Il Cardinale Miglio Amministratore Apostolico della diocesi

34 visualizzazioni
9 minuti di lettura

Papa Francesco ha accolto la rinuncia per raggiunti limiti d’età del vescovo Giovanni Paolo Zedda, a Iglesias ritorna Arrigo Miglio

di Giampaolo Atzei
foto di Efisio Vacca

Sabato 1° ottobre erano seduti l’uno accanto all’altro, nell’incontro promosso da don Salvatore Benizzi per ripercorrere quarant’anni di pastorale sociale. Cinque giorni dopo, il filo della storia ha unito ancora il vescovo Giovanni Paolo Zedda e il cardinale Arrigo Miglio. Giovedì 6 ottobre, di buon mattino, il clero diocesano, i religiosi, le religiose e i direttori degli uffici diocesani, sono stati convocati a mezzogiorno nell’auditorium vescovile “per un’importante comunicazione”. Al tavolo dell’assemblea erano seduti il vescovo, il cancelliere vescovile don Marco Olianas e il vicario generale don Massimiliano Congia.
Allo scoccare delle campane della cattedrale, mons. Giovanni Paolo Zedda ha annunciato che papa Francesco aveva accolto la sua rinuncia al governo pastorale della diocesi di Iglesias, presentata per raggiunti limiti di età nemmeno un mese prima, avendo compiuto 75 anni lo scorso 8 settembre. Come ha poi precisato il cancelliere, dando lettura della nota della Nunziatura Apostolica, il Santo Padre non ha ancora individuato un nuovo vescovo, nominando per ora il cardinale Arrigo Miglio Amministratore Apostolico della diocesi; il suo messaggio di saluto è stato letto all’assemblea da mons. Walter Erbì.
Una novità in qualche modo attesa, quella dell’accoglimento della rinuncia, come lo stesso mons. Zedda ha personalmente precisato. Allo stesso tempo una decisione quanto mai rapida che, nell’attesa della nomina di un nuovo pastore, riporta a Iglesias il cardinale Arrigo Miglio nella figura dell’amministratore apostolico, ruolo già ricoperto da mons. Enea Selis dal 1966 al 1969 e da mons. Francesco Spanedda l’anno seguente, nella formula “sede plena”, alla conclusione dell’episcopato di mons. Giovanni Pirastru.
Il nuovo amministratore apostolico ha da poco compiuto 80 anni, è nato a San Giorgio Canavese (Torino) il 18 luglio 1942. Ordinato presbitero il 23 settembre 1967, è stato eletto vescovo di Iglesias il 25 marzo 1992, diocesi che ha retto sino al 20 febbraio 1999 quando è stato trasferito alla sede vescovile di Ivrea. Il 25 febbraio 2012 Benedetto XVI lo ha nominato arcivescovo di Cagliari fino al 16 novembre 2019.  Nel Concistoro dello scorso 27 agosto 2022 è stato elevato alla porpora cardinalizia da papa Francesco.
Mons. Zedda lascia invece Iglesias dopo quindici anni di episcopato. Nato a Ingurtosu (Arbus) l’8 settembre 1947, è stato ordinato Sacerdote il 28 agosto 1971. L’8 marzo 2007 papa Benedetto XVI lo ha nominato vescovo di Iglesias, diocesi di cui ha preso possesso canonico il 17 giugno seguente.
Come ha precisato il cancelliere vescovile don Marco Olianas, ora la diocesi di Iglesias – retta da un Amministratore Apostolico, cui sono concesse tutte le facoltà e i poteri del vescovo diocesano – è “sede vacante”; a norma del codice di diritto canonico sono cessate le potestà del vicario generale e dei vicari episcopali ed è cessato anche il consiglio presbiterale, i cui compiti sono assolti dal collegio dei consultori. Rimangono in carica il cancelliere, il vicario giudiziale e l’economo diocesano. Allo stesso tempo conservano le loro competenze e facoltà anche i titolari degli uffici della curia.
Da lunedì mattina il Cardinale Miglio ha già avviato gli incontri con gli organismi diocesani per la definizione dell’azione pastorale e dell’agenda dei prossimi mesi.

La lettera di saluto e ringraziamento alla diocesi pronunciata giovedì 6 ottobre dal vescovo Giovanni Paolo

Grazie per la vostra preghiera per me

Anche se in quest’ultimo mese siete stati molto discreti e premurosi nei miei confronti – e ve ne sono grato – son sicuro che attendevate questa convocazione.
È noto a tutti che, a norma del Codice di Diritto Canonico, al compimento dei 75 anni i Vescovi devono presentare al Santo Padre le dimissioni e attendere la Sua decisione.
Nei giorni scorsi il Nunzio Apostolico in Italia Mons. Tscherrig mi ha comunicato che il Santo Padre ha accettato le mie dimissioni, e mi ha chiesto di comunicare questa Sua determinazione oggi alle ore 12.
Ed eccoci qui.
Profitto di questa circostanza – anche se molti non hanno potuto essere presenti, ma ne riceveranno notizia dall’Ufficio per le Comunicazioni sociali – per manifestarvi brevemente qualche mio pensiero.
Desidero anzitutto dire GRAZIE a tutta la Comunità cristiana di Iglesias – sacerdoti, diaconi, religiose, cristiani laici tutti – per la vostra accoglienza cordiale, paziente e generosa nei miei confronti in questi quindici anni di episcopato.
Soprattutto grazie per la vostra preghiera per me, di cui ho certezza, soprattutto nei momenti di maggiore difficoltà nel mio impegno pastorale e anche, in particolare negli ultimi tempi, nelle mie situazioni di debolezza nella salute.
Grazie per l’impegno di testimonianza delle comunità parrocchiali e di chi vive la fatica, gioiosa e seria, della responsabilità nei diversi ambiti pastorali a livello diocesano e parrocchiale (Caritas, Catechisti, Ministri straordinari della Comunione, Pastorale Sociale, Giovanile, Vocazionale, della Salute, Consultorio Diocesano, Insegnanti di Religione Cattolica, Ufficio della Comunicazione Sociale e Settimanale diocesano, le varie Associazioni laicali – e chiedo scusa se involontariamente posso aver dimenticato qualcuno – ).
Vi ringrazio soprattutto per la fatica affrontata nelle diverse situazioni difficili che hanno caratterizzato la vita di questi anni a livello sociale e hanno avuto inevitabili conseguenze anche a livello ecclesiale (ricordo la grave Crisi finanziaria e occupazionale iniziata nel 2008 nelle industrie e in tutte le attività lavorative, i problemi legati alla Emigrazione e al disagio giovanile, la Pandemia e la situazione della Sanità nel territorio, e ora il rincaro dell’energia con le conseguenze negative per le famiglie e per le imprese).
Desidero chiedervi scusa per le debolezze e le carenze nella mia persona e nel mio ministero episcopale, limiti che avete certamente avuto modo di scoprire in questi anni e che possono aver causato sofferenza in qualche persona o in qualche comunità. Confido nel vostro perdono e nella vostra misericordia e chiedo al Signore che ve ne renda merito con larghezza.
Vi assicuro la mia preghiera per ognuno di voi e per tutta la Chiesa di Iglesias anche per il futuro, così come ho cercato di fare in tutti questi anni. Non sarò più il vostro Vescovo, ma non potrò certo dimenticarvi. E non voglio dimenticarvi.
Sapete bene che la Chiesa non vi abbandona e attende da tutti voi un rinnovato impegno di vita cristiana e un approfondimento nel vostro cammino sinodale appena iniziato.
Nella Sua sollecitudine pastorale il Santo Padre ha nominato già da oggi un Amministratore Apostolico per la Chiesa di Iglesias. [Il Cancelliere legge la lettera inviata dal Nunzio]
Son sicuro che potete esonerarmi da una presentazione della persona dell’Amministratore che il Santo Padre ha designato, poiché già lo conoscete.
E non credo ci sia bisogno di esortarvi ad accoglierlo con gioia e con piena disponibilità alla collaborazione. Tenetelo presente già da subito davanti al Signore, nella preghiera eucaristica e nella preghiera personale, in attesa del nuovo Pastore che il Santo Padre vorrà inviare a suo tempo.
È tutto. Vi ringrazio ancora per la vostra presenza. Salutate per me le vostre famiglie e le vostre comunità, in particolare i malati e i più deboli.
Buona giornata e buon pranzo. E non dimenticate di pregare anche per me. Arrivederci!

+ Giovanni Paolo Zedda

La lettera di saluto rivolta alla diocesi giovedì 6 ottobre dall’Amministratore Apostolico Card. Arrigo Miglio

Una nomina accolta con gratitudine e trepidazione

Carissimi fratelli e sorelle della Diocesi di Iglesias,
ho accolto con una certa trepidazione la nomina da parte del Santo Padre come amministratore apostolico della vostra – ma lasciatemi dire, nostra – diocesi di Iglesias, nel momento in cui S.E. Mons. GianPaolo Zedda diventa vescovo emerito dopo oltre quindici anni di ministero episcopale, durante i quali ha speso con generosità totale le sue energie di mente e di cuore. A lui anzitutto desidero esprimere la mia gratitudine per quanto ha fatto e per la fraterna amicizia che ho potuto sperimentare fin dal mio arrivo a Cagliari, sia nella Conferenza Episcopale Sarda sia nelle diverse e belle occasioni in cui mi ha invitato a condividere momenti significativi della vostra vita ecclesiale.
Come amministratore apostolico ho anzitutto il compito di accompagnare il cammino della diocesi in questa fase di passaggio, in cui tutti siamo chiamati a preparare l’arrivo del nuovo pastore che il Santo Padre vorrà inviare e la prima preparazione è anzitutto quella della preghiera, chiedendo al Signore di concedere alla nostra diocesi un nuovo pastore secondo i suoi disegni e la sua volontà. Al tempo stesso vogliamo accompagnare Mons. GianPaolo con la preghiera riconoscente e con affetto fraterno e filiale in questo nuovo periodo della sua vita, chiedendo al Signore che gli conceda buona salute e la consolazione di sentirsi sempre amato e sostenuto dalla comunità diocesana per la quale ha speso tutte le sue energie.
Nei prossimi giorni, compatibilmente con gli impegni già presi in precedenza prima di conoscere la mia nomina come amministratore apostolico, mi incontrerò con i vari responsabili diocesani al fine di organizzare e definire quanto può essere utile per la vita diocesana nel periodo che ci sta davanti. Fin da ora tuttavia sono a disposizione per eventuali urgenti necessità e so di poter contare sulla vostra cordiale collaborazione e pazienza , in attesa di rivedere la mia agenda e di poter essere più vicino alle vostre comunità e attività pastorali.
Vi saluto con affetto.

Vostro nel Signore
Card. Arrigo Miglio
Amministratore Apostolico

L’omaggio del territorio al vescovo emerito e all’amministratore apostolico

A cura di Miriam Cappa, Federico Matta e Manolo Mureddu

Quindici anni trascorsi a fianco delle istituzioni a lavorare insieme per le persone: è così che il territorio descrive l’opera pastorale di Monsignor Giovanni Paolo Zedda a iniziare dal Comune di Iglesias, città sede della Diocesi. A poche ore dalla diffusione della notizia del termine della missione del vescovo, il Municipio ha affidato il suo ringraziamento a un comunicato. “Dal 2007 – si legge – Monsignor Giovanni Paolo Zedda ha guidato la Diocesi di Iglesias con profonda umanità, con grande riguardo per il contesto sociale e per le persone maggiormente in difficoltà. Per questi motivi, e per tanti altri, durante gli anni del suo governo pastorale Mons. Zedda è stato un importantissimo punto di riferimento, grazie anche allo spirito di collaborazione con le Istituzioni locali e con il mondo della società civile”. A nome della comunità il Comune racconta l’esperienza umana e di lavoro che, nei 15 anni trascorsi, ha lasciato Monsignor Zedda come capo di un territorio dilaniato da una mancanza di risorse non solo finanziaria. “Nelle sue parole e nel suo percorso come Vescovo di Iglesias, la dottrina sociale della Chiesa andava di pari passo con l’attenzione per i problemi della nostra comunità, afflitta da una crisi economica che dura da troppi anni e che ha lasciato ferite profonde”. In particolare, il sindaco Mauro Usai ha rivolto a Mons. Zedda “un saluto ricco di affetto e riconoscenza, ricordando come abbia lasciato un segno importante nel cuore degli Iglesienti. In questi anni, caratterizzati anche da momenti difficili, con la crisi economica e l’emergenza della pandemia, non è mai mancato il sostegno della Chiesa nella sua interezza, e questo, a mio avviso, è uno dei principali tratti distintivi del suo governo pastorale. La Chiesa insieme alle Istituzioni al centro della comunità”. Inoltre, dall’Amministrazione comunale giunge “un caro benvenuto” al cardinale Miglio, “un ritorno importante dopo gli anni trascorsi come Vescovo della nostra Diocesi”.
A Carbonia, il sindaco Pietro Morittu, una volta appresa la notizia, ha immediatamente diffuso un comunicato di ringraziamento a nome dell’Amministrazione cittadina. Successivamente il primo cittadino ha articolato meglio col nostro giornale il suo pensiero ricordando l’impegno, l’abnegazione, la costanza e la profonda cultura espressa dal vescovo emerito durante la sua missione episcopale: “Sua Eccellenza Monsignor Zedda – sottolinea Morittu – lascia una traccia indelebile nel territorio. Il suo mandato è stato caratterizzato da una forte attenzione e delicatezza rispetto alle vicende spesso complesse delle nostre comunità. Come Amministrazione lo ringraziamo e salutiamo per ciò che ha saputo rappresentare”.
Concetti condivisi ovviamente anche in ambito sociale: ne è la prova il ricordo dei lavoratori appartenenti alle imprese d’appalto del polo industriale di Portovesme, che nei primi mesi del 2013 occuparono per 60 giorni la discenderia della grande miniera di Serbariu a Carbonia, per protestare contro il mancato riconoscimento degli ammortizzatori sociali: “In quei momenti difficili – raccontano alcuni dei protagonisti di quella battaglia – ci siamo spesso sentiti soli in quanto la nostra era una condizione molto diversa da quella delle maestranze dei grandi stabilimenti del polo che, per ovvi motivi, avevano un’attenzione mediatica e politica molto forte. Perciò ricordiamo con grande piacere e senso di riconoscenza, l’impegno che il vescovo Monsignor Zedda profuse per noi lanciando appelli e venendo di persona a trovarci in più di un’occasione per offrirci la sua solidarietà e concreta vicinanza anche con il sostegno reale di associazioni come la Caritas che, proprio in quei giorni, si presero cura dei più bisognosi tra i lavoratori e le loro famiglie. In questi giorni perdiamo, perlomeno nella sua veste episcopale, un grande interprete della parola di Dio tra le persone che soffrono”.
Parole di profonda gratitudine per la sua sensibilità sociale e prossimità al mondo del lavoro sono state espresse dai rappresentanti sindacali. Salvatore Vincis (segretario generale Cisl) ne ricorda la costante presenza, “vicina in ogni occasione alle lotte dei lavoratori”, Renato Tocco (segretario territoriale Uilm) sottolinea come “la Chiesa ci ha incoraggiato ad andare avanti nei momenti di buio, i risultati raggiunti sono merito anche del suo sostegno”, sentimenti condivisi anche da Franco Bardi (Cgil, segretario della Camera del Lavoro) che evidenzia “le parole di sostegno, conforto e aiuto di mons. Zedda, che ci hanno aiutato ad andare avanti nei momenti di grande difficoltà. Un ringraziamento al vescovo per “la sua vicinanza e il suo operato per la risoluzione delle problematiche legate al mondo del lavoro”, unito al benvenuto al cardinale Miglio con “auguri per il nuovo incarico” è stato espresso anche da Andrea Lai (segretario confederale Uil).

© Riproduzione riservata
Pubblicato su “Sulcis Iglesiente Oggi”, numero 35 del 16 ottobre 2022

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: