Il presidente Attilio Casti è preoccupato per la stagione in corso ma guarda con fiducia al futuro del turismo sardo
di Mariangela Muntoni
“A causa di questa epocale pandemia di coronavirus tutte le prenotazioni primaverili sono state cancellate e non si ha una chiara prospettiva su cosa succederà nei prossimi mesi”. Ad affermare ciò è Attilio Casti, presidente del Consorzio Turistico per l’Iglesiente, formatosi nel 2015 e costituito da 80 soci tra cui ristoratori, albergatori e titolari di Bed and Breakfast e da circa 20 guide turistiche, escursionistiche ed ambientali. E, come tanti altri settori, anche il turismo, quell’importante aspetto sul quale si basa gran parte dell’economia della Sardegna, si trova in ginocchio a causa della paralisi di spostamenti, vietati dai vari decreti emanati in seguito al dilagarsi del virus e delle conseguenti cancellazioni di pernottamenti che, in questo periodo pasquale, negli scorsi anni davano già apprezzabili risultati e anticipavano la stagione estiva decisamente fruttuosa.
“Dobbiamo metterci a studiare come si potrà ripartire dando importanza al Marketing Turismo e postando contenuti sui social – tiene a precisare Casti – anche se, al momento reggono alcune prenotazioni estive sperando che anche queste non vengano cancellate: la Regione Sardegna e lo Stato devono sensibilizzarsi davanti a queste grosse perdite economiche le cui conseguenze sarebbero devastanti”.
“Il turismo che si presenterà – continua il presidente – sarà, a mio modesto parere, costituito da persone provenienti in prevalenza da altre località sarde, in minor numero da zone esterne, al di sopra della sessantina, in quanto percepiscono un introito economico sicuro ma non sarà questo l’identikit del vero turista che non fa mordi e fuggi ma si trattiene per più giorni, gusta i piatti locali, acquista souvenir, fa escursionismo: gli scenari che potrebbero ipotizzarsi sarebbero costituiti dalla richiesta, rivolta al turista, da parte di noi titolari di strutture ricettive, di un passaporto sanitario e dal servizio, in camera da letto, della prima colazione per evitare il più possibile contatti ravvicinati con gli altri ospiti”.
Il Consorzio pubblica su facebook foto della città di Iglesias, delle coste del Sulcis, dei siti limitrofi più importanti e segue, naturalmente on-line, seminari riguardanti programmi e piani su come ripartire dopo il COVID-19. “Siamo fiduciosi – conclude Casti – sperando di ripartire presto perché il turismo rappresenta l’asso nella manica dell’economia sarda”.