Parco Geominerario, rispetto delle Istituzioni e senso di responsabilità

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Il Presidente Agus, all’indomani di un attacco mediatico per l’abbandono dell’Ausi, chiarisce in una nota la posizione del Parco Geominerario

di Tarcisio Agus
Presidente del Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna

60516_153108511379339_430025_nNei giorni scorsi è ripartita una bordata di ulteriore fango mediatico su un blog e nella rete whatsApp, contro il Parco Geominerario ed i suoi vertici, rei di voler abbandonare le Associazioni ed il Consorzio AUSI.
Il Parco avrà pur mille difetti e difficoltà, ma è rispettoso delle istituzioni con le quali collabora o cerca di collaborare. Nel merito e proprio in considerazione di quest’ultimo aspetto che vorrei ricordare a tutti che se oggi l’AUSI è ancora attiva lo è grazie al senso di responsabilità del Parco Geominerario Storico ed Ambientale della Sardegna.
I fatti, tutti deducibili dagli atti dell’Ausi.
a) All’atto costitutivo dell’Ausi, del 6 ottobre 2008, sono riportati quali soci fondatori: Comune di Iglesias; Comune di Carbonia; Consorzio del Parco Geominerario della Sardegna; IGEA S.p.a; A.S.V.I.S.I; Provincia di Carbonia – Iglesias e Carbosulcis S.p.a. Durante il percorso l’Associazione per lo Sviluppo Industriale del Sulcis Iglesiente – A.S.V.I.S.I e la Carbosulcis S.p.a. lasciano il Consorzio.
b) Il Parco socio fondatore dell’Ausi, negli anni, a far data dal 2016, non versa le quote sociali, per cui, ai sensi dell’Art.11 dello statuto dell’AUSI, il Parco Geominerario è fuori dal consorzio, non può più esprimere il proprio voto.
c) Relazione di Bilancio AUSI al 31/12/2017, nella nota integrativa alle attività svolte si legge, al terzo capoverso: Inoltre il recesso dei consorziati IGEA S.p.a (Marzo 2017) e della Provincia del sud Sardegna – ex provincia di Carbonia Iglesias (Dicembre 2017), in attuazione al Decreto Legislativo 175 del 19.08.2016 – Testo unico in Materia di Società a partecipazione pubblica – determina criticità in termini di assetto consortile e inadeguata proporzionalità in termini di autofinanziamento rispetto al contributo regionale.
d) Nell’ultima parte del 2017 il Parco viene invitato, dall’allora presidente Dott. Gariazzo, a riprendere parte attiva nel consorzio.
e) Di fatto il Consorzio, dopo le ultime defezioni è costituito dal Comune di Iglesias e Carbonia.
f) Nel 2018, il Comune di Carbonia, manifesta la volontà di uscire dal consorzio e in data 30 novembre 2018 ratifica la sua decisione.
g) Una situazione che avrebbe portato allo scioglimento dell’AUSI se il Parco non fosse rientrato, pur con tutte le perplessità che lo attanagliavano, visto il recesso di Igea e della Provincia del sud Sardegna, quale partecipazione pubblica.
Ma facendo ricorso al senso di responsabilità istituzionale, nonostante tutto, il Parco diede la disponibilità ad entrare nel Consiglio di Amministrazione dell’Ausi, salvando così il Consorzio dal suo scioglimento, in quanto poté, ai sensi dell’Art. 25 dello suo statuto, predisporre ed approvare l’esercizio sociale, in scadenza al 31 dicembre 2018. Il Consorzio è tale e può operare solo se è composto da almeno due soci.

 

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