Azioni simboliche per il Tempo del Creato

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Verso la Settimana Sociale, la testimonianza sulla mafia e pandemia dell’associazione Libera ospite della formazione degli animatori del Progetto Policoro

di Ilaria Perduca

Ambiente, legalità, economia circolare, lavoro etico. Ogni anno la formazione degli Animatori di Comunità del Progetto Policoro ha la capacità di “stare sul pezzo”, leggendo i segni dei tempi e spaziando nelle tematiche più attuali. In attesa della consueta formazione di metà anno con la Scuola di Economia Civile, che si terrà online dal 1 al 4 giugno, gli Animatori hanno avuto modo di affrontare nei mesi di aprile e maggio momenti intensi di formazione professionale e umana. L’Équipe giovani di Giustizia a e Pace dell’UNPSL, ha coinvolto gli Animatori in una loro abituale riunione proponendo un lavoro sulle azioni simboliche per il Tempo del Creato, che si terrà dal 1 settembre al 4 ottobre, con il tema “Una casa per tutti? Rinnovare l’Oikos di Dio” e invitandoli a presentare una parte del Creato del proprio territorio che raccontasse la sua bellezza, i suoi ricordi e le sue grida di aiuto. L’Associazione Libera guidata da Tatiana Giannone, Davide Pati dell’ufficio presidenza e l’avvocato Vincenza Rando, ha offerto una testimonianza di come la mafia e la corruzione hanno cercato di farsi strada in questo periodo di pandemia ed emergenza sanitaria. La mafia di vent’anni fa non è la stessa di oggi, si nasconde subdolamente nell’imprenditoria e nei nuovi settori, avvicinandosi quando l’etica è già debole in partenza. Una grande vittoria per la comunità è la confisca e il riutilizzo dei beni usati per le attività malavitose, dai quali sono nate realtà di riscatto e occupazione. Queste ed altre esperienze sono raccontate nella rivista bimestrale “Lavialibera, pensieri nuovi e parole diverse”. Fondata da Libera e Gruppo Abele, offre informazione ed approfondimento su mafie, corruzione, ambiente e migrazioni. Presentata da Andrea Giambartolomei, componente della redazione, punta sull’importanza di trattare la mafia e la corruzione in modo diverso, un fenomeno in continua evoluzione che non può essere analizzato con strumenti vecchi e sotto un’unica prospettiva, ignorando diverse e nuove minacce alla democrazia e i grandi rischi che sta correndo il pianeta. Di tutto questo e di molti altri argomenti si tratterà anche nella 49° Settimana Sociale dei Cattolici che si terrà a Taranto dal 21 al 24 ottobre con il tema “Il pianeta che speriamo, ambiente, lavoro, futuro #tuttoèconnesso”. Gli animatori hanno iniziato il percorso verso Taranto, con le loro diocesi e nella riflessione proposta dal professor Leonardo Becchetti, economista, professore ordinario di Economia politica presso l’Università di Roma, Tor Vergata. Prendendo il testimone dell’ultima Settimana Sociale tenuta a Cagliari nel 2017 sul lavoro creativo, partecipativo e solidale, il “tutto è connesso” che affronterà Taranto, luogo emblematico nel quale le dimensioni di ambiente e lavoro sono entrate e vissute spesso in un triste confitto, si prefigge l’obiettivo della costruzione di un futuro migliore, in linea con gli obiettivi dell’agenda 2030 e nella convinzione che se l’uomo “[…] invece di svolgere il suo lavoro di collaboratore di Dio nell’opera della creazione si sostituisce a Dio finisce col provocare la ribellione della natura […]” (LS 117, cfr. n.128). Molti gli animatori di comunità scelti tra i delegati che porteranno la voce delle diocesi e che presenzieranno nelle giornate di Taranto. Una punta di orgoglio per il Progetto Policoro e un’occasione di formazione per essere ancora meglio di aiuto ad ogni giovane che busserà alle sue porte.

 

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