La morte di don Duilio Congia

871 visualizzazioni
1 minuto di lettura

img-20190218-wa0007

Un sacerdote secondo il cuore di Dio!

di don Gianfranco Nonnis  

Dopo alcuni giorni di sofferenza, è tornato alla casa del Padre l’amato sacerdote Duilio Congia, presbitero della nostra diocesi Iglesiente che ha speso tutta la sua vita per essere un fedele annunciatore del vangelo di Cristo. “I presbiteri sono, nella Chiesa e per la Chiesa, una ripresentazione sacramentale di Gesù Cristo Capo e Pastore, ne proclamano autorevolmente la parola, ne ripetono i gesti di perdono e di offerta della salvezza, soprattutto col Battesimo, la Penitenza e l’Eucaristia, ne esercitano l’amorevole sollecitudine, fino al dono totale di sé per il gregge, che raccolgono nell’unità e conducono al Padre per mezzo di Cristo nello Spirito. In una parola, i presbiteri esistono ed agiscono per l’annuncio del Vangelo al mondo e per l’edificazione della Chiesa in nome e in persona di Cristo Capo e Pastore”. Quanto l’esortazione apostolica post-sinodale “Pastores dabo vobis” afferma, don Duilio ha cercato di viverlo nelle diverse realtà parrocchiali alle quali è stato inviato durante il suo ministero pastorale. Dopo la sua ordinazione sacerdotale, avvenuta il 9 agosto 1953, mons. Giovanni Pirastru lo inviò in diverse parrocchie della Diocesi. Nel 1954 venne nominato viceparroco della parrocchia di sant’Antioco martire. Successivamente venne nominato economo spirituale della parrocchia santa Barbara in Bacu Abis e nel maggio del 1957 ricevette la nomina a parroco della parrocchia di san Nicola di Bari in Santadi. Dalla biografia su Duilio Congia, realizzata dalla dottoressa Maria Paola Pinna, è possibile tracciare un profilo del suo ministero nel territorio santadese, che fu caratterizzato dal suo personale coinvolgimento in diverse opere a servizio della comunità: rivestì la carica di presidente dell’Asilo parrocchiale Puddu-Crobeddu, fu per diversi anni presidente del patronato scolastico. Si dedicò instancabilmente alla cura dei fanciulli e dei giovani della Parrocchia, riservando a loro tempi e spazi adeguati. Altro evento importante della tradizione santadese è l’inizio della Coia Maurreddina, attraverso la quale don Duilio unirà in matrimonio le coppie di sposi secondo l’antica tradizione sulcitana. Un altro tratto fondamentale del suo ministero sacerdotale fu la cura delle vocazioni sacerdotali. Diverse sono infatti le vocazioni sacerdotali che egli ha accompagnato e sostenuto lungo tutto il suo ministero presbiterale. Don Duilio è stato un pastore “secondo il cuore di Dio”, che ha servito la sua Chiesa diocesana con tanta umiltà e dedizione. Per questo motivo dalla sua figura sacerdotale possiamo trarre grande giovamento spirituale. Vivere autenticamente il vangelo di Cristo è la missione che ci è stata affidata. Ringraziamo dunque Dio per averci donato un testimone autentico e fedele della sua Parola di salvezza!