Pasquale Gastaldi Millelire, cultura e avventura

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Nato nel 1854 a Carloforte, di cui fu anche sindaco, tradusse per primo in Italia le poesie del poeta Lermontov

di Nicolo Capriata

C’è un personaggio della comunità carlofortina che pur essendo stato consigliere comunale e Sindaco della cittadina è poco o affatto conosciuto. Come è stato dimenticato dagli intellettuali sardi (durante la sua esistenza era molto noto) essendo un personaggio sicuramente sorprendente per la sua vasta cultura e i suoi molteplici interessi, per i ruoli che ha assunto nella vita amministrativa isolana, per quanto ha scritto, per quanto ha tradotto, per quanto ha viaggiato. Si tratta di Pasquale Gastaldi Millelire, nato a Carloforte nel 1854 da madre carlofortina, e morto a Cagliari il 13 ottobre del 1933, dove è stato seppellito nel cimitero monumentale di Bonaria. Pasquale Gastaldi Millelire per due anni dal 1989 al 1901 fu sindaco di Carloforte, come lo era già stato il nonno materno Giuseppe Millelire nel 1804 e nel 1820.
Nel 1893 viene eletto presidente del “Circolo filarmonico di Cagliari”, un’associazione i cui aderenti appartenevano all’alta borghesia e al mondo culturale cagliaritano. Forse influenzato e incuriosito, in quell’ambiente, dalla cultura russa che in quel momento stava emergendo, intraprende un lungo viaggio nel Caucaso. Percorre in oltre due mesi 7000 km in nave, in treno, in carrozza, a cavallo. Siamo nel 1896 ed è una traversata non priva di rischi e pericoli anche perché briganti e guerriglieri non mancano in quel territorio. Ma l’oriundo carlofortino l’affronta con coraggio e gioia, felice di incontrare nuove genti e paesaggi, come ebbe egli stesso a scrivere nel suo diario di viaggio, pubblicato a puntate su L’Unione Sarda e raccolte nel libro “La traversata del Caucaso: note di viaggio”. Vi si legge infatti “… mi struggeva la brama di mettermi in mezzo ai monti, di raggiungere il momento, in cui avrei potuto esclamare « sono nelle gole del Caucaso »: la mia era una vera ossessione, non poteva in alcun modo tenermi contro il pungente stimolo dell’ignoto”. Il libro è scritto con la penna di un fine letterato, lo sguardo del curioso e l’occhio dell’antropologo. Naturalmente Gastaldi Millelire conosceva bene il russo, dal quale tradusse, per primo in Italia, le poesie del grande poeta Lermontov, ma era poliglotta perché conosceva altrettanto bene lo spagnolo, la svedese e il tedesco. Dal tedesco tradusse un libro anonimo scritto nel 1780 che parlava della Sardegna. In seguito lui stesso ne scoperse l’autore, si trattava di Joseph Fuos, un cappellano tedesco che aveva trascorso diversi anni sull’isola. Il libro fu pubblicato nel 1898 sotto il titolo “Notizie dalla Sardegna”. Recentemente la casa editrice Ilisso ne ha pubblicato la ristampa riportando la traduzione e la prefazione di Gastaldi Millelire della prima edizione.
Gli ultimi anni dell’Ottocento sono un periodo di intensa attività culturale. Collabora a diverse riviste, diventa il corrispondente da Carloforte de “L’Unione Sarda”. Nel 1898, lui che ha disparati interessi tra i quali l’archeologia, pubblica anche un’altra traduzione, questa volta dallo svedese “Ricordi della Sardegna” dell’archeologo scandinavo Oscar Montelius, con la motivazione di contribuire alla conoscenza dei problemi archeologici sardi. Nel luglio del 1899, è eletto Sindaco del Comune di Carloforte. È il più votato in una lista tutta costituita da membri della borghesia isolana e nel 1900 viene insignito della “Corona d’Italia”, prestigioso titolo onorifico. Fu Sindaco proprio nel bel mezzo delle lotte e degli scioperi dei battellieri che prima appoggiò incondizionatamente, pur essendo lui filomonarchico e antisocialista, anche attraverso delle corrispondenze inviate all’Unione Sarda, prima della sua elezione, nelle quali si manifesta il suo schieramento a favore dei battellieri e contro i proprietari delle miniere. Quando nel 1899 la situazione precipita, lui fa da paciere, cerca di mediare tra le parti. Pasquale Gastaldi Millelire viene chiamato a testimoniare per la sua qualità di Sindaco nel processo contro Cavallera e i battellieri. Le posizioni assunte durante il processo e la sua antipatia esternata nei confronti del Cavallera gli valsero a sua volta l’antipatia di tanti carlofortini. Così il 30 luglio del 1901, a tre giorni dalla fine del processo si dimise da Sindaco. Interrotta bruscamente la sua esperienza amministrativa, si dedicò con maggior lena alle attività culturali. Pubblica diversi opuscoli sull’archeologia e nell’ultimo decennio della sua esistenza si appassiona alla geometria sulla quale pubblica alcuni fascicoli su dei teoremi da lui “scoperti” e studiati.
Ora, quasi a quasi 90 anni dalla sua morte, dopo una vita cosi faconda e feconda, pochi sanno, salvo qualche studioso di russo e di qualche appassionato di cose carlofortine, della vita di Pasquale Gastaldi-Millelire. Un personaggio da ricordare e in un certo senso da celebrare piuttosto che essere relegato nel cassetto della dimenticanza.