A ricordo dei periti in mare, sostenuta da don Daniele Agus, l’opera marmorea di Araldo Cavallera, cittadino onorario di Carloforte
di Nicolo Capriata
Anche gli oltre 150 carlofortini periti in mare hanno ora un loro monumento che li ricorda col cuore, per sempre. L’opera è stata voluta fortemente e finanziata da don Daniele Agus, tanto attaccato alla comunità e alla sua storia. Un legame profondo quasi viscerale. Come altrettanto intenso e passionale è stato il lavoro dello scultore Araldo Cavallera che subito si è buttato a capofitto a realizzare la scultura donando gratuitamente idea e lavoro alla comunità. La scultura creata con marmo bianco di Carrara rappresenta una vela gonfia di vento, alta circa tre metri, con alla base una fantomatica barca che tra le onde in tempesta va ad infrangesi violentemente sugli scogli (a volte sono perite 6 persone in un solo giorno, altre 7 in due giorni!). L’opera è piaciuta molto ai carlofortini che sul mare hanno modellato la loro esistenza e dal mare hanno avuto indicibili gioie e indimenticabili dolori. E anche incredibili sorprese. Con il monumento già sistemato sul suo piedistallo durante la pulizia del marmo è saltata fuori l’effigie di un viso femminile, che fatto gridare a tanti, che sono corsi a vederla, “è un miracolo! è la Madonna!”. Poi però il tutto, quasi subito, è andato scemando. Araldo Cavallera nipote di Giuseppe, colui che portò le leghe e il socialismo a Carloforte e in gran parte della Sardegna, non ha mai abbandonato l’isola. Di nonna carlofortina si è sentito sempre tabarchino assimilandone tradizioni e costumi, sentendosi parte integrante della società isolana, contribuendo, quando poteva, anche con le sue opere, alla crescita sociale e culturale del paese. Tant’è che lo scorso venerdì il Comune di Carloforte gli ha conferito l’onorificenza di cittadino onorario. Un riconoscimento, una gratificazione della quale la cittadina non poteva farne a meno. Araldo Cavallera appena terminata la sua scultura è passato a miglior vita. Così la sua opera oltre a lasciarci un perenne omaggio per tutti coloro che per il mare, in mare troncarono la loro esistenza, ci trasmette pure un significativo messaggio, di quanto tragico sacrificio può essere talvolta il lavoro.
Il monumento è stato ubicato in piazza San Pietro è per la sua inaugurazione è stata celebrata una Santa Messa da don Pasquale Rombi, un prete carlofortino, che ha avuto come concelebranti i parroci delle due parrocchie carlofortine, don Daniele Agus e don Andrea Zucca, presenti naturalmente il Sindaco e la Giunta comunale al gran completo, le autorità militari, diverse associazioni e tanta gente. Al termine della toccante cerimonia è stato distribuito gratuitamente un opuscolo, a cura dell’associazione culturale Saphyrina, contenente i nominativi di tutti i carlofortini morti in mare dal 1807al 2018. Tutto è stato bello, la partecipazione della gente, la loro commozione, lo stesso monumento, ben illuminato da tutti i lati. Ma manca ancora una cosa fondamentale, una o più telecamere che riprendano la statua per proteggerla, in un certo senso, da possibili attacchi vandalici di irresponsabili e maleducati giovinastri. Così il monumento potrà rimarrà intatto per tenere vivo il ricordo alla sua gente, che ancora piange, i tanti cari seppelliti in fondo al mare.