Iglesias. Un ponte di solidarietà tra Sardegna e Guatemala

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Al Centro Culturale, presentata da Amici della Vita e Arci l’attività della Fondazione Rekko

di Giulia Loi

In foto: Giorgio Madeddu, Antonello Murgia, Antonello Melis, Marino Canzoneri

Il Guatemala è, secondo solo ai Paesi africani, uno dei Paesi più poveri al mondo. In particolare il 60% della popolazione è sotto la soglia della povertà, condizione che aumenta nelle zone rurali e tra i minori di 15 anni. Infatti è un Paese che, esattamente al contrario dell’Italia, vede la sua popolazione composta maggiormente da bambini; la popolazione fino ai 14 anni è il 40% del totale, contro solo un 4% composto da chi ha più di 65 anni. È facile quindi capire perché Antonello Melis e Antonello Murgia, rispettivamente pneumologo e pediatra iglesienti, abbiano deciso ormai da circa una decina di anni di recarsi ogni anno nel Paese sudamericano a prestare il loro aiuto come volontari. Se ne è parlato il 4 aprile a Iglesias, presso il Centro culturale, in una serata dal titolo “Sardegna e Guatemala: un ponte di cooperazione e solidarietà” organizzata da Giorgio Madeddu, medico e presidente dell’associazione “Amici della vita”, e dal C.I.C. ARCI di Iglesias. L’azione dei volontari avviene tramite la Fondazione Rekko, in Italia attiva dal 1985, che agisce in Guatemala, ma non solo, principalmente nei campi dell’educazione e della salute. La sanità guatemalteca infatti versa in una situazione piuttosto critica, per motivi quali l’assenza di una copertura assicurativa, le forti diseguaglianze dovute alla povertà, la carenza dei presidi della salute ma anche di forniture, medicinali e materiali di consumo. Negli ospedali mancano la metà dei farmaci e degli strumenti necessari, e non aiuta il fenomeno della corruzione. Infatti numerosi politici del recente passato sono stati indagati o arrestati per corruzione e concussione, reati le cui conseguenze ricadono spesso anche sul sistema sanitario. Altro importante problema guatemalteco è quello della malnutrizione cronica, lo stato patologico che colpisce un gran numero di bambini che non fruiscono di una dieta alimentare adeguata nel tempo – composta principalmente, o solamente, da mais e fagioli. Accade a un bambino su due, e influisce soprattutto sulla crescita, non solo fisica ma anche cerebrale, in quanto non apporta le giuste sostanze anche per lo sviluppo neurologico, oltre che fisico. L’associazione Rekko opera quindi in una realtà complessa, e cerca sempre volontari. Per conoscere le sue iniziative e per aderire alle attività di volontariato, come medico, educatore, e non solo, è sufficiente informarsi sul sito http://www.rekko.org.

Pubblicato su “Sulcis Iglesiente Oggi”, n° 14 del 14 aprile 2019