Nicola, nelle mani del Signore

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Iglesias, nella parrocchia di Valverde l’ammissione di Nicola Puddu tra i candidati al diaconato permanente: “Fondamentale il sostegno della famiglia”

di Valeria Carta

Sabato primo luglio, nella parrocchia Beata Vergine di Valverde a Iglesias, alla presenza del Cardinal Arrigo Miglio e del provinciale dei frati cappuccini di Sardegna e Corsica, Padre Matteo Siro, si è svolto il rito liturgico dell’ammissione tra i candidati all’ordine del diaconato permanente di Nicola Puddu. Già attivo nel servizio di ministrante adulto presso la stessa parrocchia, Nicola ha sentito vivo dentro di sé il desiderio di intraprendere questo nuovo cammino circa due anni fa: “ho messo tutto nelle mani del Signore parlando per la prima volta con il parroco Padre Maurizio”. È così che ha intrapreso il percorso di studio e formazione presso l’Istituto di Scienze Religiose di Cagliari coadiuvato da una serie di incontri specifici per il diaconato e ritiri spirituali con la comunità diaconale della diocesi di Cagliari. “In tutto questo sono seguito da Don Giuseppe Tilocca” ha precisato.
Al fianco di Nicola, durante tutta la celebrazione e non solo, la moglie Nicoletta; a lei il Cardinal Miglio si è rivolto chiedendo l’assenso ad intraprendere questo cammino. Un sostegno manifestato sin dall’inizio: “prima di parlare con Padre Maurizio ho condiviso tutto con Nicoletta che fin da subito ha accolto con serenità questo desiderio”. Accanto a loro anche i due figli della coppia e i familiari più stretti: “senza il sostegno della famiglia sarebbe impossibile intraprendere questo percorso, a prescindere dalle difficoltà organizzative per me è importante sapere che loro sono al mio fianco e camminano insieme a me”.
Alle parole dell’amministratore apostolico il compito di dare una prospettiva nuova a questo servizio. Infatti, prendendo spunto dalla frase evangelica: “chi ama padre o madre più di me non è degno di me” ha spiegato come questa sottolinei la diversità del rapporto tra l’uomo e Cristo che è “diverso da tutti gli altri”. “La nostra missione di battezzati è quella di essere presenza di Cristo nella vita di tutti i giorni – ha precisato – ecco perché è unico il rapporto che abbiamo con Lui”. Rimarcando il senso profondo di questo servizio, ovvero quello di “aiutare tutti i battezzati a capire il culmine della vita cristiana” il Cardinal Miglio ha sottolineato che questo vertice si concretizza nell’essere “immersi in Cristo, battezzati in Cristo Gesù, nella sua morte e nella sua vita”. Così, per giungere alla riscoperta della “portata del battesimo ecco allora che c’è bisogno di servi, diákonos, e c’è bisogno di eucarestia e nutrimento – ha chiarito – per arrivare ad essere immersi in Cristo, ed avere con lui quell’osmosi di vita che trasforma la nostra persona nella Sua”. Accingendosi verso la conclusione il Cardinal Miglio ha manifestato l’augurio corale a Nicola che inizia ufficialmente il cammino verso l’ordinazione diaconale: “possa essere per tutti voi, per tutti noi, un aiuto prezioso per riscoprire il nostro battesimo e per capire davvero che cosa vuole farci diventare il Signore dal giorno in cui con il battesimo e la cresima ci ha fatti diventare membra del suo corpo”.
L’ammissione di Nicola si configura come un nuovo tassello nella vita di tutta la comunità, parrocchiale e diocesana, particolarmente vicina come lui stesso ha ricordato: “durante la celebrazione e immediatamente dopo ho sentito quanto amore può donare la Chiesa, con Gesù e spinta dallo Spirito Santo, insieme alle sue membra, ovvero la comunità”. “Averlo comunicato ufficialmente – ha concluso – mi permette di sapere di non essere solo in questo cammino”.

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Pubblicato su “Sulcis Iglesiente Oggi”, numero 25 del 9 luglio 2023