8xmille. Un oratorio per Masainas

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L’oratorio San Giovanni Battista a Masainas. Foto di Efisio Vacca

#sovvenireiglesias2018. Viaggio tra le opere in diocesi finanziate con l’8xmille

Masainas, un oratorio al centro della comunità

di Jacopo Casula

“Papa Francesco ha detto che la Chiesa deve ripartire dalle periferie”: citando il Santo Padre, padre Maurilio Atzei, amministratore parrocchiale di Masainas, evidenzia così l’importanza di essere presenti nelle piccole comunità, come quella in cui da due anni presta la sua opera.
Masainas è un piccolo centro del Basso Sulcis, poco meno di 1.300 abitanti, in una zona nella quale è ancora viva la vocazione agricola del territorio. Malgrado gli abitanti siano sempre meno, e molti giovani per trovare lavoro siano costretti a trasferirsi lontano da casa, la partecipazione religiosa è ancora viva e la parrocchia di San Giovanni Battista rappresenta una delle realtà più attive del territorio.
“La chiesa rappresenta ancora uno dei principali luoghi d’incontro – ci dice Laura Scano, catechista dei bambini e dei ragazzi – ed abbiamo potuto vederlo ancora una volta in occasione della festa della Madonna della Salute, che per 5 giorni, dal 29 settembre al 3 ottobre, ha riunito il paese e ha attirato tanti visitatori dai paesi vicini, per raccogliersi in preghiera, chiedere un aiuto o ringraziare per una grazia ricevuta”.
Da due anni a questa parte, grazie ai finanziamenti dell’8xmille erogati dalla Conferenza Episcopale Italiana, la comunità di Masainas ha un oratorio, nel quale i giovani possono riunirsi, partecipando a numerose attività, ed una nuova casa parrocchiale, di 80 metri quadri, situata sopra l’oratorio, insieme ad altri due piccoli locali. Opere che sono state ammesse al contributo il 10 ottobre 2008, per un finanziamento totale di 612.000 euro, un investimento importante, con 459.000 euro che sono stati a carico della CEI ed i restanti 153.000 euro a carico della diocesi di Iglesias. I lavori erano stati assegnati alla ditta incaricata il 3 marzo del 2009, ed erano terminati dopo poco più di quattro anni e mezzo, il 5 dicembre 2013, ma per quasi tre anni la struttura era rimasta inutilizzata, a causa di altri piccoli lavori che sono stati necessari per renderla pienamente fruibile per la comunità.
Dal 2016, l’arrivo di padre Maurilio Atzei come amministratore parrocchiale ha coinciso con l’apertura dell’oratorio, anche se la struttura non è stata ancora ufficialmente inaugurata, in quanto sono previste delle opere di completamento delle aree limitrofe e del grande giardino, che potrebbe diventare un’ulteriore zona da destinare alle attività.
“Grazie al nuovo oratorio abbiamo potuto organizzare alcune attività di gioco, destinate ai bambini ed ai ragazzi – racconta padre Maurilio – e abbiamo potuto trovare delle aule adatte, nelle quali poter fare le lezioni del catechismo”. Prima dell’apertura dell’oratorio infatti, non vi era una sistemazione stabile per la catechesi, un problema al quale si era sopperito provvisoriamente, grazie ad alcuni locali prestati temporaneamente dall’Amministrazione comunale e ad una stanza della sagrestia adiacente alla chiesa di San Giovanni Battista. “Ora invece abbiamo gli spazi di cui avevamo bisogno – spiega Laura Scano – con aule funzionali e adeguate, nelle quali possiamo stare tutto l’anno, grazie ai climatizzatori, alla cui installazione ha contribuito il Comune di Masainas”.
Come si entra nel oratorio, si viene accolti in un grande salone, ancora da arredare, ma nel quale vi sono due tavoli da ping pong, che rappresentano il principale passatempo dei ragazzi, che tutti i giorni, dopo la scuola, partecipano alle attività. Oltre a questo, al piano terra ci sono i servizi igienici e altre quattro aule, tre utilizzate regolarmente ed una non ancora in uso. Padre Maurilio ci spiega come proprio il tennis da tavolo sia una delle cose che ha attirato maggiormente i ragazzi: “Alcuni di loro sono particolarmente portati per il ping pong, una passione che ha spinto a far venire all’oratorio anche amici e familiari, ed ora non giocano solamente i bambini, ma anche qualche adulto”.
UImage00003na maniera di rinnovare il senso della comunità e di contribuire alla socialità, in un piccolo centro nel quale, in molte occasioni, i ragazzi sono costretti a recarsi nei paesi vicini per fare sport o per trovare dei posti in cui riunirsi. “In paese sono poche le strutture dedicate allo sport ed i luoghi di incontro – ci racconta Federica Melis, una ragazza che frequenta l’oratorio e si dedica al catechismo e alle attività dei bambini – e spesso i campetti sono riservati alle attività delle società sportive. Prima che fosse costruito l’oratorio, per giocare tutti insieme si doveva pagare l’affitto del campo o l’iscrizione ad una squadra, mentre adesso finalmente ci si può incontrare in un posto aperto a tutti, nel quale si gioca, si impara, e ci si diverte”.
Oltre a lei, altre due ragazze sue coetanee affiancano Laura Scano nelle attività della catechesi, che ci racconta come il loro contributo sia molto importante, soprattutto per come riescono a rapportarsi con i più piccoli: “Tutte e tre frequentano le scuole superiori a Carbonia, ma hanno dimostrato entusiasmo e capacità, e sono diventate preziose per i ragazzi che frequentano l’oratorio e per tutta la comunità”.
Una decisione, la loro, nata dopo la preparazione per la Cresima, quando tutte e tre hanno scelto di proseguire un percorso insieme all’interno della parrocchia e dell’oratorio. “Ci piace essere di aiuto con i piccoli”, ci dice una di loro, Elisa Trastus, mentre l’altra ragazza, Elisa Maccioni, si schermisce con un sorriso: “Più che catechiste o educatrici siamo solo animatrici, ci piace stare con i bambini, partecipare ai giochi e dare una mano a signora Laura per il catechismo”.
La cosa che maggiormente colpisce è proprio quella di trovarsi di fronte ad una comunità che vive le attività dell’oratorio con entusiasmo e con il sorriso, come se davvero la presenza della struttura abbia dato un piccolo ma significativo contributo alla vita di tutti. Laura Scano sottolinea come l’oratorio abbia permesso alle famiglie di avere un posto nel quale i ragazzi possano stare insieme in maniera sicura, lontani dalla strada: “È importante poter sapere dove sono i propri figli ed essere sereni sapendo che sono accolti in un luogo adeguato, dove imparano, socializzano e si divertono dopo la scuola”.
Sono numerosi i bambini ed i ragazzi impegnati nel catechismo e nelle attività di gioco, circa quaranta, di diverse età, ma la parrocchia si sta impegnando per organizzare attività diversificate e rivolte a tutti, come spiega padre Maurilio: “Abbiamo acquistato una lavagna multimediale, che ci permette di proiettare dei film da far vedere a tutti”, una maniera di offrire un servizio diverso, in un piccolo centro nel quale non vi è il cinema, oltre che una maniera diversa di imparare e di stare insieme, “pensata anche per i ragazzi più grandi e per le famiglie”. Oltre a questo, si è provveduto a dotare i locali di una connessione wireless, che permette di utilizzare la rete internet ad alta velocità.
Non solo giochi e aule per il catechismo, ma anche supporti multimediali, utili anche nelle attività rivolte agli adulti, per i quali, nel corso dello scorso anno, sono stati organizzati gli incontri della “Scuola della Parola”, che ha attirato partecipanti anche dalle parrocchie dei paesi vicini.
A due anni dall’apertura dell’oratorio e dall’inizio delle attività i risultati sono positivi e soddisfacenti, anche se rimangono ancora delle strutture da ultimare e delle migliorie che è necessario apportare. Attorno all’oratorio vi è un ampio e bellissimo giardino, nel quale però sono ancora presenti materiali edili di scarto, utilizzati durante la costruzione, che devono essere rimossi. “Vorremmo che il giardino diventasse un posto nel quale i ragazzi possano stare all’aria aperta – ci ha spiegato padre Maurilio – ed abbiamo in progetto di realizzare un piccolo campetto da gioco multifunzionale, adatto a diverse attività”. Un modo per completare la struttura e regalare alla comunità di Masainas un altro luogo da vivere tutti i giorni, nel quale riunirsi, giocare ed imparare.

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