Addio Nicolo, amico prezioso della Cultura

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La famiglia del settimanale diocesano è in lutto, giovedì 9 settembre è scomparso a Carloforte il nostro caro Nicolo Capriata, un sincero e appassionato amico di Sulcis Iglesiente Oggi, corrispondente dalla sua amata isola di San Pietro e prezioso collaboratore delle pagine culturali della nostra testata.
Un male aggressivo ha vinto la sua tenacia, aveva 75 anni, ma sino a quando le forze lo hanno abbandonato non ha voluto mancare all’appuntamento settimanale con queste pagine. Scrivere era per lui linfa vitale; anche in questi ultimi tempi in cui non poteva essere presente come avrebbe voluto, in mezzo agli amici, animatore e promotore di mille eventi come abbiamo avuto la fortuna di conoscerlo, la scrittura è stata la sua finestra sul mondo. Già collaboratore di numerose testate, Nicolo era una colonna di questa rivista dal 2015, quando ebbe inizio una collaborazione proficua e amichevole, aprendo in ogni numero la vita della sua amata isola all’intera comunità diocesana.
Ci lascia tante cose Nicolo. Una laurea in geologia, una vita da insegnante nelle aule del Nautico, dai suoi recenti libri – “Proverbi e modi di dire in tabarchino di Carloforte” e l’inedito “Antologia Tabarchina alla Spoon River” – all’impegno con la sua associazione Saphyrina per la promozione e la valorizzazione della cultura tabarchina, della bellezza della sua isola, ricca di aspetti unici – dalla storia alla natura – che tante volte ha condiviso nei suoi articoli. Era innamorato della sua terra magnifica e libera, ce lo siamo detti poche settimane fa, un caldo pomeriggio d’estate quando ci siamo intrattenuti in una delle nostre ultime telefonate e si scherniva per il troppo slancio con cui parlava di Carloforte, della sua lingua, della ricchezza del popolo tabarchino. Era lo slancio della passione che lo animava e mi sembrò di vederne il sorriso, dall’altro capo del telefono, mentre confessava questo suo amore per la sua piccola grande patria.
Ci mancherà il nostro amico ma da Lassù avrà visto quanto affetto e riconoscenza ha accompagnato il suo ultimo viaggio terreno. Con l’amarezza che possiamo solo farne memoria e non più l’abituale esperienza dei suoi articoli mai banali, di Nicolo conserveremo la sua lezione di un giornalismo appassionato, da cronista nel territorio che non si annullava sulla notizia e mai rinunciava al suo spirito critico, a costo di essere anche controcorrente ma comunque libero. Perché la libertà di un giornalista è una forza che sa andare contro vento e risalire le acque più impetuose e Nicolo ora veleggia in una Luce che non può raccontarci, ma se potesse sono certo che mi avrebbe già chiamato per propormi un pezzo su tanta bellezza.
Addio caro Nicolo, ti accompagna la nostra preghiera. Tutta la redazione di Sulcis Iglesiente Oggi si stringe affettuosamente alla famiglia, alla moglie Luciana e alla figlia Giusy, grati per questo breve ma straordinariamente intenso cammino compiuto insieme. GA