di Tito Siddi
Fede, cultura e tradizione per tre giorni dedicati alla Festa più antica dell’Isola. Si ripete anche quest’anno, dal 4 al 6 maggio 2019, il rito in onore di Sant’Antioco Martire, patrono della città e di tutta la Sardegna, arrivato alla 660a edizione. “Sa Festa” porta in città ogni anno migliaia di fedeli e visitatori per festeggiare in un’atmosfera divisa tra storia, cultura e folclore. Per tutti i tre giorni della festa, restano centrali i riti dedicati al culto del Santo. Si ripetono come da secoli le consuete processioni. Sabato appuntamento con il Pellegrinaggio e l’offerta del pane “Is Coccois” (dalle ore 18 – Chiesa di S. Maria Goretti) e con la santa messa in onore di Sant’Antioco e la benedizione dei pani e distribuzione ai devoti (Basilica Sant’Antioco Martire); mentre lunedì 6 con la Celebrazione solenne in onore del Santo, presieduta dal vescovo mons. Giovanni Paolo Zedda (Basilica di Sant’Antioco Martire). Sempre lunedì, dalle ore 18.30 la solenne processione in devozione al Santo.
La sagra evento si dividerà come ogni anno in tre giornate. Tantissimi i programmi, tra cui le grandi novità dell’edizione 2019: le sfilate de “Is Traccas” e “Sulkinfiera”, esposizione di prodotti tipici della Sardegna. Ma per tutta la manifestazione spazio a mostre fotografiche, pariglie con i cavalli, balli sardi e concerti. La sera del 4 maggio si esibirà Elena Ledda che porta sul palco il suo ultimo lavoro discografico “Làntias”: protagonisti, i temi dell’emarginazione, dell’emigrazione, del lavoro e non solo. Per la sera del 5 maggio, si esibiranno, invece, i sette Briganti dell’Armeria, band capitanata da Samuel Dessì, noto per alcune importanti collaborazioni con artisti internazionali come Laura Pausini, Adriano Celentano e Anna Oxa.
Sulkinfiera. Dopo il grande successo della Fiera enogastronomica dello scorso anno, la Festa di Sant’Antioco si rinnova con “Sulkinfiera”, manifestazione dedicata alle eccellenze agroalimentari della Sardegna. Saranno 31 i Comuni provenienti da tutta l’isola che esporranno i loro prodotti tipici: Ottana, Oristano, Laconi, Senorbì, Guspini, Guasila, Isili, Iglesias, Mogoro, Aritzo, Carloforte, Cabras, Alghero, Villanovafranca, Santadi, Gadoni, Gavoi, Belvì, Telti, Atzara, Cagliari, Ilbono, Tortolì, Fonni, Sinnai, Orgosolo, Gergei, Arbus, Tuili, Carbonia, Sant’Antioco. L’appuntamento con Sulkinfiera si aprirà sabato 4 maggio nel Corso Vittorio Emanuele dalle ore 18 con l’inaugurazione dell’esposizione. Si proseguirà per tutte le giornate con gli appuntamenti accompagnati dalla vendita dei prodotti e le esibizioni di gruppi folk, musicisti e strumentisti.
Is Traccas. Altra grande novità sarà la sfilata de Is Traccas, appuntamento imperdibile di quest’anno in programma domenica 5 maggio alle ore 11. Tra le vie della città sfileranno i carri da lavoro, decorati in modo sfarzoso e particolare, che già in passato venivano addobbati in occasione delle celebrazioni popolari. Dopo la sfilata le 12 Traccas provenienti da: Capoterra, Domusnovas, Narcao, Perdaxus, Pula, Quartucciu, Settimo San Pietro, Sinnai, Teulada, Villa San Pietro e due di Sant’Antioco potranno essere visitate in Piazza Umberto. La sfilata delle Traccas sarà preceduta da tre 3 organettisti che accompagneranno il loro arrivo e animeranno piazza Umberto con canti e balli popolari fino al pomeriggio. Il corteo partirà dalla zona industriale e inizierà il percorso cittadino in via Nazionale, proseguirà per via Roma, Corso Vittorio Emanuele fino a raggiungere piazza Umberto.
Eventi folk e pariglie. Ma la Festa sarà anche tanto divertimento tra animazione, fiere con balli e canti, mostre ed eventi culturali. Sabato al via la mostra fotografica “La festa del Santo” a cura del Circolo Fotografico F/7.1- Isola di Sant’Antioco. Poi spazio all’animazione della fiera (dopo la processione de Is Coccois) con i gruppi folk: Santa Rughe di Uri (balli accompagnati da voce, chitarra e fisarmonica), I Nuraghi di Sestu (balli accompagnati da organetto e launeddas), Santa Barbara di Gadoni (balli accompagnati da organetto diatonico), Gruppo Arcidanese di San Nicolò D’Arcidano (balli accompagnati da voce, chitarra e organetto). A chiudere la prima giornata l’appuntamento con Làntias, il concerto con musiche originali di Elena Ledda, Mario Palmas, Silvano Lobina, Marcello Peghin. Domenica 5 maggio la festa continua con lo spettacolo delle pariglie provenienti da diverse parti della Sardegna. A seguire (dalle ore 18 alle 21) si esibiranno i gruppi folk e cori polifonici: San Nicola di Sassari (balli accompagnati da organetto diatonico), Villanova di Cagliari (balli accompagnati da organetto e sulittu), Funtan’e Olia di Sinnai (balli accompagnati da organetto diatonico), Antonia Mesina di Orgosolo (balli accompagnati da organetto). Sempre in serata canterà il coro polifonico femminile Bendas di Nuoro diretto da Giampaolo Caldino. Contribuirà a rendere ancora più piacevole il pomeriggio il gruppo itinerante “Launeddas di Villaputzu”, formato da 7 suonatori.
Aspettando la Festa. “Sa Festa” sarà anticipata da quattro giorni ricchi di eventi. Si parte martedì 30 aprile (ore 19 – Palazzo del Capitolo P.zza De Gasperi) con la Mostra d’arte dell’artista Angelo Maggi e la sfilata di moda dello stilista Tore Oppes. L’1 e il 2 maggio (dalle 9 alle 19) visita guidata al museo e tofet, villaggio ipogeo, museo etnografico e forte sabaudo. Mercoledì 1° maggio (ore 12) aperitivo al Museo “Il vino nell’antichità” presso il Mab-Museo archeologico Ferruccio Barreca. Giovedì 2 maggio (ore 19) aperitivo al Museo “Il vino nella tradizione” presso il Museo Etnografico e Villaggio ipogeo. Venerdì 3 maggio (ore 18) sala conferenze i Sufeti (P.zza De Gasperi) conferenza storica di Giampaolo Salice sul Santo Antioco “Nel nome del Santo rubato: storia di Sant’Antioco e delle sue città”. Sempre venerdì 3 maggio (ore 19.30 – Museo Archeologico Ferruccio Barreca) mostra “Italo Diana. Ordito e trama di un’arte antica”.
In occasione della celebrazione l’Amministrazione ha definito dei pacchetti promozionali, validi dal 3 a 6 maggio, per poter aver accesso al museo archeologico di “Ferruccio Barreca” di “Tofet”, al villaggio ipogeo, al Forte Sabaudo e al museo etnografico.
Pubblicato su “Sulcis Iglesiente Oggi”, numero 15 del 21 aprile 2019