Dopo la partecipazione al convegno nazionale di Verona, la mostra al Museo Diocesano in occasione delle Giornate di valorizzazione #visionidicomunità
di Marta Pau
foto di Efisio Vacca
Si intitola “Per amore del mio popolo – La figura di Mons. Giuseppe Dallepiane Vescovo di Iglesias – 1912-1920” la nuova esposizione che è possibile visitare presso il Museo Diocesano di Iglesias dal 16 maggio. A presenziare l’apertura al pubblico mons. Giovanni Paolo Zedda, vescovo di Iglesias, mons. Carlo Cani, direttore dell’Ufficio dei beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto della Diocesi di Iglesias, la dott.ssa Licia Meloni, direttrice dell’Archivio storico Diocesano di Iglesias, e la dott.ssa Silvia Medde, direttrice del Museo.
L’esposizione è il risultato del progetto di ricerca della Biblioteca e dell’Archivio diocesani realizzato in occasione delle Giornate di valorizzazione #visionidicomunità aperte dal convegno nazionale “Il futuro della memoria. Archivi ecclesiastici tra storico e corrente” tenutosi a Verona nel Palazzo della Gran Guardia il 13-14 Maggio e promosso dall’Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto insieme alla Diocesi di Verona, con il patrocinio del Mic, delle associazioni professionali di settore (AMEI, AAE e ABEI) e del Comune di Verona. Il convegno si è svolto in due giornate: durante la prima, dedicata agli archivi correnti, sono state trattate le prospettive future riguardanti la gestione dei documenti, con la presentazione della proposta di Titolario per le curie diocesane, delle Linee guida per la gestione degli archivi correnti delle curie diocesane e di due software di gestione documentale per l’archivio corrente; durante la seconda sono state affrontate le opportunità date dalla descrizione dei beni per la valorizzazione che coinvolga anche musei e biblioteche. A concludere il convegno una sessione dedicata ai progetti dell’iniziativa #call4MAB con la presentazione delle sei iniziative selezionate tra quelle partecipanti pubblicate sul portale BeWeb: Agrigento, Alba, Altamura – Gravina – Acquaviva delle fonti, Andria, Iglesias e Napoli.
L’idea del progetto nasce nel 2015 quando, durante la catalogazione delle cinquecentine della Biblioteca Diocesana di Iglesias, ne vennero individuate quattro appartenute al vescovo Dallepiane: la prosecuzione dei lavori di catalogazione restituì la figura di un attento bibliofilo. Nato a Bibbiano, in provincia di Piacenza, fu uomo di grande cultura sia umanistica che teologica, e pur ritrovandosi in una realtà territoriale diversa da quella da cui proveniva, ebbe grande dedizione verso la sua diocesi, della quale fu vescovo dal 1912 al 1920. Fin dai primi mesi dal suo arrivò in città, dimostrò un carattere forte e deciso facendosi promotore di diverse iniziative per i giovani e i meno fortunati: dopo la riapertura del Seminario vescovile, vi fece istituire un Ginnasio, sostenendo economicamente anche gli studenti meno abbienti; collaborò alla creazione di un orfanotrofio; fece sovvenzionare l’Associazione delle Damine di Carità; creò presso il palazzo vescovile la Casa del Soldato, dove venivano accolti i reduci della Prima Guerra Mondiale; fu presidente del Comitato dei Disoccupati. A lui si deve anche il rinnovo degli Statuti capitolari della Cattedrale di Iglesias e l’istituzione del periodico diocesano “Sorrisi di vita: periodico cattolico, politico, sociale, letterario” e di quello iglesiente “Voce Amica”. Durante il suo mandato si ritrovò ad affrontare anche situazioni di enorme gravità come gli attentati alla vita del parroco di Teulada, ai quali rispose con l’interdizione della parrocchia. Il suo legame con la diocesi è dimostrato anche dal fatto che decise di essere sepolto proprio ad Iglesias: oggi riposa nella Cattedrale dove i suoi resti furono traslati nel 1931.
La mostra è stata organizzata in collaborazione con l’Archivio Storico Diocesano di Piacenza, l’Archivio Storico del Comune di Iglesias, il Comune di Teulada, la Mediateca del Mediterraneo, l’Archivio Segreto Vaticano e la Biblioteca Nazionale di Firenze e sarà visitabile a partire dal 16 maggio.



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Pubblicato su “Sulcis Iglesiente Oggi”, numero 18 del 22 maggio 2022