Carloforte. 35 anni di servizio della Croce Azzurra

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Due giorni di festa e appuntamenti con il fondatore don Daniele Agus per l’anniversario dell’associazione volontaria di pubblica assistenza dell’isola

di Nicolo Capriata

Da dove iniziare per raccontare due giorni di festa, di commozione, di discorsi e, perché no, di applausi e consensi che hanno ruotato attorno al 35° di fondazione della Croce Azzurra, l’associazione volontaria di pubblica assistenza di Carloforte e all’inaugurazione della nuova ambulanza (la quinta)? Forse conviene cominciare dalla fine, quando la scorsa domenica, il parroco don Daniele Agus, al termine di una messa molto partecipata, e nella quale ha letto la benedizione apostolica giunta dal Papa ai fondatori e a tutti i volontari, ha benedetto, commosso fino alle lacrime, la nuova unità della benemerita associazione isolana. Perché, forse in questo caso, incominciare dalla fine è come partire dal principio. Allorquando trentacinque anni fa, proprio don Daniele, pensò, organizzò e istituì, assieme ad alcuni suoi collaboratori l’Associazione Croce Azzurra, allora antesignana dei sodalizi di pubblica assistenza. Non a caso l’attuale consiglio direttivo ha deliberato all’unanimità di nominare l’amato parroco presidente onorario dell’associazione e di dedicargli la nuova ambulanza sulle cui fiancate campeggia la scritta tratta dal salmo 92 “È bello rendere grazie al Signore. A Don Daniele Agus fondatore e presidente onorario della Croce Azzurra”. Il parroco di San Pietro così personalmente coinvolto, già caratterialmente facile all’intenerimento, non poteva non emozionarsi. In precedenza, il giorno prima, (ritorniamo all’inizio dei festeggiamenti) nel salone della parrocchia di San Pietro tanti discorsi al di là dei convenevoli, tante testimonianze anche da parte dei medici sull’encomiabile lavoro dei volontari e tanti ospiti. Sul banco della presidenza (definiamolo così) oltre al responsabile dell’associazione Tonio Porricino, al sindaco di Carloforte Tore Puggioni e a don Daniele Agus erano seduti Illario Moreschi, vicepresidente nazionale dell’Anpas, Dino Ardoino, presidente dell’associazione gemellata Croce Bianca di Albenga, e Giorgio Cangiano, sindaco di Albenga. Inutile dire dei discorsi, degli elogi sull’operato dell’associazione e dei suoi volontari, sicuramente scontati ma altrettanto sicuramente meritati, perché veritieri e non di facciata. Come ha ribadito la dottoressa Giuliana Riola, responsabile del 118 per il Sud Sardegna, “associazione sempre efficiente e pronta in ogni momento, noi dobbiamo dire grazie a voi”.
Ambulanza 1Naturalmente è stato anche un momento per fare il resoconto, come dire, statistico dell’associazione. Negli ultimi cinque anni sono stati fatti 3.096 interventi (che significa quasi due interventi al giorno) dei quali 2.066 tramite il 118. In 324 casi gli interventi sono stati operati con più di due ambulanze. In aggiunta a tutto questo i militi della Croce Azzurra hanno effettuato 580 trasporti di ammalati per terapie o dismissioni ospedaliere ed hanno presenziato pronti ad intervenire a 240 manifestazioni sportive o di spettacoli che richiamavano tantissimo pubblico. Complessivamente le autoambulanze in quest’ultimo lustro hanno percorso 160.350 chilometri. Questi i dati sciorinati, che sono un’ulteriore testimonianza di quanto sia estremamente importante l’associazione per la cittadina isolana vistosamente carente di strutture sanitarie. E i carlofortini lo sanno: la nuova ambulanza, dotata tra le altre cose di un massaggiatore automatico per la rianimazione cardio-polmonare, è stata comprata anche con i loro oboli e senza l’intervento di nessun ente pubblico. Un’ultima annotazione. In margine a questo anniversario i sindaci di Carloforte e di Albenga hanno gettato le basi per sigillare quanto prima tra le due cittadine un patto di gemellaggio.

Ambulanza interno

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