Don Silvano Cani è tornato alla casa del Padre

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Don Silvano Cani ritratto da Efisio Vacca

Aveva un sorriso per tutti, un testimone semplice e autentico del Vangelo, una presenza amica nel suo ufficio al piano terra dell’episcopio, l’economato, il cuore dell’amministrazione diocesana. Rimarrà sempre viva la memoria di don Silvano Cani, un uomo e un sacerdote nel cuore di quanti lo hanno avuto come pastore, come amico, come fratello, condividendo gioie e fatiche nel servizio pastorale e nel lavoro. Il Signore lo ha chiamato alla sua Casa lunedì sera, lo scorso 4 marzo, improvvisamente, all’età di 75 anni compiuti lo scorso gennaio.
La notizia si è sparsa sin dalla tarda sera di lunedì, un rimbalzare incredulo di messaggi e telefonate, con il cordoglio di quanti lo hanno conosciuto ed amato che subito si è riversato sui social, le agorà d’oggi. Il vescovo Giovanni Paolo, i presbiteri confratelli e l’intera comunità diocesana si sono stretti alla famiglia nel momento del dolore e della preghiera, accompagnandolo dall’ospedale alla camera ardente allestita nel santuario di San Giuseppe, la piccola chiesa alle pendici de Sa Costera, di cui da anni era rettore e animatore della comunità che amava frequentare il piccolo tempio tanto caro alla città. Mercoledì delle Ceneri i funerali, la mattina nella Cattedrale di Santa Chiara, nel pomeriggio a Narcao, nella parrocchia San Nicolò di Bari, il suo paese natale, dove è stato poi sepolto.
Don Silvano era nato il 23 gennaio 1944 a Narcao, paese dove venne poi ordinato il 28 giugno 1971. Viceparroco a Iglesias nella parrocchia del Cuore Immacolato con don Pala, è stato parroco prima a Rio Murtas e poi a Nuxis. Quando ancora era pastore della parrocchia di San Pietro Apostolo l’allora vescovo mons. Arrigo Miglio lo nominò economo diocesano, sostituendo nel suo incarico don Igino Spiga. Don Silvano ha così retto l’ufficio dell’economato per oltre vent’anni, lasciandolo appena pochi mesi fa. In diocesi era anche delegato per il Sovvenire, il servizio per la promozione del sostegno alla Chiesa Cattolica.
Canonico Arcidiacono del Capitolo della Cattedrale di Iglesias, per lungo tempo il suo impegno è stato rivolto alla Pastorale della salute, servizio di cui è stato il responsabile diocesano, assumendo inoltre l’incarico di cappellano del CTO, proprio l’ospedale in cui si è spento, diventando una figura amica e familiare per i degenti e gli ospiti del nosocomio, cui non mancava mai di far visita, portando in dono una copia del settimanale diocesano.

La redazione di Sulcis Iglesiente Oggi, unitamente a tutte le collaboratrici e i collaboratori del settimanale, si unisce nella preghiera per il caro don Silvano e porge alla famiglia le più sentite condoglianze.

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