“La nostra vita cristiana, insieme, gioia e croce”

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Nelle parole del vescovo il significato della Settimana Santa 2021 che, nonostante l’emergenza sanitaria, può essere vissuta insieme nelle comunità

di Valeria Carta
foto di Efisio Vacca

È passato un anno da quella che tutti avevamo classificato come una Pasqua “eccezionale” che avrebbe confermato la regola. Le cose non sono andate esattamente così, ma forse poco importa perché almeno quest’anno abbiamo avuto la grazia di vivere comunitariamente la festa che rappresenta il cuore di tutta la nostra fede. Autocertificazione alla mano, infatti, i fedeli, contrariamente alle scorse festività pasquali, hanno potuto partecipare a tutte le funzioni religiose previste, nel rispetto delle norme vigenti, ormai più che note.
In tutte le parrocchie della diocesi si sono moltiplicate le funzioni, i momenti di preghiera e le celebrazioni per la Santa Pasqua 2021. Ad aprire i riti, come ogni anno, la Domenica delle Palme, che attira nelle chiese grandi e piccole, un buon numero di fedeli desiderosi di partecipare alla solenne benedizione di rami d’ulivo e palme, segno e memoria dell’ingresso trionfale di Cristo a Gerusalemme. La tradizionale funzione si è svolta anche nella Cattedrale di Iglesias, dove, la celebrazione mattutina è stata presieduta dal Vescovo, Giovanni Paolo Zedda. “Un momento, quello di oggi, che ci viene non soltanto ricordato ma che siamo invitati ad accogliere nella nostra esperienza di vita cristiana, un momento insieme, di gioia e di croce” ha ricordato il pastore. È proprio sulla parola “insieme” che si è soffermato, mettendo l’accento su come effettivamente anche la vita dell’uomo altro non sia che un alternarsi di momenti di gioia e di difficoltà. “Siamo chiamati ad affrontare ogni giornata con lo spirito di Gesù”, ha proseguito, certi che “lui davvero ci da la possibilità di dare un senso a tutta la nostra fatica, di dare un giusto motivo alla nostra vita quotidiana”. Pensieri di incoraggiamento e speranza quelli che hanno segnato la Domenica delle Palme, che ha aperto solennemente la Settimana Santa, preannunciando la gioia della Pasqua, il cui messaggio, ha precisato il Vescovo, vuole essere ancora una volta un invito, nella convinzione che “ogni momento della nostra vita può diventare importante se lo viviamo fidandoci dell’amore di Dio per noi”.
Una panoramica sulle diverse realtà diocesane, ha evidenziato per questa Pasqua programmi non solo molto simili, improntati alla semplicità e alla sostanza, ma particolarmente centrati sul tentativo di riempire quel vuoto, tutto umano, che può essere colmato solo dall’Amore di un Dio che muore in croce per te. Si è moltiplicata la disponibilità dei sacerdoti a tenere le chiese aperte e il canale della misericordia sempre attivo. Un Triduo Pasquale, che inizia con la Messa del Crisma celebrata la mattina del giovedì santo nella Cattedrale cittadina, e che proseguirà con le varie celebrazioni in Coena Domini, in molte parrocchie accompagnata anche dall’adorazione eucaristica.
Giornate di preghiera e silenzio quelle di venerdì e sabato santo, nella quali è possibile approfondire il mistero della Passione e Morte di Gesù in attesa della gioia della Pasqua di Resurrezione. Come per il Santo Natale, orari delle celebrazioni ritoccati per stare dentro i tempi dettati dal coprifuoco. Ma nessuna limitazione alla bellezza sempre unica della Santa Veglia, in tutte le comunità anticipata di qualche ora rispetto alla programmazione consueta che accompagnava il passaggio verso l’alba del nuovo giorno.
È cambiata la forma, ma non la sostanza, anche per l’Arciconfraternita del Santo Monte, che in tempo di pandemia, ha proposto un programma denso e articolato anche se ridotto rispetto alle usanze solite. Le processioni sono state sostituite da momenti di riflessione e preghiera tra le mura della Cattedrale e il vicino oratorio di San Michele, allestito con i simulacri dei Misteri.
Nonostante le tante limitazioni e regole, un elemento in costante aumento continua ad essere la grande presenza di fedeli che hanno popolato i luoghi di culto. Chiese gremite anche per la Pasqua 2021 con i fedeli quanto mai desiderosi di vivere ancora una volta il passaggio dal buio alla luce, dalla morte alla vita.