








Sabato 5 settembre nella cattedrale di Santa Chiara l’ordinazione presbiterale, l’indomani la prima messa a Domusnovas, festa anche a Desulo
a cura del Centro Diocesano Vocazioni
foto di Efisio Vacca
Sabato 5 settembre la nostra Chiesa diocesana ha ricevuto la grazia di un nuovo sacerdote. Don Francesco Mannu, della parrocchia della Vergine Assunta di Domusnovas, per l’imposizione delle mani e la preghiera di consacrazione del nostro Vescovo, in unione con i sacerdoti convenuti, ha assunto gli impegni del sacerdozio, accogliendo il carattere invocato e ricevuto dallo Spirito Santo. Pur rimanendo l’uomo fragile che ha risposto alla chiamata del Signore, don Francesco è trasformato dallo Spirito in un’unione profonda con il Sacerdozio di Cristo ed è chiamato ad essere nel mondo espressione del Buon Pastore, assumendone le caratteristiche e la stessa passione per portare la salvezza ai suoi fratelli.
In una celebrazione partecipata e raccolta, in cui si respirava una bella unione di preghiera, il Vescovo ha invitato don Francesco a ricordarsi che dovrà essere capace di essere sacerdote per tutti, anche per le pecore che non sono nel gregge, vincendo la tentazione che potrebbe arrivare di lavorare solo per chi ci segue e ci dona certezze. In una situazione in cui si deve stare attenti a tutte le disposizioni anti covid19, non sono stati meno emozionanti i momenti dell’imposizione delle mani e dell’abbraccio di pace con i presbiteri presenti, che lo hanno accolto simbolicamente nella famiglia del presbiterio, luogo in cui il sacerdote è chiamato a sperimentare in prima persona la bellezza e la fatica della fraternità.
Domenica 6 settembre, a Domusnovas presso il campo sportivo comunale, don Francesco ha presieduto per la prima volta la Santa Messa. Questa è stata preceduta dalla processione che ha visto la comunità andare ad accogliere il neo sacerdote con padre Marco Marcis, che ha sostituito il parroco don Cristian Lilliu, tristemente assente a causa di problemi di salute. La processione è stata resa più caratteristica dalla presenza di una rappresentanza di prioresse che hanno indossato l’abito desulese, don Francesco infatti ha origini desulesi, e dalla partecipazione delle persone del paese che hanno abbellito le strade in segno di festa e accompagnato il novello sacerdote con la tradizionale grazia. La Messa, con un don Francesco molto emozionato, è iniziata con un invito a pregare insieme per don Cristian. La celebrazione è stata curata minuziosamente in tutte le sue parti. Padre Marco nell’omelia ha ricordato a don Francesco che la sua scelta di donare la vita al Signore per molti è incomprensibile, ma ha il suo fondamento nel rapporto intimo che si crea con Gesù Cristo, che lo ha scelto aspettando la sua risposta libera, arrivata dopo tante esperienze in cui don Francesco ha provato a trovare la sua vera vocazione. Ha ancora affermato padre Marco come l’unico modo per resistere in questo ministero sia non accontentarsi della preghiera regolare, ma di cercare una continua comunione con il Signore, attraverso un momento di adorazione quotidiana che permette di arricchirsi di ciò che si potrà donare. Ha poi suggerito a don Francesco di continuare sempre ad avere un’attrazione forte per la parola di Dio e di non dimenticarsi della Confessione, perché anche il sacerdote ne ha bisogno, soprattutto per imparare ad essere misericordioso.
La celebrazione si è conclusa con i ringraziamenti di don Francesco che, partendo dal dono ricevuto dalla Santissima Trinità, ha voluto ringraziare per tutte le persone che lo hanno aiutato a essere il sacerdote che da oggi verrà inviato ad annunciare il Vangelo e il Regno in mezzo al mondo.