100 km con Maria, poi… Francesco!

629 visualizzazioni
2 minuti di lettura

38494083_1028399723985575_779636740041211904_o

Pastorale Giovanile. Da Tratalias a Roma, in cammino verso l’Agorà dei giovani lungo il sentiero della fede

di Alessandra Strina

Dal 5 al 10 agosto 35 giovani della Diocesi di Iglesias hanno percorso i primi 100 km del Cammino Minerario di Santa Barbara, per dirigersi verso l’Agorà dei giovani a Roma l’11-12 agosto e incontrare Papa Francesco. Il cammino ha toccato diverse tappe – Is Zuddas, Masainas, Sant’Antioco, Carbonia, Nuraxi Figus, Bacu Abis, Gonnesa e Iglesias – ed ha avuto inizio presso la Cattedrale di Santa Maria di Monserrat a Tratalias.
L’inizio del cammino è stato vissuto con un breve momento di preghiera presieduto dal vescovo mons. Giovanni Paolo Zedda, riflettendo sulla figura del pellegrino come colui che abbandona le sue certezze e abitudini offrendo una grazia a Dio per mettersi in cammino per un breve periodo, e sui vari elementi che caratterizzano un pellegrinaggio quali il distacco, la fatica, la meraviglia, la tradizione e la preghiera. La breve omelia da parte del vescovo ha invitato i giovani a riflettere su che cosa serve davvero per vivere al meglio il cammino e sulle vere ragioni per cui intraprendere questa esperienza. La riflessione si è conclusa con la consegna della credenziale del cammino da parte del dott. Giampiero Pinna, presidente della Fondazione Cammino Minerario Santa Barbara, e l’inizio del pellegrinaggio.
38614930_1028842330607981_1981892760155717632_nOgni giorno il cammino era caratterizzato da una riflessione con una parola chiave attraverso dei segni, come il distacco dalle cose materiali e superflue attraverso il gesto del lavare le mani e il viso, la fatica di portare il peso della pietra, la canzone “Hai un momento Dio?”, simboleggiando la solitudine, gli occhi per individuare la meraviglia del Creato e gli altri visti come una risorsa; segni che hanno permesso ai giovani di entrare dentro se stessi e anche conoscere gli altri attraverso le condivisioni.
Il cammino è stato arricchito dalle varie parrocchie che hanno accolto i giovani dando testimonianza della presenza di Gesù e di una Chiesa viva che cammina con i giovani e li accompagna nel loro cammino. Un punto chiave del pellegrinaggio è stato l’incontro con le suore clarisse al colle del Buon Cammino, con la testimonianza di suor Marta che ha raccontato come sia nata la vocazione, dando segno che Dio arricchisce sempre la nostra vita come un padre; in occasione dell’incontro dalle suore clarisse si è avuta anche la consegna del Testimomium del Cammino Minerario di Santa Barbara.
Il cammino è poi proseguito verso Roma, dove l’11 agosto tutti i di giovani d’Italia si sono riuniti al Circo Massimo per incontrare Papa Francesco per la veglia di preghiera. La veglia è stata vissuta in vari momenti: il primo con le testimonianze dei giovani che rivolgevano le domande al Santo Padre invitando a non essere “giovani da divano” ma a prendere in mano la propria vita per raggiungere i propri obiettivi e di essere pellegrini della propria vita, rischiando per i propri sogni; il secondo momento è stato vissuto con dei video e dei momenti di preghiera per il Sinodo dei giovani. La notte bianca ha fatto da cornice alla veglia con le chiese aperte per poter continuare a riflettere sulle parole di Papa Francesco. La domenica si è conclusa con la celebrazione della Santa messa e l’Angelus del Santo Padre. A conclusione di questo cammino le parole chiavi dei giovani sono state la Gioia perché nonostante la fatica si aveva un motivo per sorridere e andare avanti, l’Amicizia perché si sono rafforzati i rapporti e Stare Insieme perché tutti i giovani sono riuniti per la fede in Cristo nonostante molti giovani non si avvicinino più alla chiesa.

38637419_1028113770680837_8913797352574156800_o


Pubblicato su “Sulcis Iglesiente Oggi”, numero 30 del 9 settembre 2018

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: