On line il nuovo sito della diocesi

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Presentato il messaggio di Papa Francesco per la Giornata mondiale delle Comunicazioni sociali (29 maggio): “Ascoltare con l’orecchio del cuore”

Il 24 gennaio la Chiesa celebra San Francesco di Sales, protettore di giornalisti, autori, scrittori, della stampa cattolica e del mondo della comunicazione nella sua accezione più ampia. Non a caso, il Papa diffonde il suo messaggio per la Giornata mondiale delle Comunicazioni sociali proprio in questa data. L’indomani, 25 gennaio, si ricorda invece la Conversione di San Paolo. Tenendo presenti queste ricorrenze, la Diocesi di Iglesias ha scelto martedì 25 gennaio 2022 per mettere in rete il nuovo sito diocesano.
Memori di come San Paolo, l’Apostolo delle Genti, navigò per le sponde del Mediterraneo, così anche noi siamo finalmente pronti per una presenza attiva e rinnovata nel grande mare del web, delle comunicazioni digitali, dove le distanze fisiche spesso si annullano ma è necessario stare sempre vigili perché la navigazione richiede prudenza e strumenti adatti.
Il sito della diocesi è on line nell’indirizzo che già un tempo era in uso: www.diocesidiiglesias.it In tempi più recenti, quando la tecnologia della vecchia piattaforma non era più in grado di far fronte alle attuali esigenze, il sito era stato congelato per aprire il cantiere della ricostruzione. Era così stato attivato il sito provvisorio chiesaiglesias.org che ormai verrà dismesso, avendo finalmente rimesso on line il nuovo portale diocesano.
Il sito è stato realizzato dal Servizio Informatico della Cei, nell’ambito di WebDiocesi, il progetto federato della Conferenza Episcopale Italiana per la comunicazione online delle diocesi, cui anche la diocesi di Iglesias ha aderito, ricevendo da principio formazione e assistenza per la gestione del sito e poi, in conclusione, la fornitura di un sito internet su base WordPress di caratteristiche tecniche avanzate. All’interno del sito, oltre le informazioni generali sulla diocesi, gli uffici e la sezione delle news, è presente anche la sezione dell’annuario, in costante aggiornamento, con l’indicazione del clero, delle parrocchie e altri enti diocesani. Inoltre, in previsione del processo avviato, è attiva una sezione interamente dedicata al Cammino sinodale.
E giusto all’ascolto, tema di questa prima fase sinodale, si richiama il messaggio di papa Francesco per la Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, che si celebra il 29 maggio sul tema: “Ascoltare con l’orecchio del cuore”. “Stiamo perdendo la capacità di ascoltare chi abbiamo di fronte, sia nella trama normale dei rapporti quotidiani, sia nei dibattiti sui più importanti argomenti del vivere civile” scrive il Papa. “C’è una sordità interiore, peggiore di quella fisica”, la denuncia: “Tutti abbiamo le orecchie, ma tante volte anche chi ha un udito perfetto non riesce ad ascoltare l’altro”, e così “il rifiuto di ascoltare finisce spesso per diventare aggressività verso l’altro”. “Non basta ascoltare, bisogna farlo bene”, l’indicazione di Francesco, perché “l’ascolto è una dimensione dell’amore”, e noi “non siamo fatti per vivere come atomi, ma insieme”.
“Una tentazione sempre presente e che oggi, nel tempo del social web, sembra essersi acuita è quella di origliare e spiare, strumentalizzando gli altri per un nostro interesse”, il monito del Papa, secondo il quale “la mancanza di ascolto, che sperimentiamo tante volte nella vita quotidiana, appare purtroppo evidente anche nella vita pubblica, dove, invece di ascoltarsi, spesso ci si parla addosso”: un sintomo, questo, che “più che la verità e il bene, si cerca il consenso; più che all’ascolto, si è attenti all’audience”. La buona comunicazione, invece, “non cerca di fare colpo sul pubblico con la battuta ad effetto, con lo scopo di ridicolizzare l’interlocutore, ma presta attenzione alle ragioni dell’altro e cerca di far cogliere la complessità della realtà”. “È triste quando, anche nella Chiesa, si formano schieramenti ideologici, l’ascolto scompare e lascia il posto a sterili contrapposizioni”, aggiunge Francesco, ricordando che “l’ascolto richiede sempre la virtù della pazienza, insieme alla capacità di lasciarsi sorprendere dalla verità, fosse pure solo un frammento di verità, nella persona che stiamo ascoltando”.

 

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