Dal progetto WarFree l’intento di un’economia civile, sostenibile e libera dalla guerra, per rilanciare il Sulcis-Iglesiente e la Sardegna intera
di Davide Lao
I valori come fondamento della propria cultura d’impresa. Partirà dagli ideali il progetto WarFree, nato con l’intento di creare un’economia civile, sostenibile e libera dalla guerra, per rilanciare il Sulcis-Iglesiente e la Sardegna intera. Le aziende interessate ad aderire al progetto ed entrare a far parte della rete di supporto e consulenza allo sviluppo ideata da WarFree dovranno infatti sottoscrivere la carta dei valori, documento alla base dell’intero progetto. La carta, già consultabile sul sito http://www.warfree.it, prevede in questo momento nove punti fondamentali, ma non è escluso un suo ampliamento in futuro. Le singole aziende e la rete nel suo complesso si impegneranno a conformarsi nel tempo a tutti quanti i punti previsti dall’ordinamento.
In cima all’elenco, inderogabile, il ripudio della guerra e il rifiuto di ogni coinvolgimento con organizzazioni che finanzino, pratichino o promuovano la produzione e il commercio di armamenti. Sullo stesso piano etico i due successivi punti: il rispetto del lavoro e dell’ambiente. Giustizia, equità, trasparenza, benessere, salute e sostenibilità saranno concetti essenziali all’interno della nuova economia proposta da WarFree.
La consapevolezza, che occupa il quarto punto della carta, prevede un continuo processo di autoanalisi gestionale da parte delle imprese, “in modo da rendere i propri processi di produzione e commercializzazione sempre più trasparenti e sostenibili”. Seguono, strettamente correlati tra loro, i valori di sviluppo e progresso. Se il primo si riferisce alla crescita delle imprese e della rete in termini di redditività e operatività, comunque ispirandosi ai princìpi del Commercio Equo e Solidale, il secondo implica la ricerca continua di strumenti e risorse innovativi, in ambito sociale, scientifico e tecnologico, così da perseguire al meglio gli obiettivi etici ed ecologici.
Un altro caposaldo è il prodotto (o servizio) venduto, che dovrà rendere concreti e visibili i valori della rete, garantendo la massima attenzione alla sostenibilità ambientale e al benessere delle persone durante i processi aziendali.
Dall’inizio alla fine di ciascun processo aziendale dovrà essere inoltre assicurata la massima qualità, penultimo principio indicato dalla carta. Si intende dare la precedenza ai prodotti del territorio, in particolare a quelli che ne esprimano i valori tradizionali, per “promuovere una nuova economia locale a partire dalla vocazione specifica della regione”.
A concludere (provvisoriamente) il sistema di valori di WarFree, l’elemento cardine della solidarietà. La rete intende promuovere lo scambio di prodotti e servizi, la fiducia reciproca, il mutuo aiuto, le relazioni e la condivisione di competenze e risorse. “Abbiamo scelto di far cominciare il nostro progetto dalla scrittura di una carta dei valori perché crediamo fortemente in questi valori, e siamo convinti che trasmetterli possa portare benefici alla società e contribuire al suo sviluppo” spiega il ricercatore Stefano Scarpa, membro del gruppo di giovani laureandi e laureati dell’Università di Cagliari che ha sviluppato il progetto WarFree.