Chiusa Casa Serena, quale destino per gli anziani?

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Accesa discussione, al centro dello scorso consiglio comunale di Iglesias, sulle case di riposo e la riqualificazione del mercato civico

di Miriam Cappa

È stata chiusa un paio di mesi fa ma Casa Serena continua a suscitare dubbi per la sorte dei suoi ospiti, i suoi costi alti di gestione e la mancata fine dei lavori al Margherita di Savoia, ospizio in via Asproni che avrebbe dovuto dare il passaggio di testimone a quello di Serra Perdosa. Secondo il IV report infra annuale del Comune di Iglesias sul controllo di gestione esercizio 2020 “Casa Serena ha una capacità ricettiva di 170 posti letto, 52 dei quali destinati ai soli residenti nel comune di Iglesias. Agli ospiti presenti nella struttura, nei mesi del 2020 sono stati erogati in totale n. 34.334 pasti. Il fattore economico è stato determinante nello stabilire da parte dell’Ente l’obiettivo della chiusura della struttura entro dicembre 2020. Rimane per il futuro il proposito di erogare il servizio con il trasferimento degli ospiti presso la nuova struttura per anziani “Margherita di Savoia”, con una capacità ricettiva inferiore, ma con l’aleatoria speranza di ridurre il costo pro-capite del servizio. Da diversi anni, l’obiettivo che la precedente e la attuale giunta si erano posti, mirava al trasferimento degli ospiti presso la struttura Margherita di Savoia, struttura nella quale i lavori sono in fase conclusiva e si è in attesa di collaudo. Tale trasferimento permetterebbe una riduzione notevole dei costi fissi. La nuova struttura, non appena saranno terminati i lavori, possiederà tutti i requisiti per richiedere e ottenere l’accreditamento come casa protetta, consentendo di usufruire di finanziamenti regionali dedicati. Inoltre è intendimento di questa amministrazione redigere un nuovo regolamento per rivedere anche i parametri che determinano gli importi contributivi relativi alle rette”. Casa Serena è stata al centro del consiglio comunale iglesiente dell’8 febbraio: Alberto Cacciarru (Iglesias in Comune) ha messo in luce che “dieci anziani sono alloggiati in bed and breakfast. Mi chiedo con quali criteri si siano scelte queste destinazioni e chi stia vigliando se ci siano le stesse condizioni assistenziali di cui godevano a Casa Serena. Vorrei anche capire come sia possibile che il suo costo di gestione sia rimasto sempre lo stesso anche con la metà degli ospiti”. Simone Saiu (FI) si è concentrato sul Margherita di Savoia domandando tempi certi e tutele per i lavoratori. “Mi auguro – ha chiarito – che nel bando ci sia una clausola di salvaguardia e che si sia valutato come sostenere i costi di gestione del Margherita di Savoia”. Per il sindaco Mauro Usai gli ospiti non stanno in b&b ma in “gruppi appartamento, comunità alloggio, Rsa, case protette” distribuite, secondo le valutazioni della Asl fra Iglesias, Domusnovas e Villamassargia. I lavoratori tutelati sono solo i 35 Oss di Iglesias servizi: 8 sono già stati ricollocati al cimitero o per le pulizie degli Uffici rimasti a Casa Serena. Per gli altri l’idea è utilizzarli come operatori nell’assistenza domiciliare o nelle 162. Per il Santa Margherita l’apertura sarebbe questione di mesi: “In queste settimane – ha chiarito – ci sarà il collaudo e si avvierà il bando. Nel Dup è prevista l’apertura entro la fine 2021 ma pensiamo di riuscire prima. La chiusura di Casa Serena ha aperto scenari nuovi perché ha liberato il bilancio da dover pagare circa tre milioni di euro. Questo permetterà di valutare col Consiglio nuovi progetti”. C’è la possibilità di investire nel Mercato civico. Nel 2019 l’amministrazione Usai ha approvato una ristrutturazione: prevede di sopraelevare di un piano e rivalorizzare la storica struttura iglesiente facendone un luogo in cui si può consumare i prodotti in loco ma anche andare in palestra. Per finanziare l’opera finora il Municipio aveva pensato a un bando a privati che poi avrebbero avuto la gestione. Il Cocim, il consorzio degli operatori del Mercato civico, aveva espresso dubbi (si era arrivati anche alla petizione popolare) pure perché il nuovo assetto escludeva il market. Ora ci sono novità: è aperto il nuovo avviso (sulla norma europea che aveva suggerito Saiu nel 2019) per il rinnovo di concessioni dei posteggi pubblici (scade il 30 giugno), li prorogherà di 12 anni, vale anche per i parenti che vorrebbero rilevare l’attività di famiglia. Poi c’è il fondo liberato da Casa Serena che il Comune potrebbe utilizzare per cofinanziare la ristrutturazione. “Tutto però – ha precisato Federico Garau (M5s), che ha portato il caso in Consiglio – va valutato con gli operatori del Cocim, più di chiunque conoscono le necessità del proprio lavoro e i deficit della struttura. Ad esempio sono in difficoltà perché c’è un magazzino in cui deporre gli scarti di lavorazione e si devono industriare perché il Comune non ha ancora dato loro i bidoni per raccoglierli”.

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