
Pubblicato su “Sulcis Iglesiente Oggi”, numero 45 del 24 dicembre 2017
di Jacopo Casula
Una notte buia e tempestosa, sferzata da un vento gelido e da una pioggia incessante.
Non esiste una scenografia migliore di quella che ha accompagnato la presentazione di “Emme”, l’ultimo libro dello scrittore iglesiente Davide De Vita, presentato venerdì 15 dicembre nei locali della Biblioteca Comunale di Iglesias, in una serata nel segno del noir più oscuro.
De Vita torna sul luogo del delitto, nella biblioteca che è uno dei luoghi cardine della vicenda raccontata nel suo libro, diventato in questi ultimi mesi un piccolo caso letterario tra gli appassionati della letteratura gialla.
Un successo nato grazie al passaparola e alla curiosità per un’ambientazione insolita e affascinante, nella quale la realtà di Iglesias viene trasfigurata in una dimensione da incubo, dove niente è quello che sembra, ed il pericolo può essere in agguato dietro ad ogni angolo oscuro.
“Emme” si presenta al lettore come un giallo moderno, con un legame profondo con la tradizione, nel quale sono presenti continui rimandi ai classici del genere, da Edgar Allan Poe ad Arthur Conan Doyle, fino ad arrivare ai grandi successi di Donato Carrisi, diventato in questi anni un maestro della letteratura gialla e del thriller.
Una vicenda carica di tensione, nella quale la quiete di Iglesias viene interrotta dai delitti di un assassino senza volto, un serial killer enigmatico, colpevole dell’uccisione di alcune bibliotecarie.
Un vero e proprio mostro, ribattezzato dalla stampa “il lustrascarpe”, per la cura maniacale con la quale si occupa delle calzature delle vittime.
Sarà chiamato a contrastare la sua follia il commissario Spiga, poliziotto inquieto dal passato tormentato, aiutato dalla sua vice, la dottoressa Lena Cao, impegnata anche lei ad unire gli indizi di una storia che non lascia un attimo di tregua al lettore.
Grazie anche ad una scrittura cinematografica e incalzante, capace di disegnare per mezzo delle parole un clima malsano, uno specchio deformante della realtà, sospeso tra follia e tocchi surreali.
Nel corso della presentazione, un piccolo spettacolo teatrale diretto da Nicoletta Pusceddu e interpretato da Andrea Sitzia ha accompagnato i presenti nell’incubo a tinte cupe disegnato da Davide De Vita, effetto amplificato dalla proiezione di un breve e inquietante book trailer realizzato dal regista Ignazio Soddu e musicato da Roberto Trastu, un omaggio al thriller italiano degli anni settanta e alla cinematografia di Dario Argento, nella quale l’omicidio diventava una delle belle arti.