Passi in avanti per il progetto dedicato allo sviluppo turistico sostenibile di Carloforte. Grande partecipazione tra i lavoratori del settore
di Nicolo Capriata
Ultimo giro, nuova corsa. Il progetto “U Pàize” promosso dal Comune di Carloforte, per la creazione di un Piano partecipato dedicato allo sviluppo turistico sostenibile dell’isola di San Pietro, ha completato il primo ciclo di incontri tematici ai quali di volta in volta hanno partecipato i ristoratori, gli albergatori, gli extra albergatori i titolari di servizi turistici per finire con il mondo delle associazioni culturali. Gli incontri ai quali hanno partecipato non meno di ottanta lavoratori del settore, con le loro visioni e le loro proposte, sono stati un momento di seria riflessione. “A breve ricominceremo il nuovo corso di incontri – ha detto Barbara Argiolas, una delle responsabili della società Toons incaricata di questo progetto – dove esamineremo sia le criticità che i valori emersi nelle riunioni che abbiamo tenuto, al fine di giungere ad una visione generale e ottimale dello sviluppo turistico isolano”. Per Barbara Argiolas, Carloforte grazie all’originalità della sua cultura e alla ricchezza dei suoi aspetti storici, sommati alle bellezze naturali ha una potenzialità turistica inusitata. Intanto nel secondo turno di “consultazioni” si parlerà della istituzione di un vero e proprio ufficio turistico, perché strano dirsi, Carloforte, paese turistico, non è mai stato dotato di una simile struttura, confidando gli amministratori nel servizio dei soci della Pro loco, che è stato svolto, quando la sede dell’associazione era aperta, a dir poco, con molto dilettantismo. Naturalmente, come s’è detto, nella seconda serie di incontri verranno esaminate cercando di sopperirle le criticità e le difficoltà che sono emerse in ogni singolo settore. Che, per esempio, nelle associazioni culturali i problemi maggiori sono dati dalla penuria di fondi. Molte di queste associazioni sono operative, soprattutto in estate, ma per organizzarle, i responsabili e i soci devono fare salti mortali per trovare finanziamenti sia attraverso gli sponsor privati che dagli enti pubblici, che comunque non sono mai sufficienti per programmare un evento di ottima qualità. Ovviamente altre criticità e punti deboli sono affiorati anche negli altri settori, che dovrebbero essere eliminati, o per lo meno attenuati quanto prima. Il progetto ha infatti la durata di un anno.