377 Project: il viaggio in Sardegna di Sebastiano Dessanay

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di Roberto Pinna

Vi sarà capitato in queste ultime settimane di vedere nelle strade del nostro Sulcis un ciclista carico di bagagli e con una telecamera sul caschetto. Si tratta di Sebastiano Dessanay, un musicista e compositore sardo da anni residente in Inghilterra (prima Londra ed ora Birmingham). Nello scorso mese di ottobre partendo da Nuoro (luogo di origine della sua famiglia) ha dato il via a Project377: un tour della Sardegna attraversando tutti i suoi 377. Chi scrive ha avuto il piacere di trascorrere un pomeriggio con Sebastiano durante la tappa di Villaperuccio e ne ha approfittato per porgli alcune domande.

Che cosa è “377 Project”?

È un progetto creativo che trae ispirazione dalla Sardegna stessa. L’idea di fondo era quella di scrivere del materiale musicale per realizzare un disco. In realtà gli aspetti extramusicali legati agli incontri e al territorio stanno diventando quasi predominanti: giorno per giorno raccolgo degli appunti e riflessioni che poi pubblico sul mio blog (377project.com) e sulla pagina Facebook dedicata al progetto. Oltre ad alcuni filmati “on the road” relativi ai miei spostamenti da paese a paese che di solito trasmetto in diretta inserisco anche dei frammenti musicali che compongo giornalmente. Tengo anche una galleria fotografica su Instagram (@377project). A conclusione del mio viaggio spero di riordinare ulteriormente i miei appunti e di riuscire a pubblicare un libro.

Come è nata questa idea?

Sentivo dentro di me la necessità di conoscere a fondo la mia terra e da ultimo avevo bisogno di una sorta di anno sabbatico per staccare un po’ dall’Inghilterra visto che la mia attività mi stava assorbendo completamente.

Perché hai deciso di spostarti in bicicletta?

Ho scelto una forma di mobilità lenta che è impegnativa, soprattutto in questo periodo il tempo atmosferico non mi aiuta, talvolta è un po’ rischiosa (automobilisti poco attenti – NdA), ma questa modalità oltre ad essere ecologica mi consente di osservare il territorio con calma e di godere a pieno dei paesaggi e dei panorami che incontro lungo il mio percorso. In ogni caso le persone che incontro e i luoghi che visito mi ripagano abbondantemente della “fatica” del viaggio.

Chi ti sta aiutando in questo viaggio?

Sono molte le persone che mi stanno dando una mano! Se proprio devo citarne uno, tra i tanti, vorrei ringraziare Emiliano Deiana, che è il sindaco di Bortigiadas e presidente dell’ANCI Sardegna. Grazie ad un suo post su Facebook è nata una rete di contatti informali che cresce ogni giorno che mi garantisce ospitalità e accompagnatori ovunque!

Ormai, anche grazie ai social, stai diventando una persona conosciuta. Sai che si stanno creando delle aspettative riguardo le tue visite?

Sì, in effetti mi ero accorto di questo e a dire la verità mi fa piacere ma è anche un po’ un “rischio” per me: a malincuore non posso soddisfare le aspettative e le richieste delle persone che mi accolgono e mi guidano nel loro paese. Spesso mi invitando a “mettere” questa foto di quel posto ma mi limito a condividere solo quello che riesco a vedere di persona. Questa è solo la prima fase di un progetto creativo che è quella del viaggio, la condivisione su internet serve sostanzialmente a rendere noto il mio progetto il progetto stesso, se mettessi davvero tutto… probabilmente passerei le giornate su internet anziché visitare i luoghi e conoscere le persone! Ripeto che tengo in particolar modo a restituire ciò che mi rimarrà di questo viaggio oltre che con un disco anche attraverso uno o magari più libri.

Ormai hai percorso oltre 900 km e hai visitato più di un quinto dei comuni sardi. Pensi che noi sardi siamo campanilisti?

Si ma no… Provo a spiegarmi: credo che le rivalità accese di una volta, che potevano degenerare in veri e propri scontri, non esistano più, spero siano solo un ricordo del passato. Casomai mi è capitato di imbattermi in alcuni casi piuttosto simpatici che ho riportato nel mio blog. Secondo me in Sardegna ci “vogliamo bene” e ho notato, anche chiacchierando con tanti amministratori, una forte propensione alla collaborazione tra comuni e alla partecipazione tra comunità vicine.

Ormai hai concluso il viaggio nel Sud Ovest. Cosa ti ha colpito del nostro Sulcis?

Conoscevo poco di questa zona: solo le zone costiere più note come Sant’Antioco o Porto Pino e la città di Carbonia. Ma ho scoperto un mondo nuovo! Un territorio ricco e variegato: in uno spazio relativamente ridotto ho trovato una varietà di ambienti e di paesaggi quasi incredibile: spiagge, stagni, montagne, pianure e vallate ricche di vigne, corsi d’acqua, boschi, grotte… E poi miniere, chiese, borghi medievali e siti archeologici interessantissimi… – nel frattempo Sebastiano si fa serio e pone a sua volta una domanda – … Davvero in questa zona avete dei tesori incredibili! Mi viene da chiedervi: come mai se possedete queste ricchezze mi trovo in quella che risulta essere la zona più povera d’Italia?

L’interrogativo posto da Sebastiano è stimolante: a breve voteremo per il rinnovo del Consiglio Regionale sarebbe interessante conoscere cosa pensano in proposito i tanti candidati che chiedono la nostra fiducia.

Ora dove andrai e quando pensi di concludere il tuo progetto?

Proseguirò visitando i comuni lungo la SS 195, poi piegherò verso il Basso Campidano per dirigermi in seguito verso la costa orientale e da lì risalirò verso nord. Se tutto andrà bene a fine novembre concluderò il mio viaggio a Cagliari che è anche la mia città natale.

Seguite sui social il viaggio di Sebastiano! Oltre ad essere un bravo fotografo, capace di cogliere dettagli e panorami, attraverso la sua scrittura puntuale e leggera racconta luoghi ed aneddoti con estrema precisione. Permetterà anche a noi di scoprire la Nostra Terra e ci farà venire la voglia di andare in giro per conoscere di persona ciò che descrive. Provare per credere!

Bai in bon’ora Sebastià!