Frammenti di storia, Gonnesa nei secoli

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Presentato a S’Olivariu il libro a cura dell’archivista e paleografa Daniela Aretino dedicato alle vicende storiche e sociali del paese

di Simone Cara

Nella giornata del 24 luglio si è tenuta la presentazione “Gonnesa, frammenti di storia”, a cura dell’archivista e paleografa Daniela Aretino, patrocinata dall’amministrazione comunale di Gonnesa e dall’Associazione Minatori di Nebida. Il volume ha contribuito a fornire una puntuale analisi sugli aspetti storici di una realtà della Sardegna sud-occidentale e, con l’ausilio del patrimonio documentale, la studiosa è riuscita ad investigare sugli aspetti sconosciuti della storia gonnesina. Nel corso della manifestazione, coordinata dalla moderatrice Denise Nieddu, il sindaco Hansel Cabiddu si è soffermato sugli aspetti legati al ruolo che la cultura dovrebbe assumere nelle dinamiche locali, rimarcando l’importanza della ricerca storica per comprendere gli aspetti del lontano passato e fornire uno sguardo d’insieme per ciò che concerne il futuro del nostro territorio. Per quanto riguarda gli aspetti storici di Gonnesa, gli studi condotti con un approccio scientifico hanno permesso di ricostruire i mutamenti che sono intercorsi nel corso dei secoli, a partire dall’antico codice che regolava la vita della realtà iglesiente: il breve di Villa di Chiesa. All’interno del quarto volume importantissima fonte storica, si è riscontrata la menzione del villaggio di Conese nella sezione legata all’attività estrattiva del territorio, una delle tante varianti del toponimo attribuito a Gonnesa. In merito all’età moderna, i fondi documentali raccolti dal Baudi di Vesme hanno permesso di rintracciare una citazione del comune di Gonnesa all’interno della definizione dei confini condotta dal Luogotenente generale del Regno di Sardegna (1537). Il periodo successivo fu contrassegnato dal progressivo spopolamento di Gonnesa, tuttavia, alla fine del XVIII secolo il villaggio rinacque a seguito della stipulazione dell’atto di vassallaggio del 1774. In seguito alle vicissitudini dell’età contemporanea, il territorio gonnesino rientrò a pieno titolo nelle aree interessate dallo sfruttamento delle attività minerarie, in quanto si registrava la presenza di miniere sia metallifere che carbonifere. Dalla puntuale ricostruzione condotta dalla studiosa, si evincono degli importantissimi spunti di riflessione su ruolo giocato dalle miniere nelle dinamiche sociali ed economiche gonnesine. Gli interventi di Andreano Madeddu, per l’Associazione Minatori Nebida Onlus, e di Annalisa Uccella, da parte della società Vil.Min.As che sta recuperando il borgo minerario di Seddas Moddizzis, infine, hanno riaffermato la necessità di affrontare un percorso finalizzato alla valorizzazione dei luoghi che hanno rappresentato una pietra miliare della storia gonnesina.