole patrie.
Ecco che, adesso che ci avviciniamo alle elezioni, abbiamo la possibilità di spegnere tutto e, nel silenzio del riposo meritato, pensare a ciò che per davvero dovrebbe stare nelle priorità dei nostri governanti, ancor più alla luce della nostra testimonianza di fede e di impegno cristiano nella società civile.
In questo numero parliamo di sanità, del diritto alla salute e della comunione d’intenti che è chiamata a trovare soluzioni per un problema che sta travolgendo la Sardegna da capo a capo. Parliamo di lavoro, della precarietà del polo industriale di Portovesme legato ai costi dell’energia che potrebbero trovare una mano d’aiuto grazie al riconoscimento degli svantaggi dell’insularità, principio finalmente in Costituzione, una grande conquista per il popolo sardo. Col lavoro parliamo anche di ambiente, del clima, della sostenibilità, della decarbonizzazione e della transizione energetica, temi cari ai giovani – i tanti giovani chiamati per la prima volta al voto nel prossimo settembre – che meritano risposte concrete, non parole vuote e retoriche sul futuro del pianeta. In tante riflessioni sulle prossime elezioni, manca il tema della scuola eppure questa è nel pensiero di tutti, ancora pensando a quei ragazzi, oggi diciottenni, che voteranno per la prima volta e pure per il Senato (un’altra cosa inedita nella storia repubblicana) e che hanno trascorso più tempo negli ultimi anni davanti allo schermo di un pc piuttosto che in aula. Un pensiero ancora alle nostre comunità imbevute di social, incapaci di soccorrere un uomo che viene strangolato per strada eppur capaci di riprendere la medesima scena con uno smartphone.
Ecco alcune dei temi che ci possono accompagnare nei silenzi di un’estate dal meritato riposo, meglio ancora se vissuta in maniera lenta e sostenibile, come raccontiamo nell’apertura di questo numero, per maturare scelte responsabili e consapevoli, di persone di buona volontà impegnate per il bene comune.
Buone vacanze, arrivederci a settembre!
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Pubblicato su “Sulcis Iglesiente Oggi”, numero 29 del 7 agosto 2022