Carloforte, solidarietà e carenze nella sanità

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La protesta del sindaco Tore Puggioni per l’assenza di ambulanze specializzate per la pandemia, l’impegno costante di istituzioni e associazioni

di Nicolo Capriata

Tutti i giorni il Sindaco di Carloforte Tore Puggioni informa e comunica via streaming e via Telemaristella ai suoi concittadini la situazione sul coronavirus, “Ve lo chiedo in ginocchio” implora accoratamente i suoi concittadini, “statevene a casa”. Talvolta usa parole forti: “Nella nostra isola c’è gente che sottovaluta questa pandemia. C’è ancora gente che esce di casa quando può benissimo evitarlo, c’è ancora gente irresponsabile e irrispettosa nei confronti della propria comunità, di chi rischia giornalmente la vita per salvare quella degli altri” In uno dei suoi ultimi appelli (sabato 21 marzo) fa intendere che vuole passare a drastici provvedimenti: “Purtroppo per colpa di persone incoscienti e irrispettose siamo costretti a passare alle maniere forti. Dopo le multe e le denunce penali cosa dobbiamo fare? Fare intervenire l’esercito o passare al coprifuoco? Non credo che siamo lontano da tutto questo, anzi reputo che sarà uno dei prossimi provvedimenti”. Al termine di ogni comunicato (talvolta sono due nello stesso giorno) Tore Puggioni conclude: “Fino ad oggi nella nostra isola non si registra alcun caso di Coronavirus, mi auguro di dirvi la stessa cosa anche domani”. L’invito è però sempre lo stesso, “State a casa. Tra l’altro c’è un servizio gratuito per la consegna dei farmaci e della spesa”.
Ogni mattina si riunisce l’unità di crisi, costituita, oltre che dagli amministratori, dal Comandante dei Carabinieri, dal Capitano del Porto, dai medici di base e della guardia medica e dalle associazioni volontaristiche Croce Azzurra e Lavoc (Libera associazione volontari Carloforte). Questi due sodalizi meritano un plauso immenso: coi loro mezzi corrono su e giù per l’isola per soccorrere anziani e persone sole accogliendo e assolvendo alle loro richieste, mettendo a repentaglio la loro salute. Intanto il Comune ha proceduto alla sanificazione delle vie, alla sospensione temporanea dei tributi locali e all’acquisto di attrezzature sanitarie per sterilizzare tute e camici del personale sanitario e ad un maggiore controllo agli imbarchi e agli sbarchi dei traghetti. Lunedì sono scesi in campo anche la Polizia di Stato e la Guardia di Finanza per dare man forte.
Carloforte, nonostante qualche stupido che per un motivo o per l’altro è sempre in circolazione, è un paese solidale. Una ditta isolana ha donato un tessuto idrofobo (e certificato dai medici) e tutte le mercerie hanno donato tutto l’altro occorrente per fare le mascherine. All’opera ci sono quaranta sartine per confezionarle (naturalmente la loro prestazione è gratuita). Sono in molti a pensare che l’isola, si trova in situazioni diverse, più complesse anche perché il sistema sanitario locale, già di per sé carente di strutture, non potrà reggere ad un eventuale contagio. A tarda notte si è saputo che un anziano carlofortino era stato ricoverato per sospetto coronavirus. Ma fortunatamente dopo gli accertamenti del caso si è scoperto che era un falso allarme. Purtroppo l’accaduto è stata l’occasione per venire a sapere che la “MIKE” l’ambulanza appositamente attrezzata per questi casi di pandemia non verrà mai in caso di necessità a Carloforte. “Sono indignato sconcertato – è stata la dura reazione del Sindaco – e mi vergogno di fare parte di questo sistema, è pazzesco e grottesco lasciare un popolo in balia delle onde, abbandonato a s stesso. Domani – ha proseguito Tore Puggioni – mi dovranno rispondere le autorità competenti perché ci isolano ancor di più dal mondo. La mia protesta sarà dura e decisa”.