Cinema. Una Maria Maddalena fuori dai luoghi comuni

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Mary Magdalene

Pubblicato su “Sulcis Iglesiente Oggi”, numero 10 del 18 marzo 2018


di Jacopo Casula

Arriva nelle sale uno dei film più attesi di quest’inizio di stagione cinematografica, una pellicola destinata a raccogliere l’attenzione del pubblico e degli addetti ai lavori, accendendo il dibattito per il tema trattato e per l’approccio inconsueto scelto per raccontare alcuni episodi dei Vangeli.
“Maria Maddalena”, interpretato nel ruolo principale dalla bravissima Rooney Mara e diretto dal regista Garth Davis, sceglie di concentrare l’attenzione su uno dei personaggi più conosciuti e allo stesso tempo meno raccontati tra coloro che hanno seguito Gesù nella sua vita pubblica, nella passione e nella risurrezione.
Chi era veramente Maria di Magdala?
Nel tempo, la confusione tra alcuni episodi evangelici nei quali Gesù mostrava misericordia per donne considerate peccatrici, aveva portato alla credenza popolare di una Maddalena redenta da Cristo, ipotesi confutata nel XIII secolo da San Tommaso d’Aquino e ripresa da Pontefici come Paolo VI e Giovanni Paolo II. Fino alla decisione di Papa Francesco, che nel 2016 la ha proclamata “Apostola degli apostoli” e ha istituito la sua festività liturgica il 22 luglio.
Il film di Garth Davis, regista del pluripremiato “Lion, la strada verso casa”, sceglie di raccontare la storia di Maria di Magdala utilizzando varie fonti, dai Vangeli canonici ai testi apocrifi, per arrivare alle tradizioni popolari dei primi secoli del Cristianesimo, utilizzando anche le moderne interpretazioni teologiche.
Tanti testi di ispirazione, tra i quali il regista e gli sceneggiatori scelgono di non privilegiarne nessuno in particolare, ricorrendo in molti passaggi ad interpretazioni romanzesche che, malgrado non abbiano il valore della storicità, riescono ad essere verosimili, contribuendo alla riuscita della pellicola.
Grazie alla collaborazione e alla cortesia della direzione del Madison Cineworld di Iglesias, “Sulcis Iglesiente Oggi” ha potuto vedere in anteprima “Maria Maddalena”, pellicola in uscita nelle sale giovedì 15 marzo, in una versione in lingua originale e sottotitolata.
La cosa che più colpisce, fin dalle prime sequenze del film di Davis, è l’intensità emotiva raggiunta dall’opera, capace di toccare l’animo degli spettatori grazie al livello delle interpretazioni e ad una notevole sceneggiatura, che rifugge dai luoghi comuni per cercare un approccio inconsueto alla materia.
Il film inizia come un saggio di antropologia culturale, presentandoci la vita di Maria nella comunità di Magdala. Una società patriarcale, nella quale la vita della ragazza scorre tra i lavori familiari e la cura delle partorienti, al fianco delle levatrici. Un impegno nel quale la giovane donna può dedicarsi agli altri, assecondando una tensione verso l’Assoluto che le brucia dentro e troverà pieno compimento solo in seguito all’incontro con Gesù e alla decisione di abbandonare la famiglia per seguire il Messia e i suoi Apostoli.
Da quel momento inizierà un viaggio al fianco del Cristo, condividendo la vita dei suoi discepoli ed il ruolo di testimonianza, tra stupore e fede di fronte ai miracoli compiuti dal Messia, fino al dolore tremendo della morte in croce e al momento della risurrezione, come prima persona ad aver visto il Risorto.
Malgrado qualche momento di debolezza, soprattutto nel racconto del legame tra Maria e Pietro, il film rappresenta un’opera capace di emozionare e far riflettere, una pellicola che può essere vista come manifesto del Pontificato di Francesco, con la sua attenzione per il contesto sociale, e per il mondo degli ultimi.
Superlativi gli attori, con Rooney Mara nel ruolo principale, mentre tra gli altri interpreti spiccano la forza messianica del Cristo portato in scena da Joaquin Phoenix, ed il Giuda di Tahar Rahim, irrisolto e terribilmente umano nella sua fragilità.

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