La riapertura a fedeli e turisti dopo i lavori programmati e finanziati dalla Pontificia Commissione di Archeologia Sacra
di Carlo Cani
Il lungo periodo di pandemia ha profondamente modificato il nostro vivere quotidiano, abitudini, ritmi di vita, scelte e progetti. Tutto è stato sottoposto alla legge della prudenza, a prescrizioni inedite e imprevedibili, con un orizzonte spesso tinto da ombre e paure che hanno mortificato il nostro abitudinario cammino! Gli ultimissimi mesi hanno stravolto e cambiato i concetti di fruizione e valorizzazione anche del nostro patrimonio culturale: le chiusure forzate causate dal Covid-19 hanno spinto gli addetti ai lavori e i responsabili ad adottare misure restrittive che hanno precluso la fruizione del patrimonio ai visitatori e ai cultori dell’arte. Anche l’accesso alle catacombe di sant’Antioco è stato regolato dalle disposizioni emanate dalla Pontificia Commissione di Archeologia Sacra, ente responsabile di questo sito archeologico, unica area catacombale in Sardegna…
© Riproduzione riservata
Pubblicato su “Sulcis Iglesiente Oggi”, numero 8 del 6 marzo 2022

