Area Marina Protetta, un voto informato

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Carloforte. Il Ministero dell’Ambiente concede il tempo necessario perché si arrivi al referendum sull’area marina protetta con la dovuta preparazione

di Nicolo Capriata

20161211_154155AMP (area marina protetta) sì, AMP no. Carloforte è sempre più diviso. Si raccolgono firme a favore dell’una e dell’altra posizione e si sono costituiti comitati spontanei pro e contro l’AMP. Cosi lo scorso giovedì (13 febbraio) il Sindaco di Carloforte, Salvatore Puggioni, ha fatto il resoconto in una pubblica (e affollata) assemblea della riunione tenutasi il giorno prima a Roma presso il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del mare. All’incontro oltre al Sindaco e due componenti della giunta ed ai funzionari del Ministero hanno partecipato i responsabili dell’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) che è un ente pubblico di ricerca e i dirigenti del Reparto Ambientale Marino delle Capitanerie di Porto. “Dopo aver informato il Ministero che vi è una parte della popolazione contraria all’istituzione dell’AMP, lo stesso ci ha chiesto di dire un sì o un no. – ha detto il Sindaco – Ma noi non possiamo in questo momento dare una risposta. Abbiamo necessità di maggiori informazione. Pertanto ho chiesto al Ministero una sospensione sulla decisione che dovremmo prendere. Il Ministero si è dimostrato favorevole e ha accordato la nostra istanza. E questo – ha proseguito il primo cittadino – è per noi sicuramente un successo”. Naturalmente in questo periodo “che potrà durare alcuni mesi come due o tre anni” ci saranno degli incontri pubblici informativi da parte del Ministero, dell’ISPRA e delle Capitanerie di porto. Anche i comitati che si sono costituiti potranno indire una campagna di delucidazione ed il Comune metterà a loro disposizione eventuali locali per l’organizzazione degli incontri. La situazione al di là di tutto è abbastanza delicata. Soprattutto perché una volta dato l’assenso all’istituzione dell’AMP non si potrà più tornare indietro: nessuna revoca sarà possibile. Il che vincolerà per sempre (qualsiasi decisione verrà presa) nel bene o nel male l’avvenire economico e turistico di Carloforte e quindi delle future generazioni. Al di là delle polemiche che, seppure pacate, ci sono state al termine della comunicazione del Sindaco, sono ora tutti intenzionati a raccogliere le maggiori informazioni possibili per giungere al referendum (“che si dovrà svolgere con tutti i crismi di legge”) al cui esito si dovrà uniformare e vincolare, come ha ancora ribadito il Sindaco, l’amministrazione comunale “anche se ci sarà un solo voto di differenza tra le due posizioni”.

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