Risplende di nuova luce la chiesa della Vergine Assunta

1.1K visualizzazioni
2 minuti di lettura

Il recupero culturale e adeguamento liturgico nella storica parrocchiale di Domusnovas, un importante intervento finanziato con i fondi Cei dell’8xmille

di Giampaolo Atzei
foto di Danilo Fanari

Con la celebrazione presieduta dal vescovo mons. Giovanni Paolo Zedda, la chiesa parrocchiale della Vergine Assunta a Domusnovas nella sera di venerdì 29 aprile è stata riaperta al culto dopo importanti lavori di restauro costati 200.000 euro, di cui ben 140.000 messi a disposizione dalla Cei con i fondi dell’8xmille, integrati dal Comune di Domusnovas con il residuo importo di 60.000 euro.
Nell’arco di circa un anno, i lavori erano cominciati dopo la Pasqua dello scorso anno, si è provveduto alla sistemazione di diverse opere, dall’impermeabilizzazione del tetto alla messa in sicurezza dell’edificio, con interventi mirati nelle due cupole e nel campanile. Si è proceduto al rifacimento degli intonaci esterni e interni dell’aula centrale della chiesa, con un nuovo pavimento nello spazio adiacente al campanile e il restauro completo degli affreschi della cappella della Madonna di Bonaria, nel presbiterio è stato arretrato l’altare maggiore. Nella sacrestia sono stati rifatti gli intonaci e il pavimento, con il restauro della capriata in legno del tetto. Maquillage completo anche per gli infissi, con il restauro e la sostituzione delle finestre, la sostituzione della porta della sacrestia sul lato del presbiterio ed il restauro del portone principale. È ora presente un nuovo impianto di sicurezza ed elettrico, con il posizionamento di nuove luci a led che illuminano la navata.
“La gente attendeva da tempo la riapertura, si sperava prima di Pasqua – ci racconta don Vittorio Scibilia, parroco in Domusnovas delle due comunità della Vergine Assunta e di Sant’Ignazio da Laconi – in tanti hanno collaborato e si sono prodigati sin dal martedì in albis per pulire la chiesa, renderla splendente per il giorno della riapertura, un impegno coinvolgente in tutte le realtà parrocchiali, dal coro al gruppo dei fiori, che ringrazio per il loro importante servizio”.
“Raccolgo la soddisfazione della comunità, colpita positivamente dai lavori svolti – commenta ancora il parroco – la chiesa ora è molto più luminosa. Anche l’altare maggiore, che ora è stato arretrato creando maggiore spazio nel presbiterio, è pienamente illuminato dalla luce naturale perché adesso si trova collocato proprio sotto la cupola”.
Programmi per il futuro? “L’attività parrocchiale riprende con i ritmi ordinari, ad agosto avremo nuovamente la festa patronale come prima della pandemia – aggiunge don Vittorio – stiamo procedendo alla costituzione del nuovo comitato. Intanto, auguro un buon cammino a tutta la comunità di Domusnovas, in questi giorni faremo qualche lavoro pure nella chiesa parrocchiale di Sant’Ignazio da Laconi, in vista della festa dell’11 maggio, daremo una rinfrescata alle pareti e si poserà il nuovo tabernacolo, cesellato a mano da Mirko Martiradonna, anche lui di Domusnovas, autore di un lavoro artigianale di grande pregio”.
“Un grande grazie va alla comunità di Sant’Ignazio per l’ospitalità generosa di questi mesi, cosa che ben dice come siamo una sola comunità” sottolinea don Vittorio, rivolgendo infine un ringraziamento speciale al vescovo mons. Giovanni Paolo Zedda per la sua presenza e le sue parole “che ci spronano a essere pietre vive della Chiesa”, a don Francesco Mannu che ha concelebrato la Santa Messa della riapertura, ai seminaristi Marco e Matteo e i ministri del servizio liturgico, a don Carlo Cani, direttore dell’ufficio dei Beni Culturali della diocesi di Iglesias, all’architetto Ezio Diana, coadiuvato dall’ingegner Guido Vacca, che ha diretto i lavori eseguiti dalla Coop. Edile di Bindua capeggiata da Sergio Congiu. Un ringraziamento infine per l’amministrazione comunale, dalla sindaca attuale Isangela Mascia all’ex sindaco Massimo Ventura, a capo dell’amministrazione uscente che ha approvato il contributo per i lavori.

© Riproduzione riservata
Pubblicato su “Sulcis Iglesiente Oggi”, numero 16 dell’8 maggio 2022