
Domusnovas. Nella solennità di Cristo Re, l’ordinazione diaconale di don Francesco Mannu
di Leonardo Crobu
Domusnovas è in festa per don Francesco Mannu, ordinato diacono domenica 24 novembre nella parrocchia Beata Vergine Assunta. Il termine “diacono”, per ai non addetti, non molto chiaro, deriva dal greco “diaconos”, nel significato più vicino “in atti 6“, ove si parla di sette uomini di buona reputazione destinati alle opere caritatevoli della Chiesa, considerati appunto diaconi, nel significato di servi, ministri consacrati per il bene della comunità.
Un triduo predicato, ha accompagnato la comunità a comprendere il dono della vocazione e dell’ordine di don Francesco, concluso con la Veglia di sabato 23, vigilia della messa di Ordinazione nella solennità di Gesù Cristo Re dell’universo.
Il nostro cammino con Francesco si è alternato da esperienze di profonda preghiera liturgica e personale, di studio, di vita comunitaria e nelle numerose iniziative vocazionali in diverse località della nostra Diocesi, guidati, grazie a Dio, da figure di alto profilo umano, spirituale e culturale, fino a rendere pubblica la sua volontà di dedicarsi al servizio di Dio con il Rito di ammissione, il 30 aprile 2017.
Il 18 novembre dello stesso anno, Francesco viene istituito lettore e il 24 novembre del 2018 è istituito accolito.
I precedenti passi non costituivano un ordine sacro, ovvero non lo consacravano definitivamente, ma era già nel profondo del cuore, tutto di Dio, mentre ora, a partire dal titolo di “don”, egli è entrato nell’ordine clericale a servizio della Santa Chiesa di Dio. La presentazione di don Francesco fatta da don Giuseppe Tilocca al Vescovo, ha sinteticamente sottolineato il percorso di preparazione, sia teologico che umano, invero della sua innata capacità di assimilare e discernere le varie materie di studio teologico, e di coinvolgere e a sua volta essere coinvolto in situazioni ed eventi che potevano portare i fratelli e se stesso ad abbracciare l’Amore per Dio e per la Chiesa santa.
La celebrazione della scorsa domenica ha raccolto persone da svariate parti della diocesi, di ogni ceto e di ogni età, e della Sardegna intera, seminaristi, clero e fedeli, che – nonostante la pioggia incessante – sono accorsi nella Parrocchiale per questo evento importante della nostra Chiesa Iglesiente. Celebrazione che ha coinvolto tutti per la particolarità e solennità ma che come ha affermato, nostro vescovo , nella sua omelia rifacendosi alla Festa di Cristo Re, ha chiarito a don Francesco e a tutti i presenti che la vera regalità, è nel lasciarsi avvolgere dalla luce della verità, è scoprire l’azione di Dio nella storia, è aderire al suo progetto, radicalmente diverso da quello eretto dai potenti, dai re umani, da chi sceglie la ragion di stato o il proprio tornaconto o il trionfo sugli altri e non certo la verità come norma di comportamento.
In effetti il termine ministero, usato per designare i vari compiti istituzionali sia nella chiesa sia nella società, è di origine latina si fonda sull’avverbio minus, – meno -; si tratta quindi, di farsi meno per servire gli altri, (al contrario magister, maestro, padrone, che presuppone un magis, un più, come prevalenza). Dunque la definizione più limpida del ministero ecclesiale del diacono e degli altri ministri nella chiesa, è quella offerta da Cristo, in se stesso come l’alternativa, la vera Autorità che si consacra al servizio del prossimo.
Ora, don Francesco, rispondendo alla chiamata, a questo grande dono della grazia, coinvolgendo oltre alla nostra comunità del Seminario, la comunità ecclesiale della Diocesi di Iglesias, della comunità di Domusnovas, ci invita a seguire il cammino, qualunque esso sia, ma che al centro ci sia sempre Dio e i fratelli.